“Il tuo compito non è quello di cercare l’amore, ma solo di cercare, trovare e demolire tutte le barriere che hai costruito dentro di te contro di esso”

(Rumi)

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INCOERENZA E IRRESPONSABILITA’ UMANA

di Franco Libero Manco

INCOERENZA UMANA

Di fronte alle tante tragedie umane a molti appare fuori luogo parlare di ecologia, di rispetto per gli animali e la natura.

Ma il problema va al di là di un errato sentimentalismo ristretto alla cerchia degli ecologisti: risiede nella coscienza degli individui che esprimono la loro condizione interiore, incline alla violenza anche verso il loro simile, a causa dell’insensibilità e dell’indifferenza verso il dolore e la morte in senso lato.

L’umanità è dilaniata da guerre di ogni genere, è vero, ma è la coscienza degli uomini a generarle, a concepirle, a gestirle, la qual coscienza se fosse più umana, più giusta, più evoluta certo non si esprimerebbe in tal modo

II rispetto per la vita dell’uomo non è un valore scindibile dal rispetto per la vita delle altre creature: nell’uomo è carente questo sentimento che se lo nutrisse per gli animali non potrebbe certo non nutrirlo anche nei confronti del suo simile.

Quale realtà sociale ci si può aspettare dall’uomo capace di distruggere con indifferenza la strabiliante perfezione di un essere vivente, come quella di un animale, per farne alimenti?

Quale evoluzione può venire dall’uomo che ha come misura se stesso?

Che non vede che la sua condizione, non sente che il suo dolore e tutto è in grado di sacrificare per i suoi bisogni e i suoi piaceri materiali?

L’uomo che non sa rinunciare ad un momentaneo piacere di gola per risparmiare ad un animale, oltre al bene insostituibile della vita, sofferenze, agonia e morte, quale messaggio di giustizia e di bontà può dare a questa nostra società sempre più priva di valori morali e spirituali?

Nessuno, credo, ucciderebbe il proprio cane, il proprio gatto o il proprio uccello per mangiarselo, eppure la maggior parte della gente considera legittimo che questo sia fatto ad altri identici animali

Scoraggia non poco l’incoerenza dell’uomo fondata sul famoso detto di Ovidio: ”II meglio vedo e al peggior m’appiglio“.

Infatti non v’è persona che di fronte al giusto e logico ragionamento che uccidere un animale (biologicamente, psicologicamente e sentimentalmente) fatto come l’uomo, per divorarselo alla fine non condivida l’idea che ciò sia un fatto crudele, ma nonostante tutto ognuno dimostra che più grande della giustizia, del rispetto, dell’ideale, dell’amore è il piacere della gola.

L’uomo continua a nutrirsi di carne anche davanti alla dimostrazione scientifica che essa non solo può essere benissimo sostituita da altri prodotti più salutari ed economicamente più convenienti, ma che è dannosa per la salute umana.

Ma al dio Piacere nessuno osa opporre resistenza, neppure coloro che dovrebbero considerarla una debolezza dello spirito, nascondendosi dietro l’arcaico ed egoistico concetto che così è sempre stato e che gli animali, assurdamente si crede, siano fatti per l’uomo.

Tutto io posso giustificare dell’uomo, ogni debolezza, ogni vizio, ogni aberrazione, ma l’indifferenza verso la distruzione di una vita, per un proprio, degradante piacere è un fatto che disonora la natura degli uomini, perché la morte è una realtà irrevocabile, e dimostra che l’uomo non è ancora pronto per un futuro più degno.

IRRESPONSABILITA’ UMANA

Da ogni parte si sente viva e presente la necessità di una nuova cultura umana che consenta all’uomo e al macrosistema ecobiologico di superare indenne la soglia del 2050.

I problemi sono tanti, ma a gestire le sorti del mondo resta la coscienza umana che se priva di valori morali e spirituali non può certo dar vita ad un mondo migliore

Il mio essere ecologista nasce dalla consapevolezza che

FINCHE’ L’UOMO NON SENTE AMORE E RISPETTO PER OGNI ESSERE VIVENTE NON PUO’ SVILUPPARE IN SE STESSO L’AMORE E IL RISPETTO PER GLI ESSERI UMANI.

