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Presentazione del libro Felixia e buffet vegano
30 Novembre 2019 ore 18:00 - 20:00
“Fintanto che l’uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi, non conoscerà mai né la salute né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore” (Pitagora)
Presentazione del libro Felixia e buffet vegano
Questa è per noi un’occasione speciale. Anna Zilli, che noi conosciamo per la sua attività di docente di yoga e di cantante e insegnante di canto, si svela nella sua veste di animalista.
E ci regala un momento di riflessione profondo e accurato.
Incontriamo Anna in occasione della presentazione del suo libro Felixia, la favola animalista che auspica una riconciliazione tra esseri umani e animali.
La trama: prima di lasciare il mondo, Leonardo da Vinci ha una visione di un futuro di distruzione e devastazione per la Terra.
Solo un essere puro ed incontaminato dalle ombre umane può salvarla: una bambina aliena creata dalle sue mani di artista, che prenderà vita per ristabilire il patto di amore e rispetto tra il genere umano e la famiglia animale che gli umani hanno tradito.
Felixia, accompagnata da tre inseparabili amici – una gatta, un rospo ed una farfalla – compierà un viaggio iniziatico per conoscere il deplorevole comportamento degli umani nei confronti degli animali, fatto di violenza e sfruttamento, di uso e consumo, di indifferenza e spietatezza
(Terre Sommerse editore)
«Gocce di pace» di Luciano Galasso
“Alle inutili croci
piantate su questa terra,
alla disperazione di chi trova crudeltà
e non mani di fratello.
Agli animali
uccisi con un colpo a freddo
come oggetti
quasi per far pagare loro
la nostra incapacità
di trattarli con amorevole delicatezza.
Ai fiumi di lacrime e sangue
che scorrono sopra il cuore di ogni uomo
a rammentarci che non accada
che ci sia chi resti senza pace,
e perché non crediamo
che la cosa non ci riguardi.
Alle carezze e ai baci,
ai fiori sbocciati
e a quelli che nasceranno,
all’acqua, al sole, al vento,
a chi non teme di chiedere
ricordando la sua fragilità di creatura.
Ai sorrisi benedicenti dei bambini
nostra primavera e speranza.
A una terra di Speranza e di Pace”