“Verrà il giorno in cui il resto degli esseri #Animali potrà acquisire quei #Diritti che non gli sono mai stati negati, se non dalla mano della tirannia”.
– Jeremy Bentham, Introduzione ai principi della morale e della legislazione, 1789 –

Ci rendiamo conto che una petizione rivolta alle televisioni non verrà mai presa in considerazione, ci sono enormi interessi degli inserzionisti da tutelare, ma magari soprattutto in questo nefasto periodo forse un pò di solletico se siamo in tanti a firmare glielo possiamo procurare, invito tutti a condividere e firmare la petizione grazie!

PETIZIONE contro la pubblicità della carne in televisione

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I VEGETARIANI, L’ANTICRISTO E LE TRAVEGGOLE DI UN CARDINALE

di Franco Libero Manco

Nella ricorrenza del giovedì santo di quest’anno la lettura della Chiesa si concentra sulla decima piaga d’Egitto con una descrizione dettagliata su come uccidere e consumare l’agnello affinché il popolo ebraico si salvi dall’Angelo sterminatore. 3500 anni ci differenziano da quegli episodi di un popolo diverso da noi, dalle circostanze storico-sociali completamente dissimili, dalle prescrizioni impossibili da mettere in atto per consumare l’agnello: il popolo di oggi percepisce solo che a Pasqua è lecito, anzi meritorio mangiare l’agnello (come sosteneva tempo fa un noto prelato).

E alla Chiesa non sono bastati gli scannatoi, i fiumi di sangue, le crociate, i roghi, le sante inquisizioni… il dramma dell’epidemia attuale.

Ebbra di sangue non si esime dal suscitare stragi di agnelli per festeggiare Colui che non c’entra niente con queste barbare, crudeli, anacronistiche tradizioni.

Ma la Chiesa ha occhi solo per gli umani (e non tutti) traditori, spergiuri, guerrafondai, deicidi  non per l’universo sconfinato di miliardi di animali che da millenni piange ferito, dolorante e implora di essere risparmiato dall’egoismo, dall’ignoranza e dalla malvagità umana.

CHE MOTIVO C’ERA DI AFFONDARE IL COLTELLO NELLA PIAGA GIA’ SANGUINANTE DEL MONDO ANI MALE?

E in tal senso non è nuova la posizione della Chiesa che in ben 4 differenti Concili ha  ribadito la sua avversione verso i vegetariani e l’obbligo per il clero di nutrirsi di carne pena la scomunica e la destituzione dei pubblici ministeri: Concilio di Ankara 314; Concilio Gangrense 324; Concilio di Braga 577 in cui papa Giovanni III arrivò perfino a maledire i vegetariani: “Se qualcuno, perché giudica immonde le carni degli animali che Dio ha dato all’uomo per nutrirsi, non perché desidera mortificarsi, si astiene dal mangiare carne, su di lui anatema”; Aquisgrana 816.

Questo in disaccordo con quanto scriveva uno dei più eminenti padri della Chiesa San Girolamo il quale affermava che i primi cristiani erano vegetariani e che coloro che non lo erano appartenevano alla chiesa corrotta.

E come se non bastasse in questi ultimi giorni anche “Radio Maria” riprende l’infausto, vergognoso concetto della legittimità del mangiare l’agnello nella tradizione pasquale, in indiretta adesione al pensiero del gesuita Viktor Cathrein che agli inizi del novecento scriveva: “Come potremmo avere dei doveri verso creature che possiamo a nostro capriccio fare a pezzi, arrostire e mangiare?

Il motivo intrinseco è che l’animale non è persona, ossia non è creatura ragionevole, sussistente per se, ma semplicemente mezzo per il nostro fine”. E su questo pensiero sventuratamente si riallaccia la dichiarazione del cardinale Giacomo Biffi del 7 febbraio 2007.

Il card Biffi citando lo scrittore russo Vladimir Solovev, allo scopo di denigrare la cultura vegetariana, il 27 febbraio 2007, dice che “L’Anticristo sarà una brava persona, un convinto spiritualista che crede nel bene, perfino in Dio, che sarà un asceta, uno studioso, un filantropo, dotto, moderato, disinteressato, attivista nella beneficenza, con la più profonda comprensione di tutto ciò che è mistico; con un ardente dedizione al bene comune, con il più elevato idealismo in fatto di principi direttivi, con la precisione e la vitalità delle soluzioni pratiche.

L’Anticristo sarà un filantropo, pieno di compassione, non solo amico degli uomini ma anche degli animali. Sarà vegetariano, proibirà la vivisezione e sottoporrà i mattatoi ad una severa sorveglianza, incoraggerà  in tutti i modi le società protettrici degli animali. L’Anticristo si dimostrerà un vero ecumenista capace di dialogare con parole piene di dolcezza, saggezza ed eloquenza. Convocherà i rappresentanti di tutte le confessioni cristiane in un concilio ecumenico da tenere sotto la sua presidenza. La sua azione mirerà a cercare il consenso di tutti, non conducendo tutti alla Verità, ma attraverso la concessione dei favori concretamente più apprezzati”.

