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Tecniche di respiro consapevole: strumento di rigenerazione cellulare e disintossicazione organica
28 Novembre 2019 ore 18:00 - 20:00
Ogni tentativo di cambiare è destinato a fallire se l’approccio è violento. Le scelte alimentari sono personali e non si possono imporre a nessuno e in nessun caso. Attraverso la conoscenza di come funziona la filiera alimentare o di come sono maltrattati gli animali, non solo in campo alimentare, sicuramente aiuta a raggiungere una maggiore consapevolezza…
Tecniche di respiro consapevole: strumento di rigenerazione cellulare e disintossicazione organica
Dr.ssa Fabiola Dessì, Rebirther Professionista, Igienista Naturale, Formatrice in Rebirthing Coach, Autrice di libri di Cucina Mediterranea, Vegetariana e Vegana.
Mi racconto per età
Primogenita di sei sorelle, nasco e cresco in una cittadina della provincia di Oristano in Sardegna.
a 7 anni mi rivolgo la prima domanda esistenziale: perché sono e siamo qui? Dove stiamo andando?
a 14 anni mi chiedo sempre più insistentemente: perché tra me e mia sorella di 13 anni ci sono tante “differenze” pur essendo cresciute nello stesso ambiente famigliare, sociale ed educativo?
a 21 anni giungo alla conclusione che nella mia vita non c’è un solo aspetto che funzioni;
a 28 anni ho accumulato tanti debiti senza riuscire a trovare una via d’uscita finché non leggo il libro di Louise L. Hay “Puoi guarire la tua vita” e mi rendo subito conto che se voglio guarire la mia vita devo vedere il mondo da un altro punto di vista: inizia da qui il mio percorso di crescita personale;
a 30 anni inizia la risalita: vengo assunta presso un’associazione di categoria e ora posso pianificare il rientro dai debiti e finanziarmi nuovi percorsi di crescita personale, oltre che proseguire nelle già innumerevoli letture olistiche;
a 33 anni esprimo un’intenzione assoluta all’universo e a delle mie amiche: “mie care amiche, vi comunico che ho deciso di avere una nuova relazione di coppia!”; l’indomani incontro Roberto, l’uomo che diventerà mio marito;
a 34 anni inizio a praticare il Rebirthing con un professionista e scopro la straordinarietà di questa tecnica: respiro dopo respiro non soffro più di emicrania, non ho più gli attacchi di panico e mi sento pienamente connessa con me stessa. Alla luce di tutto ciò decido che nella mia professione futura ci sarà l’insegnamento di questa tecnica poiché sento forte il desiderio di essere sostegno per gli altri, non solo attraverso il respiro consapevole, ma anche con le altre tecniche che già conosco;
a 35 anni finalmente onoro tutti i miei debiti e mi sento finalmente libera!!!
a 36 anni lascio il mio lavoro da impiegata e la mia Sardegna per stabilirmi nella penisola o “continente” e vivo questo trasferimento in un’altra regione d’Italia come un espatrio…i miei capelli, corvini fino a quel momento, iniziano ad imbiancarsi per lo stress da distacco;
a 38 anni inizio e completo il mio percorso formativo come Rebirther. È dura…in alcune sessioni si parla solo di gravidanza, travaglio, parto e puerperio ed io mi sento male… tanto male…;
dai 39 ai 42 anni mi offro come Rebirther dando sostegno a chiunque si rivolga a me; organizzo e frequento innumerevoli seminari e insieme al mio compagno gestisco un bed ed breakfast nella campagna umbra. Finché un giorno, inaspettatamente…
a 42 anni vengo emozionalmente travolta dal risultato di un’analisi delle urine: stato di gravidanza o menopausa?… GRAVIDANZA! Io e il mio compagno decidiamo, dopo 9 anni di relazione, di cui 6 di convivenza, di sposarci prima che arrivi il nascituro;
a 43 anni, o meglio, a due giorni dal compimento dei 43 anni, nasce una meravigliosa creatura che abbiamo chiamato Marta. Da questo momento mi occupo solo di lei: non mi permette e non mi permetto di fare altro, pertanto, decido di crearmi un nuovo lavoro che possa svolgere con lei. Quindi…
a 44 anni mi attivo per aprire un asilo nido nella cittadina di Otricoli dove vivo; nello stesso anno, improvvisamente e inaspettatamente, mio padre abbandona la sua vita terrena e io devo fare i conti con il dolore più grande della mia vita. La prima cosa che desidero fare è imitare una delle sue attività che tanto gli ha fatto onore, il volontariato, e scelgo per tre anni consecutivi, di far respirare in gruppo le socie del N.I.C.U. l’Associazione Nascere In Casa Umbria. Negli incontri trattiamo argomenti legati alla genitorialità, maternità, allattamento, parto, gravidanza, puerperio, rapporti con le scuole e la chiesa, ecc. ecc.
