A soffermarsi un attimo di “troppo” ad ammirare certa meravigliosa grazia c’è il rischio di iniziare ad amare di più… ed io vi suggerirei di osare.

(Silvia Bandini)

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VEGAN:  I DUBI E LE RISPOSTE (IN SINTESI) DELLE DOMANDE PIU’ FREQUENTI

di Franco Libero Manco

“Non tutti possono essere vegan, vivere di soli alimenti vegetali”. 

Che è come dire che non tutti i cavalli possono mangiare erba, o che non tutte le automobili progettate per funzionare a benzina possono utilizzare questo carburante. L’alimentazione vegetale è quella prevista per noi umani da madre natura. L’organismo umano non è stato progettato per mangiare anche animali, altrimenti saremmo forniti degli strumenti anatomici necessari per procurarci questo alimento e metabolizzarlo senza subire i suoi effetti dannosi.

               “L’uomo è un animale onnivoro, ha sempre mangiato la carne”

La specie umana erroneamente si ritiene onnivora da quando per necessità di sopravvivenza, si è dovuta adattate a mangiare di tutto, ma è come se la mucca, per poter sopravvivere in periodi di carenza, si fosse abituata a mangiare anche erba non compatibile con il suo organismo.

L’uomo non ha sempre mangiato la carne. Per millenni questo alimento è stato accessibile principalmente alle classi abbienti: il regime alimentare del popolo è stato quasi sempre vegetariano o al limite consumava la carne saltuariamente: era più conveniente assicurarsi il consumo giornaliero delle uova delle galline, piuttosto che mangiarsi le galline; usufruire del latte della pecora o della mucca, piuttosto che consumare l’animale in pochi giorni. L’introduzione, anche se modesta dell’alimento carneo (circa il 25-30 %) nella dieta dell’uomo primitivo, portò ad un calo a picco della lunghezza della vita media e allo sviluppo delle malattie umane.

                “La dieta vegana è scompensata sotto il profilo nutrizionale”.

Se questo fosse vero i vegani, quelli veri, dovrebbero  soffrire di patologie da carenza, invece godono di una salute migliore degli umani onnivori. La dieta totalmente vegetale e variata, composta da frutta e verdura, cereali integrali, legumi, radici, ortaggi, tuberi, semi oleaginosi ecc. è in grado di fornire, senza eccezione, tutti i nutrienti cui ha bisogno il nostro organismo, cioè proteine, grassi, zuccheri, minerali, vitamine, fibre, acqua.

               “Occorre mangiare carne perché contiene le proteine nobili”. 

E’ come proporre di mangiare la cicuta perché ricca di potassio, tacendo sugli altri suoi contenuti dannosi. Che una sostanza contenga tutti gli aminoacidi  necessari a formare le proteine non è affatto un beneficio. Attingere a diverse fonti è assai più vantaggioso, senza incorrere ai danni della carne. Da dove traggono gli aminoacidi essenziali gli animali più forti, più prolifici, più miti della terra come il cavallo, il bisonte, il rinoceronte, mangiando solo erba? Tutte le proteine di derivazione vegetale contengono i 9 aminoacidi essenziali, e se una proteina ne contiene una quantità limitata di uno o più aminoacidi, è sufficiente consumare gli alimenti vegetali ricchi di quell’aminoacido mancante.  In realtà l’accoppiata di due o più diversi alimenti (cereali e legumi) produce proteine di qualità migliori perché più assimilabili e più digeribili.

               “Se non mangi carne e pesce dove le prendi le proteine”? 

Dagli stessi alimenti da dove li traggono gli animali più forti conosciuti,  cioè dal mondo vegetale. Il rinnovo cellulare del nostro organismo ha bisogno di un quantitativo limitato di proteine: ne bastano 30-40 gr al dì, e se si considera che 100 gr di cerali o 100 di legumi forniscono circa 30 grammi di proteine è facile capire quanto sia facile non solo assicurarsi il quantitativo necessario ma superare il fabbisogno giornaliero causando problemi agli organi escretori e contribuendo all’acidificazione dei sistemi organici. E’ più opportuno preoccuparsi degli eccessi proteici che alla loro, estremamente rara, carenza. E’ stato ampiamente dimostrato da esperimenti:  meno proteine si introducono e più a lungo si vive.

               “I bambini hanno bisogno della carne”.

Se la carne fa male agli adulti non può far bene ai bambini. Non c’è nessun nutriente nella carne che non sia presente nel mondo vegetale. Nel periodo di allattamento, in cui il bambino compie il suo massimo sviluppo corporeo e cerebrale, raddoppiando il suo peso in sei mesi, viene nutrito esclusivamente con il latte materno, che ha un quantitativo proteico di 0,9%. Dopo lo svezzamento far adottare al  bambino una dieta 20 volte più ricca di proteine, come quella della carne e dei prodotti di derivazione animale, è da irresponsabili perché si espone il bambino al rischio di malattie renali, al diabete, all’ipertensione.

