“Sappiate volere con dolcezza, senza scosse e sobbalzi; abbiate un’immaginazione viva, ardente e portatevi fuori di voi stessi per recare aiuto agli altri. Tutto nasce dal Pensiero. Se è puro condurrà all’Amore verso ogni Vita” (Anonimo)

Ci rendiamo conto che una petizione rivolta alle televisioni non verrà mai presa in considerazione, ci sono enormi interessi degli inserzionisti da tutelare, ma magari soprattutto in questo nefasto periodo forse un pò di solletico se siamo in tanti a firmare glielo possiamo procurare, invito tutti a condividere e firmare la petizione grazie!

PETIZIONE contro la pubblicità della carne in televisione

Leggi condividi e diffondi: PROGETTO PACE NEL MONDO – EDUCARE L’UMANITA’ ALLA PACE di Franco Libero Manco

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DUE PESI E DUE MISURE

di Franco Libero Manco

Perché la legge umana non consente di trattare alla stessa stregua crimini analoghi?

Perché è la vittima a differenziare una azione delittuosa?

Perché è considerato un crimine uccidere, torturare, mutilare, imprigionare un uomo, sottrarre un bambino a sua madre, mentre uccidere, torturare, mutilare, imprigionare, o sottrarre un cucciolo ad un animale è considerata un’azione lecita?

Anche se gli animali al pari dell’uomo percepiscono l’angoscia, la paura, la privazione della libertà, l’abbandono, la Legge non consente di trattare allo stessa stregua delitti che noi consideriamo analoghi: ma la Legge della Vita si. Nel cosmico equilibrio biologico l’estinzione della specie umana non sarebbe più grave dell’estinzione delle formiche.

Perché è lecito usare parole di condanna verso coloro che si sono macchiati di crimini nei confronti degli esseri umani, mentre le accuse verso chi si rende responsabile dei medesimi crimini nei confronti degli animali vengono considerate come atti di intolleranza, di aggressività e di estremismo? Perché nelle circostanze di violenza agli animali si pretende nei confronti dei responsabili un atteggiamento garbato e gentile, un semplice invito a considerare il problema, mentre nei confronti di coloro che si sono macchiati di crimini nei confronti degli umani ogni espressione di condanna sembra non sia mai abbastanza dura e appropriata?

Perché si biasima chi grida allo scandalo perché vengono denunciati  i delitti verso gli animali mentre si tende a giustificare coloro che si sono resi responsabili di tali delitti? La cultura degli ipocriti vuole che l’essere umano non sia tanto accusato dei suoi crimini quanto che non si susciti in loro sensi di colpa. Ma quando l’essere umano uccide il rimorso diventa capace di qualsiasi atto lesivo.

Chi vive correttamente non ha paura del giudizio del prossimo, anzi sa che ogni giusto rimprovero può essere la medicina più efficace per migliorare se stessi, anche se la critica deve sempre essere un pungolo, mai una sferza. Il rimprovero non deve mai sconfinare nell’offesa, nell’insulto o peggio nella calunnia.

Le grandi istituzioni che sono  sorde alla spaventosa condizione degli animali non cambiano con le suppliche ma con la protesta corale, civile, sentita, non violenta e quando non ascoltano il morbido richiamo finiscono inevitabilmente col suscitare l’asprezza della protesta. Non si rimprovera forse il bambino per indurlo a non commettere azioni lesive nei confronti dei suoi fratellini?

 Se le istituzioni un giorno si apriranno al rispetto degli animali non sarà perché gli appelli dei pochi l’avranno indotte alla compassione, ma perché costrette dalle contingenze culturali e sociali che finirebbero col confinarle in una posizione moralmente e civilmente retrograda ed inaccettabile con l’evoluzione della coscienza di un popolo.

Per chi emotivamente percepisce e condivide l’inferno cui sono condannati gli animali da parte dell’uomo è difficile esprimersi in termini sereni: sarebbe come chiedere ad una madre di usare garbo verso coloro che stanno violentando sua figlia. Tuttavia il richiamo non deve mai essere tale da suscitare reazioni avverse da parte di chi si rifiuta di vedere gli effetti delle sue scelte e così ottenere l’effetto contrario a quello sperato.

Il nostro operato deve sempre essere al servizio della verità, anche se cruda. In ogni circostanza il nostro proposito  deve mirare al massimo bene collettivo al fine di rendere l’uomo migliore per se stesso ma soprattutto per salvare gli animali dalla cattiveria umana.

Nessuno si senta autorizzato a giudicare e tanto meno a condannare le pur deprecabili scelte degli altri: infinite sono le circostanze che inducono un individuo a comportarsi in un determinato modo. Sulla terra vi sono 7 miliardi di differenti livelli evolutivi umani; un albero non cresce in un giorno. Nessuno si senta arrivato, completo, autosufficiente, illuminato: chi è al quinto “gradino” della scala tenda la mano a chi è al quarto e che si appoggi alla mano di chi è al sesto. La nostra etica ci impone l’umiltà profonda ed assoluta. Questa è la nostra vera forza e la nostra vera rivoluzione integrale.

Non prendertela col seme se non germoglia:

non tutti i terreni sono adatti ad ogni seme.

Forse hai sbagliato terreno

o tempo di semina.

L'immagine può contenere: spazio all'aperto

“Se pensi che essere vegani sia difficile, immagina di essere un animale da allevamento” (D. Raza)
#antispecismo #maketheconnection
Immedesimazione ed empatia sgretolano ogni pregiudizio antropocentrico e smascherano la percezione distorta e falsa in base alla quale la nostra specie è superiore alle altre. Rispetto è dovuto a tutti gli Esseri Senzienti Non Umani in quanto Soggetti di Diritto al pari nostro. Lo specismo è il cancro da cui deriva ogni male. Tradizioni, abitudini, frasi preconcette sono l’alibi di chi finge di non capire e vedere. Consapevolezza, etica e coscienza sono le chiavi per debellare la brutalità di cui l’uomo si macchia ogni giorno.

– Il Nostro Canto Libero –

DUE PESI E DUE MISURE