Un uomo che senza alcun rimorso uccide gli animali e distrugge la natura non può che essere incline alla violenza anche verso il suo stesso simile.

lo credo che i problemi dell’uomo non possano risolversi se non contestualmente al suo intimo sentire

L ‘irresponsabilità umana verso la natura sta per rivelarsi fatale per lo stesso genere umano. Ed io mi chiedo:

PERCHE’ L’UOMO UCCIDE SE NON VUOLE ESSERE UCCISO?

PERCHE’ TORTURA, SOTTOMETTE, VIOLENTA, IMPRIGIONA ESSERI INNOCENTI SE NON VUOLE ESSERE TORTURATO, SOTTOMESSO, VIOLENTATO, IMPRIGIONATO?

Quotidianamente col benestare di tutti, si consuma un’ecatombe a danno degli animali e la natura che davanti a Dio grida giustizia.

Forse pochi sanno che 400 milioni di animali vengono sacrificati ogni anno sui banchi dei vivisettori, a danno della stessa salute pubblica, dal momento che i risultati non sono trasferibili sull’uomo e l’aumento delle malattie croniche lo conferma

In Italia, ad ogni stagione venatoria, circa 200 milioni di volatili vengono sterminati con la caccia, da un folto gruppo di persone in cui ancora persiste distorta la necessità primordiale.

Solo di volpi e visoni nel mondo ogni anno vengono uccisi per le loro pelli 160 milioni di capi. 20 milioni di ettari di bosco vengono distrutti ogni anno dall’uomo con tutti gli squilibri naturali che ne conseguono.

Ma il dato più impressionante viene dalla mattazione: i dati ufficiali parlano di 20 milioni, solo di animali di grossa mole per l’ltalia, che ogni anno vengono soppressi per essere dati in pasto alla specie umana che si considera onnivora mentre la sua natura biologica contrasta con questo tipo di alimentazione.

lo credo che giusto sarebbe se la natura avesse la possibilità di ribellarsi all’uomo, che per un solo giorno gli animali potessero capire l’immane ingiustizia di cui sono vittime da millenni e attuassero la loro giusta vendetta, facendo subire all’uomo ciò che essi stessi subiscono

Giusto sarebbe se gli uomini fossero a loro volta macellati per diventare pasto giornaliero, che fossero uccisi per gioco nella caccia e nelle corride, che fossero spellati per utilizzare le loro pelli, che fossero vivisezionati, strappati dalle loro famiglie e rinchiusi in gabbie per la vita, perché solo in questo modo potrebbero capire ciò che causano agli altri viventi ed avere disgusto del loro egoismo, forse allora tornerebbero ad essere degni di essere uomini.

 

INCOERENZA ABISSALE

Uomo, tu che con orgoglio vanti il privilegio

di essere la creatura prediletta del Creatore,

tu che hai terrore della sofferenza

e che ricorri al medico

per ogni piccola ferita

ma autorizzi la tortura di tanti animali

con la vivisezione.

Tu che daresti tutte le tue ricchezze

pur di allungare di un solo giorno la tua vita

ma deleghi il massacro giornaliero

di tanti animali innocenti

per mangiare le loro carni martoriate.

Tu che hai tanta premura per l’integrità

dei tuoi bambini

e lasci che decine di cuccioli di foca

siano spellati ancora vivi

per fartene un drappo ornamentale.

Tu che ti ribelli alla più piccola ingiustizia

ma permetti I’ingiustizia più grande

sugli animali marini

giustificando la pesca e le tonnare.

Tu che parli d’amore

e t’impietosisci alla vista di un coniglietto

ma legittimi la caccia che lascia i piccoli

a morire nei nidi e nelle tane.

Tu che parli di altruismo e di rispetto

che combatti per la tua indipendenza

ma consenti che tante creature

siano private per sempre della loro libertà

per la tua curiosità e il tuo egoismo.

Tu che dici di avere orrore della violenza

ma consenti o paghi per assistere

alle orge di sangue nelle arene.

Tu che dici di amare la verità e la franchezza

abbi il coraggio di guardare gli effetti

della tua devastante incoerenza

i fiumi di sangue ed il terrore

cui hai condannato i tuoi fratelli animali,

abbi la dignità di riconoscerti

peggiore delle altre creature

senza più nasconderti ipocritamente

dietro le tue false abitudini.

Guarda in faccia la tua coscienza e chiediti:

“Sono veramente fatto ad immagine di Dio?”.

Franco Libero Manco

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INCOERENZA E IRRESPONSABILITA’ UMANA