La Tigre e il Monaco. Documentario su una vita diversa

Guarda questo video come i buddisti hanno un concetto diverso degli animali

Un documentario su un luogo particolare, un monastero Buddhista in Thailandia, dove la calma interiore dei monaci permette loro di convivere con le tigri, vivere con loro, in una comunicazione inter-specie che tutti pensano impossibile.

Ci rendiamo conto che una petizione rivolta alle televisioni non verrà mai presa in considerazione, ci sono enormi interessi degli inserzionisti da tutelare, ma magari soprattutto in questo nefasto periodo forse un pò di solletico se siamo in tanti a firmare glielo possiamo procurare, invito tutti a condividere e firmare la petizione grazie!

PETIZIONE contro la pubblicità della carne in televisione

Leggi condividi e diffondi: PROGETTO PACE NEL MONDO – EDUCARE L’UMANITA’ ALLA PACE di Franco Libero Manco

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ENZIMI, LA FONTE DELLA VITA

di Franco Libero Manco

IL DESTINO DI UN POPOLO DIPENDE DA COSA MANGIA

Gli enzimi servono a scomporre il cibo in sostanze nutritive utilizzabili.

Senza enzimi non si digerisce e il cibo non digerito non nutre in modo adeguato le cellule e il cervello.

Quando gli alimenti sono privi o scarsi di enzimi, distrutti con la cottura, gli enzimi necessari l’organismo li sottrae ai vari organi, oltre a spingere l’individuo a consumare quantità maggiori di alimenti.

Inoltre, il cibo non digerito favorisce il diffondersi di microrganismi patogeni che si nutrono di scarti.

In  genere gli alimenti più desiderati sono quelli che l’organismo non riesce a digerire in modo appropriato.

Nella terapia enzimatica si evidenza una notevole differenza tra gli enzimi di origine animale e quelli di origine vegetale; i primi vengono estratti dal pancreas principalmente dei maiali appena macellati; i secondi si estraggono dal mondo vegetale.

Sia gli enzimi di origine animale (pancreatina) che vegetale sono termolabili: il calore della cottura distrugge gli enzimi digestivi.

Tutti i legumi, i semi in genere e le noci contengono inibitori di enzimi che però l’ammollo e la cottura neutralizzano.

Gli enzimi di origine animale  agiscono entro una gamma di pH tra 7,2 e 9, che è alcalina, ma durante la digestione l’acido nello stomaco scende tra 2 e 3, questo impedisce la digestione degli enzimi di origine animale che agiscono solo in una gamma più ristretta di pH.

Mentre gli enzimi di derivazione vegetale agiscono in una gamma che va da 2 a 12 di pH ricoprendo entrambi i parametri di acido e alcalino, ideali per la digestione di proteine, amidi e grassi nello stomaco.

L’uso di cibi cotti genera crisi enzimatica perché gli alimenti cotti non vengono digeriti completamente nello stomaco ed i residui non digeriti attraversano la parete intestinale e arrivano nel sistema sanguigno e in quello linfatico causando nel tempo il danneggiamento delle arterie.

Non illudiamoci di trovare gli enzimi in farmacia, gli enzimi si possono creare esclusivamente da materiale organico, cioè vivo.

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FARINA DI GRANO E…NON SAI COSA MANGI

(Articolo tratto dalla rivista “Medicina Naturale”)

Franco Libero Manco

Il grano da semina praticamente non esiste più se non quello prodotto dalle industrie sementiere. Seme ibrido, cioè incapace di riprodursi.

Il seme prodotto dalle sementiere viene ricoperto da una miscela di lindano, paraffina, DDT, acido trifosforico in modo che si possa stivare per lunghi anni in contenitori chiusi e anche dopo seminato non venga assolutamente intaccato dagli animali.

Il terreno precedentemente concimato e diserbato accoglie il seme compenetrato da potenti veleni. Appena il grano è germogliato subisce ancora due spruzzate di diserbanti, per cui nel terreno non cresce un filo d’erba, ma solo grano ibrido.

Il grano appena imbiondito sotto l’azione dei maturatori artificiali, viene reso secco per poi essere tagliato e stritolato da potenti trebbiatrici. Trasportato ai magazzini viene surriscaldato e tamburato con cipsano (nafta) a 60 gradi in modo che tutti gli enzimi vivi muoiono.

Durante il percorso tra l’essiccatoio e la stiva subisce una spruzzatura di cocktail formato da: acido cianidrico o prussico, vapori di zolfo, nitro-derivati, solfuro di carbonio, idrogeno fosfato, bromuro di metile e catrame vegetale.

Tra l’altro risulta che le fibre dei cereali integrali sono quelle più contaminate da pericolosissimi fungicidi che agiscono sui mitocondri… che come si sa sono sempre implicati nei tumori, inoltre i pesticidi sono mutageni e teratogeni.

Per forti interessi commerciali il grano prodotto in Italia viene esportato negli USA. Quello prodotto in Turchia viene esportato in Inghilterra e così via. Durante questi lunghi tragitti nei container per evitare l’irrancidimento viene immessa anidrite solforosa sotto pressione.

Giunto a destinazione, cioè nei mulini a corrente elettrica, per evitare d’impregnarsi di  sostanze quali la muffa, il grano viene gassato con acido prussico, cloropicrina, fosgene, disfogene.

Le macine dei mulini, girando ad altissima velocità sgretolano il chicco separando la crusca dalla farina, dalla semola, ecc.  Per rendere il fiore più bianco viene sbiancato con tricloruro d’azoto e viene aggiunta polvere di caolino per rendere la farina più pesante.

Il cadavere bianco della farina, giunto al panificio viene rimpastato con acqua di fiume inquinata, cloruro di sodio e monostereato di poliessietilene.

Le pagnotte ricavate meccanicamente, prive di nervatura rotta dalle impastatrici vengono congelate a temperatura fra meno 32 e meno 37 gradi centigradi.

Quando occorrono, mesi dopo, vengono scongelate con onde elettriche vibranti.

Il nastro trasportatore ad ore stabilite riempie i forni e la cottura avviene quasi sempre a raggi infrarossi dando così alla scorsa del pane un color biancastro mentre l’interno resta crudo, anemico.

Il pane di nome, ma cadavere di fatto è pronto per essere consumato.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l’odore di una che cuoce mi dà la nausea e l’idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mii ferisce.

Ma anche la verdura è vita! Mi sento dire dagli accaniti carnivori, sordi ad ogni argomento, come se a cogliere un pomodoro si facesse soffrire la pianta come a strozzare un pollo, o come se si potesse ripiantare una coscia d’agnello nel modo in cui si ripianta il cavolo o l’insalata. Le verdure sono lì per essere mangiate. Gli animali no! Il cibo più naturale per l’uomo è quello prodotto dalla terra e dal sole.

(Tiziano Terzani – Un altro giro di Giostra)

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