“La bontà umana, in tutta la sua purezza e libertà, può venir fuori solo quando è rivolta verso chi non ha nessun potere. La vera prova morale dell’umanità, quella fondamentale, è rappresentata dall’atteggiamento verso chi è sottoposto al suo dominio: gli animali. E sul rispetto nei confronti degli animali, l’umanità ha combinato una catastrofe, un disastro così grave che tutti gli altri ne scaturiscono” (Milan Kundera)

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LA SOCIETA’ DEGLI IPOCRITI

di Franco Libero Manco

  Come può la legge punire chi maltratta gli animali e nel contempo sancire la normalità del loro sistematico massacro nei mattatoi, il loro martirio negli stabulari dei vivisettori,  il loro sterminio nei boschi con la caccia, la loro strage nei mari con la pesca, la prigionia negli zoo, nei delfinari, negli acquari, nei circhi equestri ecc.?

Una legge ipocrita, accettata dai più, tutela gli animali che comunemente non si mangiano considerati d’affezione:, tutti gli altri possono essere legalmente sfruttati, schiavizzati, torturati, uccisi. Una legge che protegge A e autorizza a sopprimere B. Uccidere un’aquila è un grave reato, ma uccidere un fagiano è un fatto trascurabile. Allo stesso modo uccidere un delfino si rischia il linciaggio ma se uccidi un tonno avrai il plauso.

Ma l’aspetto più paradossale viene dal fatto che se io maltratto un animale che lo si sta portando al macello commetto reato di maltrattamento, ma appena varca la soglia dell’inferno/mattatoio il rozzo garzone è libero di trattare brutalmente quell’animale costringendolo a bastonate a recarsi al patibolo, uccidendolo con un proiettile captativo, uncinandolo e appendendolo per una gamba, aprendogli il torace che una sega, tagliargli le gambe e farlo a pezzi spesso ancora vivo. Tutto questo è lecito. Ma se maltratti un gattino rischi la galera.

Le leggi sono sempre lo specchio del pensiero e della coscienza dei politici e del popolo che li ha eletti. Quindi nulla di strano se alcune leggi sono ipocrite e ridicole dal momento che molta gente dice di amare gli animali ma considera legittimo mangiarseli a tavola o indossare le loro pellicce. E i politici, una fetta del popolo, traducono in leggi la tendenza maggioritaria del popolo.

Ma quanti ucciderebbero con le proprie mani un agnellino, un maialino, un coniglietto ecc se le avessero visto nascere, crescere, giocare? Credo pochissimi, ma si delega ad altri il crudele compito che va contro il loro stesso sentire, la loro coscienza; ma l’esecutore materiale non è meno colpevole del mandante: il piacere della gola impera fino ad annullare anche la propria dignità, la coerenza, il senso della giustizia.

Una popolazione che accetta di buon grado quest’infamia nei confronti del mondo animale come può percepire il dolore di chi muore di fame, di malattie, di ignoranza? La gente dà il suo obolo (per acquietarsi la coscienza) in aiuto ai poveri del Terzo Mondo ma si rifiuta di eliminare le cause che risiedono nel suo cattivo stile di vita, nelle sue scelte alimentari, prima tra queste il consumo di carne che causa direttamente non solo la miseria degli indigenti ma tutti i grandi problemi che gravano sul genere umano, tra questi le malattie, la violenza, il disboscamento, l’inquinamento generale, lo spreco di risorse energetiche… l’importante è non turbare il sonno degli ipocriti, di quei molti che, pur “amando” gli animali non vogliono rinunciare al piacere della bistecca.

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bisogni insoddisfatti, emozioni, stress, ansia”

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Ciao a tutti.. Mi chiamo Johnathon e sono nato nel 1832 Ancora forte.. Vi amo tutti.. Era il mio compleanno la settimana scorsa e ho 189 anni

 

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