Lui e la perfezione si assomigliano. Inutile negarlo.

Silvia Bandini

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L’IMPORTANZA DI SAPER LEGGERE LE ETICHETTE

PER I PERICOLI NEL CIBO CHE MANGIAMO

Giovedì 18 maggio ore 18,00 in sede ava via dei Rogazionisti 3 Roma,

conferenza della Dr.ssa Sara TraiettiPsicologa, Psicoterapeuta ad indirizzo Bioenergetico, Ricercatrice indipendente.

La Relatrice risponderà alle domande del pubblico.

Ore 20.00 cena vegan con:

insalata mista, pasta e ceci, funghi trifolati, dolce vegan, vino, pane, acqua.

Contributo 15 euro.

Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

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ADDITIVI E CONSERVANTI

di Franco Libero Manco

            Gli additivi nei cibi sono sostanze tossiche, nocive per l’organismo: deprimono il sistema immunitario e lo predispongono a moltissime patologie; impoveriscono il valore nutrizionale degli alimenti, accelerano l’invecchiamento, abbassano il pH del sangue favorendo l’insorgenza di patologie come il cancro, il diabete, cardiopatie, allergie ecc.

Bisognerebbe consumare un quantitativo venti volte maggiore per avere gli stessi nutrienti di un cibo biologico. Un cibo trattato, conservato, inscatolato, incellofanato ecc. limita l’assimilazione di quell’esigua quantità di nutrienti contenuta nei cibi allo stato naturale.

Saziarsi non equivale a nutrirsi e le nostre cellule restano affamate di nutrienti indispensabili; questo porta a squilibri, deficit immunitario, scarsa resistenza alle infezioni, predisposizione alle malattie.

In genere negli alimenti trattati vengono aggiunte circa 1500 diverse sostanze chimiche che non è obbligatorio menzionare nelle etichette; sostanze appetizzanti, che generano dipendenza in modo che ognuno possa acquistare quantitativi sempre maggiori di quel prodotto e questo può causare mal di testa, irritabilità, nausea, depressione, ansia ecc. finché non torna a consumare quel determinato alimento. Alcuni componenti sono programmati per far ingrassare: le persone grasse mangiano molto perché l’organismo è portato a reperire il quantitativo necessario di sostanze mancanti in una quantità maggiore di alimenti.

Sembra che fertilizzanti, pesticidi, diserbanti, ormoni della crescita, additivi e farmaci permangono nel nostro organismo e vengono immagazzinati nei tessuti grassi e siccome il cervello è costituito in larga misura da sostanza grassa succede che questo accumulo di tossine generi ansia, depressione, difficoltà di apprendimento ecc.

            Una tecnica di lavorazione abbastanza comune degli alimenti industriali è l’irradiazione che consiste nel bombardare gli alimenti con radiazioni per uccidere i batteri. La fotografia di Kirlian evidenzia che una mela coltivata in maniera biologica mostra un’aura armonica e perfetta; la stessa mela trattata con radiazioni mostra un’aura irregolare, spigolosa, instabile, simile a quella dell’arsenico.

Ma cosa c’è di più squallido di vedere due persone, uno vecchio egoista e menefreghista e l’altra tronfia piena di sé che se la ridono alle battute squallide sugli animali e chi li ama….😡

(Maria Ratti)

LA DELUSIONE DI UN PAPA CHE DEL POVERELLO DI ASSISI HA SOLO IL NOME

Franco Libero Manco

Sconcerta la reazione indignata di papa Francesco a benedire il cagnolino di una signora; sconcerta questa limitata visione dell’amore, questa incapacità di valorizzare ed abbracciare la bellezza ed il dolore universale di tutte le creature di Dio. D’altronde non ci si poteva aspettare di meglio da un papa che sognava di fare il macellaio e che, in fatto di animali, dichiara che il suo piatto preferito è il “porcellino da latte farcito” cucinato con le sue mani. Che bisogno aveva la signora ad avere la benedizione da una persona che gli animali li mangia a tavola? E non erano così parsimoniosi di benedizioni i papi in passato quando usavano benedire le armi prima della battaglia.

Per volgere la nostra attenzione all’universo dolorante degli animali dovremmo aspettare che tutti i bambini del pianeta abbiano il necessario? La vera compassione non si manifesta a seconda della specie. Noi universalisti, animalisti/vegan non distinguiamo vita da vita, sofferenza da sofferenza; non trattiamo in modo differente casi analoghi e se un bambino ed un cane hanno fame non diamo l’intera pagnotta  al bambino. Al papa interessa il bene solo degli umani a noi quello di tutte le creature.

Questa anacronistica e limitata visione antropocentrica delle cose (superata da secoli da Copernico, Galileo, Darwin, Freud, Einstein…)  che si contrappone all’inevitabile evoluzione del pensiero e della spiritualità dell’essere umano proteso al riconoscimento del valore delle diversità biologica e della compassione universale, impedisce di vedere la sconfinata bellezza del mondo animale, l’insostituibile conforto, sostegno, dedizione di un animale nella vita specialmente di chi è solo.

E’ l’animale non l’essere umano a saper amare totalmente e senza riserve; è l’animale non umano che ha la santa pazienza di sopportare qualunque bestialità umana:l’animale è puro, semplice, umile, senza malizia, senza ipocrisia; incapace di mentire, di tradire, di sterminare i  propri simili. E’ l’animale che obbedisce fedelmente alle leggi naturali mentre l’umano porta alla rovina l’opera del Creatore. E’ l’uomo non l’animale che ha tradito e ucciso il figlio di Dio.

In ogni caso sicuramente Gesù non si sarebbe rifiutato di benedire quel cane.

L’IMPORTANZA DI SAPER LEGGERE LE ETICHETTE