LE MIE PERCEZIONI EXTRASENSORIALI
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“LE MIE PERCEZIONI EXTRASENSORIALI”
Giovedì 24 ottobre ore 18 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma,
conferenza della Dr.ssa Floriana Colella, Consulente Aziendale, ex bambina Indaco,
Produttrice, Regista, pittrice, scultrice, fotografa.
La Relatrice risponderà alle domande del pubblico.
Ore 20 cena conviviale vegan con:
insalatona mista, gnocchetti al pesto, ceci della Puglia, dolce vegan, vino, pane acqua.
Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256
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PERCEZIONI EXTRASENSORIALI
Travolto da un vortice di luce
mi trovai trasportato alle origini del tempo.
Vidi il fuoco primigenio espandersi
in un’immane deflagrazione cosmica
e poi polveri di astri turbinanti condensarsi in costellazioni.
Vidi la galassia di Andromeda, le nubi di Magellano, la via Lattea,
i sistemi solari, la Terra, i continenti, i primi agglomerati degli umani.
Vidi onde immense sollevarsi dagli oceani
alternarsi al fuoco dirompente dei vulcani.
Percepivo il respiro ciclico dell’universo
che si esprimeva nel dualismo della creazione.
Materia, Energia e Spirito erano la stessa sostanza.
La vita che pulsava in me, nell’animale, nella pianta,
sentivo che proveniva dalla stessa Fonte per poi pervadere
l’intima essenza di ogni essere.
Percepivo i febbrili aneliti all’esistenza
aggregarsi e disgregarsi senza posa
in mille forme mutevoli nel tempo.
Il mio corpo etereo pulsava nell’anima antica della pietra,
nel volo simultaneo degli stormi,
nel dolore nell’albero reciso,
nel terrore della gazzella davanti al predatore.
Nell’intrigato, ombroso ammasso forestale,
furtivo e guardingo vidi sollevarsi l’uomo:
c’era qualcosa di incompiuto nel suo sguardo,
qualcosa di sinistro e di pregevole.
Poi vidi fragili dimore, austere cattedrali di cristallo,
bagliori di spade su bastioni svettanti,
folle di umani alla deriva,
l’ombra della croce proiettarsi sul Calvario.
Al ritmo convulso degli zoccoli
migliaia di destrieri galoppavano ansimando
e i cuori esausti dei cavalieri in armi
palpitavano sotto il peso luccicante delle corazze.
E poi l’impeto del vento sulle enormi vele dei triremi,
i carri uncinati, le macchine rotanti, gli aerei supersonici.
Pervasiva la Mente suprema regolava l’immensa armonia delle cose.
Capivo che l’uomo è qualcosa che deve essere superato,
trasceso, trasfigurato nella sua intima essenza.
Ma la visione si ridusse alla limitata percezione dei miei sensi.
Il richiamo dell’Angelo alato alla realtà tangibile,
in me fu gioia e tormento e tornai ad essere me stesso.
(Franco Libero Manco)
I gatti sono stati i miei maestri di etologia.
Maestri senza parole ma con gesti trasparenti; ed io a poco a poco, sono diventato un loro ammiratore e loro complice
☆☆♡Giorgio Celli ♡☆☆