“150 anni fa, avrebbero considerato assurdo se tu avessi sostenuto fine alla schiavitù.
100 anni fa ti avrebbero preso in giro se tu avessi proposto che le donne potessero avere il diritto al voto.
50 anni fa avrebbero obiettato all’idea che gli Afroamericani potessero avere eguali diritti per legge.
25 anni fa ti avrebbero chiamato un pervertito se avessi sostenuto i diritti degli omosessuali.
Oggi, ridono di te perchè proponi di porre fine alla schiavitù animale… un giorno non rideranno più!”
(Gary Smith)

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CANCRO SpA di Marcello Pamio

I punti più significati estrapolati dal testo di Marcello Pamio

Franco Libero Manco

Secondo il Ministero della salute nel 2005 il tumore ha colpito in Italia 270.000 persone. Dei 135.000 uomini colpiti 93.000 sono morti e delle 117.000 donne compite 70.000 sono morte. (6 donne su 10 e 7 uomini su 10).

Tra il 2004 e il 2005 sono stati effettuati circa 21.000 studi nei diversi settori oncologici.

Per pubblicare i risultati di una ricerca si deve passare attraverso il comitato scientifico della stessa rivista che non pubblicherà i risultati delle ricerche che sono controproducenti in termini di profitto.

Una società privata non può investire a fondo perduto senza avere un tornaconto economico.

Nelle casse delle società o delle fondazioni che fanno ricerca sul cancro arrivano tantissimi soldi (una parte dello Stato e la stragrande maggioranza dalle multinazionali del farmaco) ed è  chiaro che le ricerche dovranno sfociare in frutti economici.

Il 94% dei camici bianchi intrattiene rapporti con le aziende del farmaco.

Ne l 2007 15 miliardi di euro sono andati alla ricerca scientifica, di questi non sappiamo quanti di questi siano stati dirottati alla ricerca o alla prevenzione del cancro.

I paesi che più investono in ricerca oncologica sono quelli maggiormente colpiti da mortalità  di questa patologia.

Statistiche falsate.

Vengono sommate le percentuali di guarigione del tumore per alzare la media delle guarigioni.

Si somma l’87% di guarigione del cancro al testicolo con il 10-12% con quella al polmone e si fa la media, senza calcolare che  i malati di carcinoma al testicolo sono solo 2.000 l’anno mentre le persone che si ammalano di tumore al polmone sono 40.000.

Non solo,  gli oncologi includono nelle loro statistiche anche neoformazioni che non sono affatto tumori; ogni dimissione ospedaliere risulta essere misteriosamente una guarigione; la scomparsa della massa neoplastica (che non indica guarigione) per le statistiche risulta guarito; e se il paziente viene dimesso dall’ospedale per un qualsiasi motivo personale sarà considerato un nuovo caso, quello precedente viene considerato una guarigione.

Screening di massa.

A che serve individuare prima del tempo un tumore se poi non si è in grado di curarlo? I dati delle mammografie dimostrano che tale pratica preventiva  non riduce la mortalità delle donne colpite da cancro alla mammella.

Migliaia di persone morte in incidenti stradali avevano uno o più tumori ma che non sapevano di avere.

In sostanza molti tumori regrediscono spontaneamente o rimangono incistati per lungo temo.

Una vasta ricerca condotta per 23 anni dal prof.  B. Jones, fisiologo dell’Università della California e presentata al Congresso di cancerologia presso l’Università di Berkelei: i malati di tumore che NON si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia) sopravvivono più a lungo, o almeno quanto coloro che ricevono queste terapie.

Il prof Jones dimostra che le donne malate di cancro alla mammella che hanno rifiutato le terapie convenzionali mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo contro i 3 anni raggiunta da coloro che si sono sottoposte alle cure complete.

I chemioterapici antiblastici che vengono utilizzati, classificati dalla IARC, sono inseriti nella lista dei prodotti cancerogeni certi per l’uomo.

In sostanza l’oncologia moderna per curare il cancro utilizza sostanze chimiche che sono cancerogene, mutagene e teratogene.

Una grande ricerca scientifica, a firma del prof Grame Morgan condotta in Australia e negli Stati Uniti su 225.000 persone malate nei due tipi di tumori più diffusi e curate solo con la chemioterapia, ha rivelato che la chemioterapia non contribuisce più del 2% alla sopravvivenza. Tutte le teorie che si scontrano con il paradigma ufficiale vengono sistematicamente demolite.

L’81% degli oncologi intervistati, in caso di tumore, non si farebbe somministrare un chemioterapico.

Da Il Sole 24 Ore: Si calcola che in Italia il costo dei farmaci antiblastici per ogni paziente va da 15.000 a 50.000 euro; il costo complessivo per il Sistema Sanitario Nazionale è di 7 miliardi di euro l’anno.

Un ciclo completo di radioterapia e un solo farmaco, senza considerare tutto il resto, costano oltre 20.000 euro.

Non c’è convenienza a trovare la soluzione definitiva di una patologia che produce incassi per centinaia di miliardi di euro ogni anno in Italia. Ogni anno la lobby del cancro, solamente con i nuovi ammalati, circa mille al giorno, movimenta una cifra superiore ai 54 miliardi di euro.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

“Il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie, quanto per la mancanza di meraviglia.”
(Gilbert Keith Chesterton)

LIBERACTION

 

CANCRO SpA di Marcello Pamio