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Marcia per il clima e contro gli allevamenti intensivi a Roma!
15 Giugno 2019 ore 15:00 - 18:00
Marcia per il clima e contro gli allevamenti intensivi a Roma!
Il 2035 sarà, a detta di molti scienziati, l’anno del punto di non ritorno; il momento in cui non sarà più possibile invertire il cambiamento climatico in atto.
Da allora, potremo solo assistere impotenti alla fine della Terra come l’abbiamo conosciuta fin qui.
Abbiamo ancora pochi anni per invertire la rotta in maniera drastica e permettere che su questo pianeta ci possa essere un futuro per la specie umana e le migliaia di specie animali che oggi lo popolano
I governi non solo non stanno prendendo nessuna iniziativa per fermare il disastro in atto, ma continuano a sovvenzionare le attività più impattanti e distruttive, relativamente all’ecosistema.
Gli allevamenti intensivi ricevono ogni anno decine di miliardi di euro di finanziamento e sono responsabili del 20% dell’inquinamento che tutti i giorni ammala il nostro pianeta
E’ di qualche giorno fa l’approvazione, da parte della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, della riforma della Pac (Politica Agricola Comune) che non contempla il taglio dei finanziamenti pubblici agli allevamenti intensivi, così come proposto dalla Commissione Ambiente.
Similmente, non sarà neppure limitata la densità degli animali allevati nelle aziende beneficiarie dei fondi comunitari.
E il benessere animale non sarà considerato un criterio dirimente per l’erogazione dei finanziamenti.
Come si può parlare di ridurre l’avvelenamento della Terra e fermare i cambiamenti climatici se si continua a destinare risorse economiche pressoché illimitate proprio alle cause di questo disastro?
Servono atti concreti immediati. Serve interrompere i finanziamenti pubblici agli allevamenti intensivi per sostenere attività con un impatto ambientale basso o nullo.
Esistono migliaia di esempi virtuosi che sono però lasciati ai margini, mentre le risorse economiche provenienti dai governi sono destinate a multinazionali, le cui attività creano inquinamento e devastazione.
Infatti, sempre in sede di approvazione della Pac europea, è stata respinta la proposta di aumentare la quota di fondi da destinare a modelli di agricoltura ecosostenibile.
Esiste, però, anche la responsabilità morale dei consumatori che dovrebbero mettere in atto quei comportamenti virtuosi, atti a ridurre al minimo la propria impronta ecologica
Tra questi, l’eliminazione o la riduzione drastica del consumo di carne è indubbiamente quello in grado di dare più risultati.
A tal proposito, si registra la proposta della parlamentare britannica Caroline Lucas, di tassare la carne per ridurne il consumo, proprio per contrastare il cambiamento climatico.
Nonostante l’idea abbia sollevato numerose proteste da parte, soprattutto, di chi sostiene la lobby degli allevatori, è positivo il fatto che qualcuno che occupa posizioni apicali nei governi, inizi a sentire come impellente l’emergenza clima.
Dare forza a queste posizioni è uno degli obiettivi di questa marcia
Facciamoci sentire perché vogliamo un futuro per il pianeta, dove gli esseri umani possano finalmente vivere in simbiosi con esso e con tutti i suoi abitanti.
Vogliamo invertire la rotta per far sì che le nuove generazioni possano vivere in un luogo come l’abbiamo conosciuto fin qui.
Vogliamo farlo ora perché non avremo altre possibilità.
Fermiamo gli allevamenti intensivi, fermiamo il cambiamento climatico!
Per adesioni scrivete a adesioni15giu@animalamnesty.it
Per organizzare autobus pullman15giu@animalamnesty.it
ELENCO PULLMAN
Napoli https://www.facebook.com/events/316750932355525/?ti=cl
Cesena https://www.facebook.com/events/454502475354828/?ti=cl
Liguria e Piemonte
https://www.facebook.com/events/1094585550729291/?ti=cl
Milano (con tappe)
https://www.facebook.com/events/2379117292377815/?ti=cl
CARPOOLING:
Firenze
https://www.facebook.com/events/449882549094302/
Bologna
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Torino
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Milano
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Genova
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Abruzzo
https://www.facebook.com/events/682490605541051/
Anche se fa caldo non tosate il vostro cane!
Tosare il cane, pensando che in tal modo soffrirà meno il caldo o che diminuirà la presenza di peli sparsi in casa è un grosso errore che può danneggiare l’animale, invece che arrecargli beneficio.
Sebbene infatti anche i cani abbiano ghiandole sudoripare (collocate prevalentemente sui polpastrelli e nelle orecchie) il principale meccanismo di regolazione termica consiste nell’inspirare aria con il naso ed espellerla dalla bocca, ansimando.
Tagliare il pelo non favorisce quindi in alcun modo la sudorazione (che i cani non hanno), ma anzi elimina un prezioso strumento di conservazione della temperatura e di protezione dai parassiti e dai raggi solari.
Solo alcune razze particolari, avendo un pelo molto soggetto a formare nodi (che se non pettinati e curati rischiano di causare dermatiti e irritazioni a causa della sporcizia accumulata in essi) possono avere benefici da un taglio che ne accorci il mantello e sono Maltese, Barboncino, Yorkshire, Pechinese, Shih Tzu e simili.
Assolutamente da non fare invece a cani nordici e primitivi, cani da pastore e bovari, cani da cerca e da acqua, cani con fitto sottopelo, cani con pelo bianco o corto.
Ovviamente il miglior modo per non far accaldare il cane di qualunque razza esso sia è di non costringerlo ad uscire o ad avere attività nelle ore più calde della giornata e lasciargli sempre a disposizione una ciotola colma di acqua fresca.