“… Se fin da piccolo hai avuto la fortuna di avvicinarti non solo al cane o al gatto di casa ma anche a pulcini, conigli mucche, cavalli, maiali o ad altri animali di campagna, avrai sentito immediatamente il calore del loro respiro, il loro modo tutto particolare di essere vivi e di provare emozioni, ognuno a modo suo, unico e diverso da tutti gli altri… proprio come te o me!”

(da “Indovina chi c’è nel piatto? Ecco perché non mangiamo gli animali!” di #RubyRoth)

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ANIMALISMO, LA DIFFICOLTA’ DI ESSERE COERENTI

di Franco Libero Manco

COSCIENZA E CONOSCENZA
“Esiste un solo male, l’ignoranza;
esiste un solo bene, la conoscenza”

Se hai sensibilità per il filo d’erba non taglierai l’albero
Se hai compassione per l’animale non userai violenza all’uomo

Il movimento vegan/animalista giornalmente si arricchisce di nuove adesioni come frutto della presa di coscienza e della nuova sensibilità che va sviluppandosi nella società contemporanea.

Ma incarnare il vero senso di questa nuova rivoluzione culturale, spirituale e sociale è assai problematico a causa delle molte personali sfaccettature di coloro che ne fanno parte.

Così c’è chi aderisce per convinzioni salutistiche, chi per non nuocere agli animali, chi per salvaguardare l’ambiente, chi per motivazioni religiose, chi antropologiche ecc. ecc.

E succede che uno si considera animalista, e partecipa accalorato alle manifestazione per i diritti degli animali sbaciucchiandosi in braccio un piccolo cane o il proprio gatto, e magari pranzerà con una bella coscia di pollo.

C’è chi ucciderebbe per difendere il proprio criceto, il proprio pappagallo o la propria tartaruga ma non si cura che gli stessi animali siano torturati nei laboratori di sperimentazione (come se vi fossero animali di serie A e di serie B, che nella sostanza è come lottare per i diritti dei bianchi e cadere nella trappola del razzismo).

Chi lotta contro la caccia magari con il colletto di pelliccia o la borsetta in pelle di camoscio

Ed è curioso notare come nei volantinaggi per strada le persone con il cane quasi tutte rifiutano i volantini che parlano di vegetarismo o veganismo.

In sostanza c’è troppa gente che si definisce animalista ma che animalista è solo a giorni alterni; o chi si definisce vegetariano o vegano solo se non viene invitato a cena.

Ma amare gli animali e mangiarseli a tavola è come lottare contro la schiavitù e avere degli schiavi al proprio servizio o lottare contro la caccia e avere in casa dei volatili in gabbia, o contro la pesca ed avere un acquario.

Se sei contro la guerra devi disfarti delle armi che hai in casa

C’è chi ritiene che la gli allevamenti intensivi di animali, con la drammatica mattazione che ne consegue, sia la forma più grave di violenza sugli animali contro cui lottare e, all’interno del quale, dà il suo ed esclusivo contributo; chi crede che sia la vivisezione, chi la pesca, chi la caccia, chi il mondo delle pellicce, chi le corride, chi i palii, chi i delfinari, chi gli zoo ecc.

Io credo occorra abolire l’inferno non alcuni settori

Certo non si arriva in cima alla scala saltando i gradini, ma avere la visione del percorso e del punto di arrivo è condizione essenziale.

La nostra causa richiede la consapevolezza che tutte le componenti della filosofia vegan/animalista sono tra loro inseparabili, che l’adesione ad una di esse, o ad alcune, è solo il punto di partenza non di arrivo, se si vuole il bene di tutti gli animali, non solo di alcuni.

Quello che emerge in tutto questo è la presenza di un gran numero di persone che cerca una realtà sociale rispettosa degli animali, che aderisce alla scelta vegetariana o vegana perché consapevole che la carne è dannosa per la nostra salute, per l’ambiente, per l’economia, per il Terzo Mondo.

Ma si manifesta in un arcipelago di anime incoerenti, incerte che non lasciano spazi alla creazione di un fronte univoco perché manca la vera coscienza vegan/animalista che richiede coerenza, profonda dedizione e contributo personale.

Non si è parte del Movimento se non aderendo a tutte le componenti con le quali esso si esprime e si caratterizza; diversamente non si da buon esempio e viene rimandata la data di una società più giusta e responsabile in grado di riscattare l’universo animale ferito, mortificato e dolorante.

In sostanza, il solo modo per salvare gli animali è quello di rendere migliori noi stessi.

L'immagine può contenere: cielo, spazio all'aperto e natura

“Siamo Tutti visitatori di questo Tempo, di questo Luogo.
Siamo solo di passaggio.
Il nostro scopo qui è osservare, crescere e amare.
Poi facciamo ritorno a Casa”
(Detto aborigeno)

“Sappi che ognuno è un altro mondo in miniatura e ha in sè Sole e Luna e anche le Stelle” (Origine)

Tutti gli Esseri, in vertà, sono Uno.
Tutto l’Amore autentico è indifferenziato ed incondizionato. Si sottrae ad ogni definizione, categoria e classificazione. L’Amore non può che essere universale e ogni espressione del Vivente è sacra.
L’Amore è la via. La meta è dentro ognuno di noi, Umani ed Animali. Loro la conoscono e la perseguono, noi l’abbiamo dimenticata nelle pieghe del nostro egoismo. Ma la destinazione è la stessa per Noi e per Loro.

– Il Nostro Canto Libero –

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L’AVA è un’associazione Onlus, iscritta nel Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato.

Da oltre 20 anni è centro di informazione e sensibilizzazione;  contribuisce  a formare il pensiero e la coscienza vegan/animalista e, di conseguenza, a salvare migliaia di animali, a dare salute alle persone, a rendere più giusto e responsabile il comportamento dell’uomo, a tutelare la natura, a sollevare l’economia e il Terzo Mondo.

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ANIMALISMO, LA DIFFICOLTA’ DI ESSERE COERENTI