Esistono luoghi che pochi conoscono, sono luoghi meravigliosi che catturano l’anima di chi li visita, sono luoghi dove occhi profondi e buoni scoprono e assaporano finalmente la vita, l’amore, la tenerezza, la gentilezza e parlano attraverso l’empatia. Sono volti che si emozionano per la gioia nel vedere nuovi amici, volti spesso malinconici nel ricordo del dolore. Sono anime salvate dal macello. Loro ce l’hanno fatta, fai si anche tu che possano farcela tutti.
Li chiamano Santuari per animali liberi, oasi o fattorie vegane. Si tratta di luoghi in mezzo alla natura, dove gli animali vivono liberi, senza subire alcuna forma di sfruttamento.
I Santuari
Sottratti dal più triste dei finali, dall’industria della carne e del latte, questi fortunati animali possono vivere la loro intera vita in un habitat naturale adatto alle loro necessità.
Qui, possono vivere liberi e in pace, circondati da affetto e amore
A prendersi cura di questi animali, salvati da sofferenza, paura e maltrattamenti, sono i volontari dei rispettivi rifugi. Persone, anime gentili che nella loro vita il più delle volte hanno già fatto o stanno facendo una scelta cruelty free, per una vita senza alcun tipo di sfruttamento animale.
Nell’alimentazione – niente carne, pesce e derivati, per preferire un’alimentazione naturale ricca di cereali, legumi, frutta, verdura e semi. E nel vestire – niente cuoio, lana, piumini e seta.
Questi santuari per animali liberi, non traendo reddito dagli animali ospitati, si sostengono – purtroppo il più delle volta con molta fatica – grazie alle sole donazioni dei privati sensibili al tema, che si avvicinano e innamorano alle fattorie. Come potrete immaginare, mantenere gli animali ha un costo. Fieno, mangimi, verdure e cure veterinarie sono i principali.
Visitare questi rifugi è un’esperienza unica sia per i bambini, che per gli adulti. Si potranno vedere e conoscere da vicino animali che tipicamente non si vedono nei contesti domestici, come maiali, capre, mucche, asini e cavalli.
Per conoscere davvero gli animali da fattoria, l’unico modo è quello di conoscerli e viverli in un ambiente naturale, privo di gabbie e costrizioni.
Prima di andare a visitare un rifugio, ricordatevi di lasciare a casa i classici luoghi comuni sugli animali, dato che il più delle volte sono infondati.
Scoprirai, infatti, che i maiali non puzzano, che le capre non sono così stupide e che, se le pecore si muovono in gregge, c’è un perché.
Scoprirai tante altre cose. Che il maiale è una specie di un’intelligenza straordinaria, che gli asini sono di una dolcezza incredibile, e che le mucche sono tra gli animali più buoni della terra.
Visitando uno di questi rifugi – ce ne sono ovunque, Lombardia, Toscana, Piemonte , Lazio – scoprirai che, non solo cani e gatti hanno un cuore, un’anima e un carattere. E che ogni animale ha un nome, ogni animale è un individuo.
E ricordate di lasciare una piccola offerta, per aiutare le strutture a comprare fieno, mangimi e a sostenere le cure veterinarie degli animali.
Una breve descrizione dei santuari ed un elenco aggiornato con i relativi dati per poterli aiutare o per andare a visitarli.