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LA STRUTTURA MULTIDIMENSIONALE DELL’UNIVERSO SECONDO LA FILOSOFIA ORIENTALE E LA FISICA MODERNA
11 Marzo 2021 ore 18:00 - 20:00
“La natura ci parla tramite i simboli. Un prato, un bosco, un fiume: non sono soltanto luoghi esteriori, ma spazi dell’anima. Il simbolo non è soltanto lì fuori, ma non è nemmeno solamente una nostra elaborazione mentale. La sua vera essenza è nel rapporto, nell’assonanza che fa vibrare all’unisono il cuore e il mondo esterno. Grazie a questa empatia, a questa grande compassione, l’essere umano può accedere a una relazione con la natura che altrimenti gli rimarrebbe preclusa.”
(Francesco Boer)
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Le conferenze si tengono in piazza Asti 5/a Roma
(Metro Re di Roma, uscita Vercelli, trenino staz.ne Tuscolana o bus 85-81-16)
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Giovedì 11 marzo ore 18,00,
Dr. Pietro Musilli, Laurea in Scienze Politiche, Documentarista, Astrofilo del Gruppo Astrofili Hipparcos,
Museo Geopaleontologico e Osservatorio Astronomico di Rocca di Cave
“LA STRUTTURA MULTIDIMENSIONALE DELL’UNIVERSO
SECONDO LA FILOSOFIA ORIENTALE E LA FISICA MODERNA”
LA CONFERENZA SI SVOLGERA’ IN RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTI COVID
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L’INCONTRO DI DOMENICA 7 MARZO IN SEDE AVA SI SVOLGERA’ SECONDO LE PRESCRIZIONI IN MERITO AL COVID 19 E SOLO A CONDIZIONE VI SIANO PRENOTAZIONI ENTRO E NON OLTRE LE ORE 15,00 DI SABATO 6 MARZO TELEFONANDO AL 3391406256
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IL SIGNORE DELL’UNIVERSO
Stasera la luna domina incontrastata
nel suo fulgido splendore e la natura
sembra ricomporsi sgomenta dopo il temporale
passato furente come schiere armate.
Oh mia silente sovrana
che nell’indaco ti stagli della notte
dimmi chi è Colui che cavalca gli uragani,
che pulsa nel fuoco divorante della vita?
Dimmi chi ha appeso le galassie in mezzo al cielo
i cui confini vanno oltre ogni limite mentale
e accende l’alba prorompente di colori
in questa danza cosmica di astri turbinanti?
Chi modellò la fragile libellula
ed il possente corpo del bisonte?
Chi innalzò a picco queste rocce
dove superbe planano le aquile?
Chi inventò l’abisso degli oceani
e l’acqua ruscellante delle nubi?
E’ forse senza ragione
questa terra e questo cielo sublime?
Esci dal tuo mistico silenzio o mia regina,
e nel tuo letto di stelle stanotte parlami
di Colui che genera la Vita.
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“In qualche modo anche noi in Occidente cominciamo a renderci conto che qualcosa non funziona nel nostro modo di comportarci con la natura. A volte abbiamo persino l’impressione che la nostra vantata civiltà, tutta fondata sulla ragione, sulla scienza e sul dominio di ciò che ci circonda, ci abbia portati in un vicolo cieco, ma tutto sommato pensiamo ancora che proprio la ragione e la scienza ci aiuteranno a uscirne. Così continuiamo imperterriti a tagliare foreste, inquinare fiumi, seccare laghi, spopolare oceani, allevare e massacrare ogni sorta di animali perché questo – ci dicono gli scienziati economisti – produce benessere. E col miraggio che più benessere vuol dire più felicità, investiamo tutte le nostre energie nel consumare, come se la vita fosse un eterno banchetto romano in cui si mangia e si vomita per poter rimangiare.
Quel che è sorprendente è che facciamo ormai tutto questo con grande naturalezza, ognuno convinto che quello è il suo diritto. Non ci sentiamo in alcun modo parte del tutto. Al contrario. Ognuno si vede come un’entità separata, a sé; ognuno si sente forte del proprio ingegno, delle proprie capacità e soprattutto della propria libertà. Ma è proprio questo sentirci liberi, disgiunti dal resto del mondo, a causarci un gran senso di solitudine e di tristezza. Diamo per scontato solo quel poco che abbiamo attorno e con questo limitato punto di vista non riusciamo a sentire la grandezza del resto di cui siamo pur parte.”
(Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra)