Non mi aspetto niente. Non ho paura di nessuno. Io sono libero.

(La Foresta di Luna)

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FERRO EME, DI DERIVAZIONE ANIMALE: PIU’ DANNI CHE BENEFICI

di Franco Libero Manco

Da statistiche e studi recenti risulta che .la carenza di ferro è scarsissima tra i vegetariani e soprattutto tra i vegani, mentre è frequente tra i mangiatori di carne. Il mondo vegetale è ricco di ferro e se così non fosse gli animali erbivori non esisterebbero. Il mito che un’alimentazione senza carne e derivati animali provoca anemia è sostanzialmente un falso.

Anche se il ferro eme, presente nelle carni è più facilmente assorbibile, questo non è affatto un vantaggio in quanto entra nell’organismo in modo traumatico, mentre  il ferro non eme, cioè quello dei vegetali, viene assimilato senza sconvolgimenti, nei tempi e nei modi previsti da madre natura. Da notare che il 90% del ferro ingerito agisce come non eme e che il ferro delle carni, che necessitano di cottura, lo rende inorganico e quindi poco assimilabile.

 Puoi mangiare tonnellate di ferro ma se il tuo organismo non è in grado di assimilarlo è tempo sprecato, anzi eccessi di ferro vanno a compromettere cuore, fegato e pancreas: è come annaffiare una pianta con  le radici sotto un pavimento marmoreo: puoi annaffiarla quanto vuoi ma l’acqua non può alimentarla e prima o poi la pianta muore.

La grande e vergognosa solfa di molti nutrizionisti televisivi che cercano di convincere la gente che non è possibile avere una buona alimentazione senza ricorrere alla loro “sapiente” guida dietetica, naturalmente a pagamento. Praticamente la specie umana è la sola tra tutte ad aver bisogno di qualcuno che gli dica cosa mangiare. Si parla solo di quantità e mai di qualità del prodotto e degli effetti collaterali degli alimenti di derivazione animale. A loro dire, se manca il ferro occorre mangiare carne e pesce, e lo stesso dicasi per il calcio, l’omega 3 ecc.

Ma che cosa impedisce l’assimilazione del ferro?  I principali fattori risultano essere: malassorbimento intestinale, consumo di prodotti acidificanti (animali e derivati), zuccheri e prodotti raffinati, antiacidi, medicinali, integratori, il troppo calcio dei latticini, i tannini del tè,  caffè, sale, vino rosso, cioccolato, Chi fuma dissipa molta vit. C: aspirine ed antibiotici impediscono l’assorbimento di ferro, Anche la soia, i cereali integrali, i fosfati delle uova; poi  gravidanza, allattamento, perdite mestruali, emorragie.

Per contro sono ricchi di ferro assimilabile: crusca 12,9 mg, germe di frumento 10 mg, legumi in genere con 8,5 mg di media, radicchio 7,8, pistacchi 7,3, soia 6,9, ecc: che oltre a far bene alla coscienza, perché privi di violenza, non causano i molti danni collaterali dei prodotti animali. Vale la pena confrontare i dati suddetti con quelli più ricchi di ferro derivanti da alimenti animali: cavallo 3,9 mg, fegato di bovino 8,8 mg, pollo 4,5 mg.

Inoltre, per l’assimilazione del ferro serve la vitamina C, E, Rame, Cobalto, Manganese.

La vitamina C è abbondante in tutti i prodotti vegetali, specialmente la frutta fresca. Di vitamina E è ricco l’olio di germe di grano. Il rame lo troviamo nella crusca 1,23 mg, nelle lenticchie 1,00 mg, negli anacardi 2,00 mg, nelle nocciole 1,30 mg, nelle noci 1,00 mg. Il cobalto è presente nella verdura a foglie verdi, nella frutta fresca, in quella secca e nei semi oleaginosi. Il manganese nei cereali integrali, nella crusca, semi oleaginosi, nei legumi, nella verdura a foglie verdi, sedano ecc. Il succo di arancia favorisce l’assimilazione del 50% mentre i tannini del tè lo abbassa del 75%. Da ricordare, infine, che negli alimenti il ferro si trova in forma ferrica e che per essere assimilato deve essere trasformato in forma ferrosa, meccanismo che avviene grazie alla vitamina C, che abbonda nel mondo vegetale. Insomma, la vita e la buona salute sta solo nei vegetali, cresciuti sotto i raggi del sole, non nel buio e nel fetore mortifero delle stalle.

Domenica 30 aprile dalle ore 18 alle 21
Corso base di formaggi vegetali con la chef vegana Antonella Tomassini. A seguire degustazione dei piatti preparati.
Dove?
AVA (Associazione Vegan Animalista)
via dei Rogazionisti, 3 – Roma
per informazioni e prenotazioni
Luana 339 1406256
Antonella 339 4914120
Breve introduzione del corso, presentazione e preparazione delle ricette:
Veg-Mozzarella
Stracchino cremoso
Ricotta di soia
In esclusiva la ricetta della “Salsetta Formaggiosa di fagioli” per accompagnare noodles, nachos e insalate. Dispense omaggio con le ricette in formato pdf a tutti coloro che parteciperanno al corso.
Cena-degustazione dei piatti preparati

FERRO EME, DI DERIVAZIONE ANIMALE: PIU’ DANNI CHE BENEFICI