a 45 anni decolla il progetto nido; mi occupo di gestirlo per conto del Comune. È un servizio sperimentale di asilo nido promosso dalla regione Umbria chiamato L’Isola Felice, in cui sono anche una delle educatrici;
a 46 anni mia figlia Marta ha tre anni e va alla scuola materna. Io posso riprendere a tempo pieno la mia attività di Consulente Olistica, Rebirther e ora anche Peer Educator sostenendo inoltre gestanti, mamme e famiglie;
a 48 anni la mia gestione triennale di servizio sperimentale di asilo nido si conclude. La missione “nido” è terminata ma l’esperienza che mi porto dentro, insieme a tutte le altre, è d’inestimabile valore e la offro a chiunque scelga di percorrere un pezzo della propria strada con me;
a 49 anni, esattamente nell’ultima settimana di novembre del 2013, per sette giorni consecutivi mi sveglio nel cuore della notte ed inizio a immaginare dei piatti con pietanze vegetariane e vegane che ruotano sopra la mia testa. Non riesco più a riprendere sonno e solo attraverso l’utilizzo del respiro consapevole porto a termine il mio riposo notturno. Il tutto cessa solo quando decido di iniziare a cucinare e a fotografare i piatti che preparo per la mia famiglia. Il 4 dicembre dello stesso anno inizia una nuova avventura che è durata due anni e mezzo fino alla pubblicazione del ricettario nel 2016. Il libro nasce per promuovere la convivialità tra onnivori, vegetariani e vegani perché le ricette sono della tradizione italiana, quindi conosciute da tutti;
a 50 anni sento la necessità di conoscere più da vicino le Creature Celesti, in modo particolare desidero entrare in contatto con il mio Angelo Custode, Manakel. Ho più volte sperimentato la sua presenza e il suo aiuto, quando richiesto, ed è per questo che ambisco a saperne di più, pertanto decido di formarmi come Operatore Angelico presso la Scuola del Vivere in Positivo;
a 52 anni pubblico il mio primo libro: La cucina mediterranea del Bel Paese, l’Italia vegetariana e vegana. È stato un lavoro molto impegnativo in quanto l’ho seguito personalmente in tutte le sue fasi fino alla pubblicazione. Ora, oltre al mio lavoro di Consulente Olistica e Rebirther, tengo varie presentazioni del libro, soprattutto nel centro Italia, con degustazione di piatti. Grazie al contatto con il pubblico ho potuto tastare il polso del gradimento scoprendo che il libro piace per la chiarezza dei contenuti e per le foto invitanti ma soprattutto perché le ricette sono casalinghe, veloci, facili e con ingredienti reperibili sotto casa… insomma un vero aiuto in cucina;
a 53 anni ho iniziato un nuovo libro di ricette, stavolta solo vegane ma sempre della cucina mediterranea, è una bella sfida… mentre scrivo ho già preparato 60 piatti! Per aiutarmi in questo progetto ho frequentato un corso di 1° livello di cucina vegana presso la scuola Sesto Sapore di Pieve di Soligo. Inoltre sentivo l’esigenza di conoscere, al di là della cucina, il mondo cruelty free in tutte le sue sfaccettature, quello pacifico fatto di non giudizio e di accoglienza, quindi mi sono iscritta alla Health Science University di Imola formandomi come consulente in Igienismo Naturale.
In questo momento, soprattutto in Italia, è in atto una sorta di guerra mediatica, e non solo, tra onnivori e vegetariani, onnivori e vegani ma anche tra vegetariani e vegani su come ci si dovrebbe alimentare.
Ogni tentativo di cambiare è destinato a fallire se l’approccio è violento. Le scelte alimentari sono personali e non si possono imporre a nessuno e in nessun caso. Attraverso la conoscenza di come funziona la filiera alimentare o di come sono maltrattati gli animali, non solo in campo alimentare, sicuramente aiuta a raggiungere una maggiore consapevolezza… ognuno con i propri tempi.
La scelta cruelty free, duratura nel tempo, nasce dal cuore e non dalla testa. Pertanto detto ciò mi dissocio da qualsiasi forma di violenza fisica e verbale messa in atto da vegetariani, vegani o onnivori.
Porto avanti la mia missione senza perdere di vista l’obiettivo: la libertà per tutti gli esseri, consapevole che i risultati migliori, in assoluto, arrivano attraverso l’esempio!
Grazie per avermi letta!!!