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Per chi non lo avesse ancora letto..
Quando sono ” ritornata umana”…

….ad un certo punto della tua vita, ti rendi conto che essa ha lo stesso identico valore di qualsiasi altra forma di vita esistente sul pianeta e saresti disposto a tutto pur di trasmettere questo valore al resto dell’umanità.
Io l’ho capito in una fredda sera d’inverno, guardando un video di Gary Yourofsky, consigliato da mio figlio, che con gli occhi lucidi d’amore, mi ricordava che sono un essere umano…..l’ho guardato quel video e da quel momento, la mia vita non è stata più la stessa.
Improvvisamente mi sono ricordata quando piangevo per i topolini trovati morti nella legnaia, nonostante portassi loro il cibo ogni giorno….non sapevo che qualcuno li avesse avvelenati.
Oppure quando seppellivo le galline nel cortile di mio nonno, dopo un degno funerale con tanto di scatola da scarpe trasformata in bara e croce con epitaffio.
Quando feci fuggire I maiali del vicino con la speranza che potessero correre forte e nascondersi prima che qualcuno potesse ucciderli e mangiarli.
Mi sono ricordata di quando sentivo urlare i pesci e quando con gli occhi pieni di lacrime stringevo fra le piccole mani il mio criceto morto.
Mi sono ricordata di una creatura meravigliosa che un sistema bieco e assurdo ha voluto deliberatamente confondere, annebbiandole la vista e facendole dimenticare l’amore!
Così quella notte , non dormii affatto e , quasi con il fiato sospeso, restai attonita, pensando a tutto il male che avevo fatto alle creature della terra…..avevo un grande bisogno di piangere forte ma non potevo farlo perché tutti dormivano e mi sarei vergognata….gli altri non avrebbero capito a quel tempo il mio dolore. Quindi andai fuori, e una volta raggiunto il magazzino, diedi sfogo alle mie lacrime che lancinanti come coltelli, sfregiavano il mio viso e scivolando verso il petto, mi lasciavano senza respiro.
I singhiozzi si susseguivano senza sosta, uno ad ogni ricordo, ad ogni goccia di sangue che avevo versato inutilmente, ingiustamente, forse con voluta “inconsapevolezza”
Quella fu la notte della mia rinascita. …fu tremenda, così dolorosa che solo a pensarci soffro ancora, fu peggio che partorire me stessa, fu la notte della presa di coscienza.
Da allora sono accadute molte cose, sono cresciuta spiritualmente e sento di far parte dell’universo intero, so che ogni forma di vita è connessa e noi umani, abbiamo il dovere di proteggere ogni singola creatura che ci accompagna in questa splendida avventura chiamata vita!
Più che imparare, mi sono ricordata tutto, perché da bambina il rispetto e la sacralità della vita, la conoscevo molto bene.
Oggi cerco di vivere apportando il minor danno possibile alla madre terra ed ai suoi figli, umani e non umani e spero di riuscire a farlo con umiltà e devozione, perché il veganesimo è la semplice conseguenza della presa di coscienza è ciò che ogni essere umano spiritualmente evoluto dovrebbe fare.
Per questo motivo mi adopero in OGNI ISTANTE della mia restante vita terrena per fare propaganda all ‘antispecismo, cercando con infinita pazienza di non dimenticare che non sono sempre stata vegana, al contrario, ad un certo punto della mia vita mi sono addormentata ed ho vissuto il bel sogno che il sistema presenta alla TV. …. ma fortunatamente mi sono svegliata!
Ciò che dobbiamo fare è molto semplice. ….svegliare il resto del mondo!
Siamo in tanti e lo faremo! Se non ci credete non sarà possibile realizzare questo progetto, se avete dubbi o disperate, non riusciremo nel nostro intento, se demordete e abbandonate per rabbia o rassegnazione, non potremo raggiungere il nostro scopo che è quello di portare l’umanità ad un livello di consapevolezza tale da permettere la liberazione animale e la salvezza del pianeta terra.
Un’utopia? No! Una bazzecola se davvero ci credete!
Sei vegano se….. ricordi di non esserlo sempre stato 😉
Per quelli nati vegani ovviamente l’ultima frase non vale hahaha!
Vi amo. …. tutti

 

VEGAN: I DUBI E LE RISPOSTE (IN SINTESI) DELLE DOMANDE PIU’ FREQUENTI