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IN FATTO DI ALIMENTAZIONE, LA PAROLA D’ORDINE E’: CONFONDERE LE IDEE

di Franco Libero Manco

IL DESTINO DI UN POPOLO DIPENDE DA COSA MANGIA

Negli ultimi anni parlare di alimentazione è diventato un fatto talmente frequente da rasentare l’ossessione. Esperti in materia si alternano in televisione il cui chiodo fisso è trovare la soluzione per consentire alla gente di continuare a mangiare ciò che piace senza rinunciare ai piaceri della gola e senza rischiare malattie o obesità. Praticamente è come trovare la formula per sottrarsi alla legge di causa effetto. Ognuno propone una sua teoria. Ma tutti stanno molto attenti a considerare i prodotti animali alimenti da abolire dalla dieta.

Anche le persone più informate in fatto nutrizionale dimostrano di non avere le idee chiare su quale sia la giusta alimentazione per noi umani e tutta la loro scienza si limita alla riduzione dei quantitativi di quello che viene convenzionalmente consumato, convinti che occorre mangiare un pò di tutto (ma con moderazione) perché l’essere umano è, considerato, onnivoro.

Le soluzioni proposte dalle infinite diete in circolazione creano confusione da indurre anche i più ben intenzionati al rifiuto di qualunque regola e a continuare a mangiare seguendo le proprie abitudini. E così c’è la dieta Atkins che propone il consumo illimitato di proteine e grassi;  la dieta Banting, che favorisce le proteine e bandisce i grassi e gli zuccheri; la dieta Fletcher, che dà importanza ad una lunghissima masticazione;  la dieta Hay, che propone una dieta dissociata; la dieta Mayo, che fa grande uso di uova e frutta escludendo i carboidrati; la dieta Messeguè, ipocalorica e ricca di tisane depurative disintossicanti; la dieta Pritikin, con il consumo di carboidrati complessi; la dieta a Punti, con riduzione drastica di carboidrati; la dieta a Zona e poi le diete ipocolesterolemizzanti, la dieta rotazionale, la dieta ipocalorica, la dieta iposodica, la dieta disintossicante, la dieta dei gruppi sanguigni, la dieta South Beach Diet, ecc. ecc. A tutto questo si aggiunge la considerazione di molti che tutto è inquinato: aria, terra, mare, verdura, frutta ecc. e che tanto vale mangiare quello che si desidera.

Secondo me proprio da questo deriva la necessità di indirizzare le proprie scelte verso alimenti biologici. In ogni caso è bene ricordare che la peggiore frutta è mille volte migliore della migliore bistecca. C’è una differenza abissale tra il quantitativo di inquinanti tra prodotti vegetali e animali. Studi effettuati in tal senso riportano un livello di inquinamento della carne circa 14 volte superiore ai vegetali. Inoltre, i vegetali, per il loro alto contenuto di acqua e fibra facilitano la veloce espulsione delle sostanze nocive. Mentre i prodotti di derivazione animale (oltre ad essere privi di fibre e non solo) contengono non solo gli inquinanti degli alimenti somministrati agli animali, ma le malattie dell’animale stesso, lo stress, la disperazione, l’adrenalina della mattazione, oltre le sostanze tipiche degli organismi in putrefazione: indoli, fenoli, istamina, ammoniaca, putrescina, cadaverina ecc. sostanze riconosciute  come cancerogene ecc.

Tutto questo genera tra la gente comune una totale confusione perché si trascura l’aspetto più semplice quanto importante del problema: quello di capire per quale “carburante” è progettata la macchina umana. L’unico vero strumento, chiaro, inconfutabile che ci consente di capire quale è la dieta adatta a noi è quella stabilita da madre natura evidenziabile attraverso l’anatomia comparata.  La struttura anatomica stabilisce chiaramente l’alimentazione cui è programmata ogni specie. La dieta ideale per gli esseri umani appartenenti alla categoria dei frugivori come le scimmie antropoidi è di frutta, germogli, radici e semi, praticamente la dieta vegan tendenzialmente crudista. Il resto è fumo negli occhi, perdita di tempo e di salute. Di questo ho conferma ogni giorno. Qualunque altro alimento estraneo al nostro organismo è dannoso. Ridurre il quantitativo delle sostanze inadatte non è sufficiente a scongiurare le molte patologie dovute ad un’errata alimentazione.

In natura i mammiferi si dividono in carnivori, erbivori e frugivori. I carnivori hanno denti, stomaco, succhi gastrici e intestini adatti a consumare fondamentalmente carnami, gli esseri umani no. Gli erbivori hanno denti, stomaco e intestini adatti a consumare fondamentalmente erba, gli esseri umani no. I frugivori hanno, come noi, denti, stomaco e intestini adatti a consumare fondamentalmente frutta, vegetali e semi, come noi.

L’essere umano, copia dei suoi cugini gorilla, scimpanzé, bonobo e orango, non può essere considerato onnivoro solo perché le circostanze lo hanno obbligato a mangiare di tutto: è come considerare onnivora la mucca costretta negli allevamenti a consumare cereali e farine di animali.

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Maestoso uccello del paradiso.
La maggior parte delle specie si trova in Papua Nuova Guinea e nell’Australia orientale.

 

 

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