Magari, volesse il cielo; ci fossero uomini cosiffatti!

Queste sono le persone invocate da tutti i grandi spiriti della terra, dagli illuminati, dai grandi filosofi, dalle grandi dottrine: queste sono le qualità morali, mentali e spirituali dell’uomo perfetto, quello voluto da Dio e invocato da Gesù.

Quindi, il Cardinale Biffi non vuole l’uomo realizzato secondo il Vangelo ma il fideista,con qualità antitetiche a quelle enunciate prima, purché creda che Gesù sia il salvatore e non metta in discussione la dottrina della Chiesa. E considera i pacifisti, gli animalisti, gli ambientalisti e i vegetariani (che sono tali per amore, per non nuocere ad alcun essere vivente, per non uccidere e distruggere il creato, l’opera di Dio), come addirittura l’Anticristo.

E come è possibile che un essere così fatto possa essere in antitesi con Cristo? Persone che vogliono amare tutte le cose come Dio le ama?

La volontà di Gesù non era quella di mettere al centro della storia se stesso ma il suo messaggio.

Forse perché a Dio non interessa tanto che l’uomo creda in Gesù, in Buddha, o in Krsnha,(si arriva a Dio da qualunque direzione), “Non chi mi dice “Signore, Signore” entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mtt 7,21);  diversamente Dio non avrebbe ispirato le altre grandi religioni. A Dio interessa il bene delle sue creature nella realizzazione del suo Regno e chiunque fa la sua volontà questi è il vero cristiano.

E come potrebbe realizzarsi il Suo Regno su un’ecatombe di animali massacrati e su un pianeta senza vita?

E’ mille volte preferibile l’ateo che opera per il bene del prossimo e della creazione di qualunque cristiano che crede in Gesù ma è crudele, guerrafondaio, crapulone, lussurioso, insensibile, indifferente verso la sofferenza universale.

E ancora. “L’amore verso le creature porta gli “zelanti” amanti del creato fuori da quell’equilibrio che invece la SS. Trinità ha fissato, mentre l’animalista fomenta la superbia spirituale e si sente unico depositario del vero amore e interprete autentico delle Scritture; si chiude refrattario al catechismo, così da instillare il dubbio sul sostegno al vicario di Cristo e dello Spirito Santo. Idolatrico è per me vedere il cane che si antepone a Dio nel cuore dell’uomo (La chiesa ha paura che l’amore verso le creature distolga l’uomo da Cristo al punto da anteporLo. Ma io credo che chiunque opera per il bene di qualunque creatura è il vero credente e fa la volontà di Dio .Non ho mai visto un vegetariano/animalista anteporre il suo compagno animale a Dio, anche se a mio avviso è meglio un cane di un Dio che ha cura solo dell’uomo.

La Chiesa vede nell’animale un nemico che potrebbe staccare gli uomini da Cristo.

NON SONO GLI ANIMALI AD ALLONTANARE GLI UOMINI DALLA CHIESA MA E’ IL LORO DISPREZZO VERSO TUTTO CIO’ CHE NON E’ UMANO. 

Dio impone sempre alle creature, un limite nell’amore sia verso il prossimo che verso gli animali e più in generale verso il creato. L’inferno godrà di ogni sacrificio, di ogni privazione vegetariana che l’uomo farà per agli animali prostrandosi così nella vita a loro togliendo in ogni loro atto il culto che solo a Dio devono.

Una illusoria purezza che invece solo con l’astinenza dal peccato si può avere (Il vero peccato è uccidere una creatura innocente per egoismo o crudeltà violando il 5° Comandamento).

L’ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta o trasmessa è stato affidato al solo Magistero vivente della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo  e cioè ai Vescovi in comunione con il Successore di Pietro, il Vescovo di Roma.

Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine è dunque è legittimo servirsi di loro per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti”.(Un cristiano capace di uccidere un agnellino per il piacere del suo stomaco o spellarlo per mettersi addosso il suo vello non può essere in alcun modo un rappresentante di Dio perché privo di quella misericordia prescritta da Dio stesso e da nostro Signore: “Misericordia voglio non sacrificio” (Mtt 9,13).

I vegetariani non accettano l’idea del Dio biblico vendicatore, crudele e sanguinario, indifferente verso la sofferenza e la distruzione delle sue stesse creature, ma credono in un Dio equanime, padre di tutte le creature, il Dio del vero Gesù Cristo. Il messaggio di Gesù è tutto improntato alla realizzazione del Regno di Dio ed è mille volte preferibile l’ateo che opera per il bene di tutte le cose del cristiano che si contrista devotamente in cerimoniali ma poi tradisce la legge della Vita .

