Leggi condividi e diffondi: PROGETTO PACE NEL MONDO – EDUCARE L’UMANITA’ ALLA PACE di Franco Libero Manco
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I GRANDI PROBLEMI UMANI TRASCURATI DAI GRANDI MAESTRI
di Franco Libero Manco
ILCONCETTO SU DIO. Per tutti i teologi, santi, uomini di spiritualità, per la stragrande maggioranza dei filosofi e uomini comuni, Dio è buono per antonomasia, misericordioso, giusto: un Dio d’amore, di compassione e vuole che le sue creature vivano nel bene e nella pace. Ma se Dio fosse realmente tale perché nessuno, anche dei Grandi, si chiede come mai tutte le cose, per legge naturale, esistono in virtù della violenza e della sopraffazione da parte del più forte sul più debole? Come non vedere che se la legge della bontà, della misericordia e amore fosse estesa a tutta la creazione nulla più esisterebbe? E che tale legge può essere attuata solo tra gli umani? Fin dalle origini del tempo e della formazione dell’universo, nel contrasto delle diversità incompatibili, la violenza tra gli elementi è condizione imprescindibile affinché la vita si manifesti.
Dio è forse ingiusto, indifferente verso la legge della sopraffazione che si manifesta in ogni particella di vita, dall’essere più minuto alla balena? E’ insensibile verso il dolore e la morte delle sue stesse creature? Come conciliare un Dio d’amore che chiede, e spesso obbliga, lo sterminio di interi popoli “non lascerai in vita nessun essere che respiri”?
Credo che l’umanità abbia una visione a dir poco limitata di chi è o che cosa è Dio. Se Dio è il Creatore di tutti gli universi, la Mente cosmica, lo Spirito universale qualunque definizione di Dio è riduttiva. Dio, a mio avviso, è inimmaginabile, indefinibile, imponderabile: QUALCOSA CHE DEVE ESSERE ANCORA CAPITO E CHE FORSE NON CAPIREMO MAI. Ma il dilemma cruciale, mai affrontato a fondo (da parte dei Grandi personaggi, eccetto alcuni, che ho avuto occasione di leggere), è PERCHÉ LA VIOLENZA IN NATURA: se nulla è impossibile a Dio avrebbe anche il potere di impedire che gli esseri si sbranino a vicenda per esistere. Quindi c’è qualcosa di non compreso in questa tragedia che a mio avviso, ha giustificato e giustifica la violenza umana a tutti i livelli, perché gran parte dell’umanità fa riferimento alla Bibbia per giustificare le sue azioni: se Dio è, anche, irascibile, vendicativo e violento, io essere umano mi sento autorizzato ad essere altrettanto. Se la violenza in natura è conseguenza della “caduta” questa è avvenuta prima della creazione del mondo cioè miliardi di anni fa non certo al tempo di Adamo.
Per certi versi la religione ha fallito il suo scopo: se era quello di rendere migliore l’animo umano non solo le popolazioni religiose, di qualunque religione, non sono sostanzialmente, moralmente e spiritualmente migliori delle popolazioni che non seguono una religione.
COME E’ POSSIBILE CHE ANCHE I GRANDI, ECCETTO ALCUNI, NON ABBIANO VISTO LA BIBBIA COME LA FONTE DI GRAN PARTE DELLE SVENTURE UMANE? Non v’è crimine, malvagità umana che non abbia il suo punto di riferimento e di sostegno nella Bibbia. Nei periodi più bui della storia la guerra, lo sterminio, il predominio, il razzismo, lo schiavismo, il disprezzo per il diverso, per la donna e gli animali hanno trovato legittimazione nella Bibbia.
I fideisti giurano sulla bontà di Dio e sostengono che un’ombra maligna si è insinuata nella narrazione Biblica per distorcerne il messaggio. A questo punto diventa assai difficile differenziare il Suo messaggio dalle interpolazioni umane. Inoltre, se la Bibbia doveva essere il punto di riferimento e viatico voluto da Dio per le genti, come ha potuto permettere la falsificazione che ha causato grande sofferenza e morte di miliardi di esseri umani? Altri dicono che il vero pensiero di Dio è nel Nuovo Testamento, che supera il Vecchio, e che la volontà di Dio si è manifestata nel pensiero di Gesù. Però la Bibbia, con i suoi lati oscuri e guerrafondai, resta punto di riferimento imprescindibile per le religioni di ceppo ebraico. E sarebbe quantomeno opportuno separare i Vangeli dal Vecchio Testamento.
QUANDO L’AMORE CHIAMA
Quando l’amore ti chiama
seguilo
Anche attraverso
le sue tante vie
faticose e ripide
E quando
le tue ali
ti avvolgono
abbandonati
Non importa
se la spada nascosta
tra le sue piume
può ferirti
Credi in lui
sebbene la sua voce
possa frantumare i sogni
e strappare fiori
nel giardino della tua anima
Quando l’amore ti chiama
seguilo
Lui sa accarezzare
i momenti più teneri
anche quando tremano al sole
seguilo
Ti accoglierà come il prato
che fa crescere l’erba
come il cielo
che fa bionde le spighe
come la macina
che fa candido il grano
Quando l’amore ti chiama
seguilo
Conoscerai
tutti i segreti del tuo cuore
così come sarai padrone
di ogni frammento della vita
Non aver mai paura dell’amore
entra nel suo mondo
vivi le stagioni del sorriso,
come pure quelle del pianto
Scoprirai
che non sono amare
le sue lacrime
Quando l’amore ti chiama
seguilo
E lasciati guidare
(Kahlil Gibran)
