È poco probabile che fra i cacciatori se ne trovi uno che non provi, almeno per una volta, un principio di pietà per una delle sue vittime, ma che pure ogni volta non cerchi di respingere un tal sentimento considerandolo come una debolezza. Ed è così che è schiacciato il bocciolo appena schiuso della pietà, da cui potrebbe germogliare e fiorire quel sentimento più elevato e più perfetto, che è l’amore. In questo costante suicidio morale è il male supremo della caccia.
(Lev Tolstoj)
Leggi condividi e diffondi: PROGETTO PACE NEL MONDO – EDUCARE L’UMANITA’ ALLA PACE di Franco Libero Manco
Visita il nostro sito Associazione Vegan Animalista
Metti “Mi piace” sulla pagina Facebook del presidente Franco Libero Manco
Metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook AVA Associazione Vegan Animalista
Iscriviti alla nostra Newsletter
Visiona iscriviti e condividi le nostre videoconferenze dal nostro canale Youtube
Iscriviti ai nostri gruppi su Facebook:
AVA Associazione Vegan Animalista
Supporta Ippoasi e tutti i Rifugi di Animali Liberi
CACCIA, NOSTALGIA DELLA GUERRA
In occasione del referendum per l’abolizione di un retaggio primordiale
“Nel costante suicidio morale è il male supremo della caccia”
(L. Tolstoj)
Gli animali selvatici, nonostante siano considerati proprietà indisponibile dello Stato (legge 157/92), e nonostante l’85% degli italiani sia favorevole alla chiusura di questa attività dannosa, stupida e crudele, in Italia si registra la più alta concentrazione europea di cacciatori. E a causa di questo una specie su 5 di animali selvatici rischia l’estinzione, come la lince, i lupi, le starne ecc. grazie a sistematiche deroghe che autorizzano a sparare anche su specie protette.
Difficilmente in natura una specie riesce a svilupparsi in sovrannumero (madre natura ha le sue regole equilibratrici), ma quando succede la colpa è dell’uomo che ha alterato gli equilibri con la caccia o l’immissione di animali incompatibili con il nuovo ambiente. In questa prospettiva le istituzioni pubbliche, che sono più propense a favorire la confraternita dei cacciatori che la salvaguardia di un bene comune, non vanno alle cause del problema: intervengono sugli effetti prodotti e invece di spostare gli animali in sovrannumero in aree in cui scarseggiano, elargiscono risarcimenti agli agricoltori danneggiati.
Oltre alla vergogna della caccia convenzionale, ormai con vere e proprie armi da guerra, c’è la vergogna del bracconaggio, l’uccellagione, la falconeria, i richiami vivi e la altrettanto vergognosa concessione data ai cacciatori, se armati di fucile, ad invadere spazi privati, mentre questo non è concesso a persone disarmate. I cacciatori, ridicolmente armati come Rambo, con armi micidiali in grado di colpire fino 3 km di distanza, sparano anche in prossimità delle case, dei centri abitati, nei campi coltivati, certi degli scarsi controlli e le eventuali trascurabili sanzioni, perché spesso mancano i controlli da parte del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale.
Senza contare il costante pericolo per la popolazione, le centinaia di feriti e decine di morti all’anno tra i cacciatori e non solo, ci sono le tonnellate di piombo riversato nell’ambiente e le cartucce vuote lasciate nei campi e nei boschi. Vi è poi l’ipocrita pretesa da parte dei cacciatori di considerarsi tutori della natura e quando la selvaggina in una zona è stata annientata si improvvisano equilibratori ecologici e a scopo venatorio immettono selvaggina come fagiani, lepri e cinghiali che non avendo predatori naturali possono svilupparsi in sovrannumero causando danni alle coltivazioni e non solo.
I cacciatori, gente che si sente forte con un fucile in mano contro un inerme leprotto e che si apposta come un ladro dentro capanne d’osservazione; gente che si alza la mattina alle ore 3 per portare terrore, dolore e morte nell’incantevole scenario naturale, si servono di cani da caccia i quali nelle loro mani vivono in media 6 anni, perché uccisi dai cinghiali, da ferite o dispersi dopo le battute di caccia.
Tra gli altri crimini della caccia vi è quello di educare i bambini alla pratica dell’uccisione di animali, spegnendo nella coscienza dei giovani in senso della compassione, la sensibilità verso la vita e la sofferenza altrui, cioè la parte migliore dell’animo umano. Per i nostalgici della guerra nulla da eccepire per la caccia tra cacciatori.
A chiusura della stagione venatoria si tirano le somme di questa insensata attività mettendo sui piatti di una bilancia gli aspetti negativi e positivi che questa produce. Gli aspetti negativi sono i seguenti:
– con la caccia non trovano la morte soltanto milioni di animali innocenti ma molti esseri umani;
– la caccia uccide la sensibilità dell’animo umano, inclina l’uomo alla durezza e, di conseguenza, può predisporlo alla violenza anche verso il suo stesso simile;
– la caccia è un’attività che favorisce la vigliaccheria perché è una battaglia ìmpari contro esseri indifesi che non hanno alcuna possibilità di salvezza se non nella fuga;
-la caccia si attua con micidiali strumenti di morte che non possono essere a disposizione di coloro che trovano piacere nel causare mutilazione e morte di una creatura indifesa;
– oltre al danno di un’alterazione dell’equilibrio eco-biologico, con l’uccisione di animali di specie anche protette tutta l’umanità perde irreparabilmente e per sempre un bene che è patrimonio comune;
– la caccia è un’attività spregevole per un cristiano perché disprezza il valore della sacralità della vita in tutte le se espressioni; trasgredisce il comando “non ammazzare” e “non fare ad altri ciò che non vorresti ti fosse fatto,” per tanto non può essere considerata un’attività degna di un popolo cristiano e civile;
– la presenza di un’arma induce la tentazione del suo utilizzo;
– la caccia danneggia gli alberi e la vegetazione colpita dai colpi di fucile.
Questi sono alcuni degli aspetti negativi della caccia. Gli aspetti positivi sono:
piacere per uno sparuto numero di cacciatori che trovano diletto ad improvvisarsi predatori. Nient’altro. Per questo, per il bene di tutti e di tutto LA CACCIA DEVE ESSERE ABOLITA.
——————-
CON LA TUA FIRMA PUOI ABOLIRE LA CACCIA IN ITALIA!
Dal 1 Luglio 2021 é partita la campagna referendaria Comitato Sì Aboliamo la Caccia e durerà per tutta l’estate fino al 30 Settembre 2021.
Finalmente possiamo cambiare la storia del nostro Paese, risparmiando la vita ad animali e umani.
Vi invitiamo a partecipare alla raccolta firme ed invitare tutti a recarsi PRESSO GLI UFFICI COMUNALI per firmare il referendum.
E’ una grande occasione storica per un’ importante battaglia di civiltà.