“Io sono te e tu sei me, e dovunque tu sia, là io sono, e sono disseminato in tutte le cose, e da qualsiasi parte tu voglia tu puoi raccogliermi, ma raccogliendo me raccoglierai te stesso”
(Culto dell’Antico Egitto)
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LA RIVOLUZIONE DEL VERME
La cultura de “piccolo” salverà il mondo
Educa l’uomo alla compassione e abolirai le guerre
C’è qualcosa di sbagliato nel millenario tentativo di far progredire l’uomo a livello civile, morale e spirituale.
Paradigma di riferimento è sempre stato il forte, il bello, l’intelligente, trascurando la realtà naturale che basa l’esistenza di tutto sulle cose più semplici, più minute verso le quali si nutre la più ingiustificata trascuratezza.
Eppure la nostra stessa vita dipende dall’umile moscerino, dal microbo, dall’erba senza la quale nessuna vita sul pianeta sarebbe possibile, dal momento che tutto è interconnesso.
Questo tipo di mentalità e cultura ha condizionato lo sviluppo del pensiero e della coscienza umana.
Quando si è abituati, educati a valorizzare solo una parte del tutto, considerando solo il grande, il migliore degno di rispetto si sviluppa una visione delle cose mutilata, imperfetta, innaturale e induce al deprezzando tutto ciò che non gli è vicino, che non compete, che non gli assomiglia.
L’idea, anacronistica quanto perniciosa del piccolo senza valore, del debole nato per servire il forte, ha portato allo schiavismo, al razzismo, allo specismo, al sessismo, alla supremazia di un popolo su un altro, alla violenza singola e collettiva.
Per contro l’apertura mentale e morale intesa a valorizzare l’”insignificante”, il minuto porta all’ampliamento della sfera percettiva, all’empatia e, di conseguenza, di fronte al “grande” si proverà, apprezzamento, stupore, rispetto.
Chi è capace di fermarsi ed ammirare la tana di formiche affaccendate a procacciarsi il cibo evitando di calpestarle; chi ha la sensibilità di non infrangere la tela del ragno o di cogliere un fiore dimostra ricchezza d’animo e amore per la vita.
Chi è compassionevole verso il lombrico non potrà mai nuocere all’essere umano.
Il bambino educato a rispettare la farfalla da grande non ucciderà il fagiano o la lepre.
Il soldato formato a rispettare il suo parigrado tanto più avrà rispetto per il graduato.
Chi è educato a rispettare il filo d’erba non taglierà l’albero; chi è educato a dar valore ad un vasellame di terracotta avrà molta cura di un vaso di cristallo.
Chi è educato ad apprezzare la pietra considererà prezioso il marmo.
Non è possibile dar valore al corpo e non alle cellule che lo compongono, alla foresta non al singolo albero: nella coscienza aperta al rispetto del verme sta il segreto della rigenerazione mentale, morale e spirituale dell’uomo, ciò che consentirà alla nostra specie la possibilità di realizzare finalmente un mondo migliore.
La compassione, la capacità di immedesimarsi nell’altro e condividerne le necessità vitali è espressione della parte più evoluta della specie umana, ciò che fa di noi degli esseri civili, evoluti, responsabili di noi stessi e del bene collettivo.
Chi sente la sofferenza di chi è lontano non può non condividere la condizione di chi è vicino.
Questa è la grande rivoluzione della cultura universalista/vegan che ribalta simmetricamente il paradigma della visione antropocentrica, il male supremo del genere umano che ha caratterizzato gli ultimi millenni e ha condannato l’uomo ai genocidi e alla distruzione del suo ambiente naturale.
Nel piano della formazione culturale occorre partire dal valore di ciò che sta in basso, non da ciò che si considera in alto: questo ha portato solo lutti e rovine.
L’esclusivo apprezzamento del migliore genera competizione e deprezzamento di ciò che non si considera allo stesso livello di importanza.
La bellezza è insita in tutte le cose e in natura tutto è perfetto.
Ma nella comparazione del bello c’è sempre qualcosa o qualcuno che a noi sembra migliore e questo ci porta a svalutare anche ciò che prima per noi era il migliore.
Educare i bambini a valorizzare e a rispettare il piccolo, il minuto, il diverso consentirà al bambino di valorizzare e rispettare anche il grande; ma se educato a valorizzare e a rispettare solo il grande crescerà incapace di rispettare sia il grande sia il piccolo e sarà un essere violento, egoista ed infelice.
“Ogni filo d’erba ha il suo angelo chino su di lui che sussurra:”Cresci, cresci” (Talmud)
“Quando l’amore vi chiama seguitelo e quando le sue ali vi avvolgono affidatevi a lui e quando vi parla abbiate fede in lui”
#maketheconnection #animamundi
Ama indistintamente, e amando diverrai ogni Vita che pulsa. Ama senza discriminazioni, e amando riconoscerai ogni Vivente come parte armonica ed imprescindibile di te stesso. E scorgerai in qualunque Essere Senziente la sua sacralità.
Sia rinnegato e condannato ogni sopruso umano.