Ma la Chiesa è pervasa da un latente (ma non troppo) timore di perdere la sua centralità a causa della sua millenaria corruzione che spinge il popolo a cercare altrove la vera spiritualità che viene da Dio. Qualche secolo fa il Cardinale Bellarmino affermava: “La Curia ha ucciso il cristianesimo”.

L’errore fondamentale della Chiesa e dei cristiani è quello di accettare passivamente ciò che è scritto nei Vangeli senza il dubbio della loro probabile manomissione che ha alterato il vero pensiero di Gesù, con la mano di San Girolamo e i dieci Correttori al tempo di Costantino, con i documenti prodotti alla bisogna da Gregorio VII e Sisto V.

Il cardinale Biffi fa riferimento a San Paolo che nel cap. 4 della  prima lettera a Timoteo dice: “Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. Costoro vieteranno il matrimonio,imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera”

Ma attenzione è San Paolo che parla, non Dio o Gesù Cristo, diversamente dovremmo anche tenere conto di quello che hanno detto a al proposito alcuni grandi Padri della Chiesa del calibro di San Girolamo: (Dopo che Cristo è venuto non è più consentito mangiare carne); San Pietro (Mangiare carne è contaminante quanto la pagana adorazione dei demoni; San Ambrogio (La carne fa cadere anche le aquile che volano); San Giovanni Crisostomo (Noi capi cristiani pratichiamo l’astinenza dalla carne; San Gregorio di Nazianzo (L’ingordigia di una pietanza a base di carne è un’ingiustizia abominevole); Porfirio (Gesù ci ha portato il cibo divino, il cibo carneo è nutrimento per i demoni); San Clemente Alessandrino (La carne ottenebra l’anima).

Inoltre Seneca faceva notate che tra i mangiatori di carne (quindi non vegetariani) si trovano i tiranni, gli organizzatori di eccidi, di faide e guerre fratricide, i mandanti di assassini, gli schiavisti, mentre coloro che si nutrono dei frutti della terra (i vegani) sono caratterizzati da comportamenti miti e socievoli.

Chi sa amare tutte le creature riconosce Dio nelle opere sue che non può anteporre all’Autore, lo riconosce e lo glorifica nell’incarnazione e nella misericordia stessa di Gesù.

Una profonda ignoranza pervade la massa dei cristiani per ciò che riguarda l’agnello pasquale. La stragrande maggioranza della gente, per egoismo o ipocrisia preferisce credere che Gesù abbia mangiato l’agnello e che sia lecito mangiare l’agnello specialmente nel periodo pasquale. In nessuna parte dei Vangeli vi è un solo episodio che riporta un evento del genere.

Quindi non c’è nulla che possa giustificare il mangiare oggi l’agnello se non l’ingordigia e il disprezzo palese del mondo cristiano verso le creature non umane.

Primo, perché nessuna procedura prescritta da Dio viene (né può essere oggi) rispettata: 3500 anni ci separano dal contesto storico e le terribili circostanze del popolo ebraico.

Secondo, perché l’agnello dovrebbe essere consumato come prescritto da Dio.

Terzo, perché Gesù non ha mai mangiato l’agnello e nessuna indicazione viene dai Vangeli a tal proposito.

Quarto, perché è sacrilego mangiare un animale nel cui simbolo Gesù viene identificato.

Quinto, perché la violenza e l’indifferenza verso la sofferenza di una creatura innocente uccide la compassione e la misericordia nell’animo umano, e questo è in antitesi con la legge dell’amore proclamata da Gesù.

Una delle pochissime voci nella Bibbia a difesa degli animali, che vale la pena riportare, è la seguente: “Così parla il Signore mio Dio: “Pasci quelle pecore da macello, che i compratori sgozzano impunemente e i venditori dicono: ‘Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito’, e i pastori non se ne curano affatto. Neppur io perdonerò agli abitanti del paese” oracolo del Signore. “Ecco, io abbandonerò gli uomini l’uno contro l’altro, l’uno in balia dell’altro, non mi curerò di liberarli”. (Zc. 11,4.6)

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Gli #Animali sono in grado di darci #gioia e #amore, senza chiedere nulla in cambio.
La loro capacità di provare sentimenti, è indubbia e conoscono la paura e il dolore.
Non c’è bisogno di essere #Vegetariani#Vegani o #Animalisti militanti, per rimanere scossi di fronte alle immagini che illustrano i metodi di macellazione!
Ancora oggi, nel XXI secolo, celebriamo con un tributo di sangue l’inizio della #primavera e la “Santa #Pasqua“.

I VEGETARIANI, L’ANTICRISTO E LE TRAVEGGOLE DI UN CARDINALE