“Il modo perfettamente “razionale” in cui noi uomini alleviamo gli animali per ucciderli, tagliando la coda ai maiali perché quelli dietro non la mordano a quelli davanti, e il becco ai polli perché, impazzendo nella loro impossibilità di muoversi, non attacchino il vicino, è un ottimo esempio della barbarie della ragione”
– #TizianoTerzani – “Un altro giro di giostra”
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LE UOVA? LASCIAMOLE ALLE GALLINE
di Franco Libero Manco
Più di 20 miliardi di galline vengono uccise ogni anno nel mondo. Solo in Italia si consumano annualmente circa 15 miliardi di uova, per pasta, maionese, merende, dolci, gelati, prodotti da forno ecc. Il fine naturale dell’uovo è dar vita (se fecondato) ad un nuovo organismo, sia che si tratti di uccelli o di mammiferi, uomo compreso.
La maggior parte delle uova prodotte dalle galline viene utilizzata per il consumo umano, mentre una parte di queste viene posta in enormi incubatrici al fine di far nascere altre galline ovaiole. Circa la metà dei pulcini che nascono sono maschi. E siccome i maschi non possono produrre uova, e bastano pochissimi esemplari per fecondare le galline per la schiusa, la quasi totalità dei pulcini maschi, non essendo adatti neanche come polli da carne, viene soppressa alla nascita. Generalmente l’uccisione avviene col gas oppure mediante una specie di tritacarne il cui risultato viene venduto come concime, cibo per maiali o altri animali. In uno dei maggiori allevamenti italiani, ogni settimana vengono triturati quasi 300 mila pulcini maschi. Ma spesso i pulcini fanno una fine ancora peggiore: seppelliti vivi, annegati, schiacciati da un trattore o messi in sacchi di plastica dove muoiono per asfissia. Un’azienda piemontese scaricava d’inverno i pulcini nei campi a mò di concime organico e li lasciava morire di freddo. Solo in Italia ogni anno almeno 30 milioni di pulcini vengono ridotti in concime organico per i campi. .
Le cose non cambiano di molto neppure nel caso di uova provenienti da allevamenti biologici, con galline allevate a terra. Infatti, anche se questo sistema di allevamento è sicuramente preferibile rispetto a quello di batteria, il problema dei pulcini maschi è lo stesso: sono considerati inutili e quindi semplicemente soppressi. La stessa cosa avviene ovviamente anche per le galline ovaiole, dapprima ipersfruttate per ottenere il massimo rendimento possibile di uova, poi, non appena la loro produzione accenna a diminuire le si sopprime.
Alle galline “ovaiole”, che appartengono ad una razza appositamente selezionata, viene spesso tagliato il becco senza anestesia il cui taglio lascia scoperti i termini nervosi provocando agli animali dolore per tutta la vita. Per aumentare la produttività alle galline vengono somministrati farmaci che accorciano il periodo di massima produttività. Le gabbie in rete metallica non hanno lo spazio nemmeno per aprire le ali e questo producono dolore alle zampe degli animali. Capannoni perennemente illuminati per incrementare la produzione di uova. Anche negli allevamenti biologici le galline sono private dalla possibilità di formare un loro naturale nucleo familiare e di covare le uova fino alla schiusa. All’età di due anni tutte le galline, a prescindere del tipo di allevamento, vengono uccise per diventare carne per animali d’affezione o carne di seconda scelta.
La differenza tra un uovo fecondato ed uno non fecondato sta esclusivamente nel patrimonio genetico, quindi si può affermare che l’uovo è il potenziale embrione del pollo che è carne solida formatasi da uno stato liquido. La biologia non sa definire quando inizia la vita di un nuovo essere. Quindi l’uovo è carne liquida e chi mangia l’uovo partecipa all’uccisione dell’animale e si nutre anche di quelle energie sottili proprie dell’animale e assume su di se il karma dell’animale stesso. Praticamente ogni volta che rompiamo un uovo, con molta probabilità poniamo termine ad una vita potenziale.
E’ necessario essere consapevoli che, allo stesso modo del latte di mucca (in cui la mucca per produrre latte deve far nascere i vitellini (i quali se sono maschi vengono uccisi e se sono femmine destinate a produrre latte fino alla sfinimento), per avere una gallina ovaiola si causa inevitabilmente l’uccisione di una moltitudine di pulcini o di polli. Cioè come l’uso del latte causa indirettamente l’uccisione dei vitelli, l’uso delle uova causa indirettamente l’uccisione d pulcini e polli.
Come cucinare senza uova.
Al posto delle uova provate ad utilizzare questi sistemi.
– Utilizzate un cucchiaio colmo di farina di soia oppure di fecola di patate o di amido di mais e due cucchiai di acqua per sostituire ogni uovo nei prodotti da forno.
– Utilizzate 30 grammi di tofu bianco schiacciato al posto di un uovo.
– Nei dolci si può utilizzare al posto di ogni uovo mezza banana schiacciata, sebbene questa a volte cambi un pò il gusto della ricetta.
– Per hamburger vegetali utilizzate uno dei seguenti ingredienti per compattare il tutto: patata schiacciata, briciole di pane inumidito, farina di ceci, maizena.
– Se la ricetta richiede solo uno o due uova, potete anche farne a meno. Aggiungete lievito di birra, malto o semplicemente un paio di cucchiai da tavola di acqua in più per ogni uovo eliminato.
“Il chimico non potrà mai creare un uovo fertile:
la sua scienza non può competere con il gallo”. (H. M. Shelton)
Sarà un caso, sicuramente un caso, ma nella mia esperienza di vita più che ventennale in alta montagna, in una casa praticamente isolata nel bosco, vedere due cacciatori che, in luglio, fuori dalla stagione venatoria, fanno una passeggiata innocua (secondo le notizie dei giornali) è un po’ come vedere mia nonna quando passeggiava tranquillamente nei filari di alberi da frutta col sacchetto pieno di prugne che diceva:
“Ma non le sto rubando! Sto solo facendo una passeggiata”.
Cari cacciatori, vi ha buttato male stavolta. E siete scappati con la coda fra le gambe. A volte capita quando gli animali vi riconoscono.
E senza il fucile non siete più Rambo…
Olmo Losca