Solo alcuni tipi di pesce contengono modeste quantità di Omega 3 e solo se i pesci sono selvatici che si nutrono di pesci che a loro volta mangiano alghe da dove traggono gli omega3.
Franco Libero Manco
Foto by Lo Scarabeo Stercorario, un astronomo che si orienta con la via lattea
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LA BUFALA DEGLI OMEGA 3 DEL PESCE
L’ASSUNZIONE DI OMEGA 3 È PIÙ EFFICIENTE SE QUESTI PROVENGONO
DAI VEGETALI: NUOVO STUDIO SCIENTIFICO
DR.SSA LUCIANA BARONI
UNA RECENTE RICERCA MEDICO-SCIENTIFICA CONDOTTA SU OLTRE 19.000 PERSONE, IN GRAN BRETAGNA (2010) E I CUI RISULTATI SONO STATI RESI NOTI IN UN ARTICOLO APPARSO DI RECENTE SULL’AMERICAN JOURNAL OF CLINICAL NUTRITION, RILEVA CHE L’ASSUNZIONE DI OMEGA 3 È PIÙ EFFICIENTE SE QUESTI PROVENGONO DAI VEGETALI. INFATTI VEGETARIANI E VEGANI PROVVEDEREBBERO AUTONOMAMENTE ALLE PROPRIE NECESSITÀ DI ACIDI GRASSI ESSENZIALI OMEGA-3 A LUNGA CATENA (PRESENTI NEL PESCE) RICAVANDOLI DAGLI ACIDI GRASSI OMEGA-3 VEGETALI, QUINDI SENZA DOVER INTRODURRE NELLA PROPRIA DIETA LA CARNE DI PESCE. TALI GRASSI SONO IMPORTANTI PER IL BUON FUNZIONAMENTO DEI MECCANISMI METABOLICI. È GIÀ NOTO DA TEMPO COME GLI OMEGA-3 SI POSSANO RICAVARE MOLTO PIÙ FACILMENTE DA FONTI VEGETALI, COME NOCI, SEMI DI LINO E OLIO DI SEMI DI LINO ECC. PIUTTOSTO CHE DAL PESCE (CHE NE CONTIENE DECISAMENTE MENO DI QUANTO SI CREDE, POICHÉ GLI OMEGA 3 DIMINUISCONO A SECONDA IL TIPO DI COTTURA), MA QUESTO NUOVO STUDIO RENDE ANCORA PIÙ EVIDENTE COME LA FONTE PRIVILEGIATA DI QUESTI ACIDI GRASSI ESSENZIALI SIA PROPRIO QUELLA VEGETALE.
IL DR WELCH E LA SUA EQUIPE HANNO ANALIZZATO DAPPRIMA 14.422 UOMINI E DONNE DAI 39 AI 78 ANNI ALL’INTERNO DELLO STUDIO EPIC (EUROPEAN PROSPECTIVE INVESTIGATION INTO CANCER AND NUTRITION) E SUCCESSIVAMENTE HANNO SELEZIONATO 4.902 SOGGETTI NEI QUALI ERANO STATI MISURATI I LIVELLI PLASMATICI DEI PUFAS (POLYUNSANTURED FATTY ACIDS: ACIDI POLINSATURI, CIOÈ OMEGA-3 E OMEGA-6). L’ACIDO ALFA-LINOLENICO ALA (PRECURSORE DEGLI ACIDI GRASSI OMEGA-3 A LUNGA CATENA UNA VOLTA INTRODOTTO NEL NOSTRO ORGANISMO CON L’ALIMENTAZIONE, VIENE METABOLIZZATO E TRASFORMATO IN EPA E DHA, ENTRAMBI VOTATI A ALLE FONDAMENTALI FUNZIONI ORGANICHE QUALI LA FORMAZIONE DELLE MEMBRANE CELLULARI, LO SVILUPPO E IL FUNZIONAMENTO DEL CERVELLO E DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO, LA PRODUZIONE DI EICOSANOIDI CHE REGOLANO LA PRESSIONE ARTERIOSA, LA RISPOSTA IMMUNITARIA ED INFIAMMATORIA. LO STUDIO HA MOSTRATO COME, A FRONTE DI UNA MINORE INTRODUZIONE DI OMEGA-3 ATTRAVERSO LA DIETA TIPICA DEI VEGETARIANI/VEGANI, SE PARAGONATA A CHI CONSUMA PESCE IN QUANTITÀ (CON UNA PERCENTUALE CHE VA DAL 57% ALL’80 % DI DIFFERENZA), I LIVELLI DI EPA E DHA SONO RISULTATI ESSERE PRESSOCHÉ UGUALI NEI DUE GRUPPI DI CAMPIONI STUDIATI. CI SAREBBE DUNQUE – SPIEGANO I RICERCATORI – UNA “EFFICIENZA DI CONVERSIONE” IN ACIDI GRASSI OMEGA-3 A LUNGA CATENA SIGNIFICATIVAMENTE MAGGIORE NEI VEGETARIANI/VEGANI RISPETTO A COLORO CHE CONSUMANO PESCE.
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MIE CONSIDERAZIONI AGGIUNTIVE (Franco Libero Manco)
1: C’è chi è vegan da tutta la vita e non ha mai avuto carenze di Omega3
2: La stragrande maggioranza del genere umano non consuma o non ha mai consumato pesce e gode ottima salute.
3: Il pesce è tra le sostanze più putrescibili esistenti in natura e il valore di un alimento è inversamente proporzionale alla sua velocità di putrefazione.
4: Il fetore serve a tenerci lontani da certi alimenti.
5: Nei pesci spesso si trovano residui di scarichi industriali e fognari, pesticidi, metalli pesanti,
6: La maggior parte dei pesci consumati viene da allevamenti intensivi; nei mangimi vengono aggiunti ormoni ed altri prodotti chimici che servono ad aumentare velocemente il peso dell’animale e a scongiurare epidemie.
- Il mondo vegetale è molto più ricco di Omega 3: il contenuto nelle noci è 4 volte maggiore di quello contenuto nel pesce più ricco; i semi di lino addirittura 10 volte di più.
8: Solo alcuni tipi di pesce contengono modeste quantità di Omega 3 e solo se i pesci sono selvatici che si nutrono di pesci che a loro volta mangiano alghe da dove traggono gli omega3.