“Abbiamo praticamente dimenticato come sia strano che un animale così grande, possente e intelligente come il #cavallo… permetta a un altro, ben più debole animale, di montargli in groppa”
– Peter Gray –

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LE INQUIETANTI PROSPETTIVE DELL’INCREMENTO DEMOGRAFICO

di Franco Libero Manco

Durante l’anno zero, cioè la nascita di Cristo, la popolazione mondiale era di 350 milioni di anime. Si calcola che nel 1800 la popolazione fosse di 700 milioni e che nel giro di un trentennio sia aumentata di un  terzo fino a raggiungere un miliardo di unità nel 1830. Un secolo dopo sulla terra si contano 2 miliardi di esseri umani e nel 1975 4 miliardi. Oggi la popolazione mondiale è di circa 8  miliardi di individui e si prevede che a fine secolo sarà di 100 miliardi. Ma molto prima sarà superato il numero massimo di esseri umani tollerato dal pianeta.

Thomas Robert Malthus all’inizio dell’800 già affermava che se la moltiplicazione della specie umana non fosse stata regolata sarebbe stata causa di carestie e fame nel mondo ed il motivo della sua stessa rovina. Anche se l’incremento demografico venisse arrestato e la fertilità umana diminuisse, la tendenza all’affollamento rimarrebbe. Alcuni esperti sono concordi nell’affermare che anche riuscendo a stabilizzare le nascite a livello zero (uguale a quello dei decessi) la popolazione mondiale raggiungerebbe ugualmente 16 miliardi di individui prima di una assestamento definitivo, cioè il doppio della popolazione attuale.

Se in un ascensore per capienza di 4 persone ne entrano 8 tra gli occupanti si manifestano segni di insofferenza, di ansia, di paura e qualunque incidente degenera in aggressività. Allo stesso modo, se una tavola è imbandita per nutrire 10 persone, a mano a mano che si aggiungono nuovi commensali le porzioni diventano sempre più piccole e quando l’esigua porzione non è più sufficiente a sfamare nessuno dei presenti, si manifestano azioni di forza e di violenza secondo la legge mors tua vita mea. Questo è quanto succederà al genere umano se responsabilmente non si impegnerà a contenere l’incremento demografico.

Il male supremo dell’uomo sta nella sua indifferenza verso gli effetti che producono le scelte individuali. Mettere al mondo un essere, per realizzare se stessi o appagare il proprio desiderio di essere genitori, è puro egoismo. Anche quando la procreazione è concepita per la gioia di avere un figlio da amare, è sempre l’egoismo che ci muove. La sola cosa che può giustificare la messa al mondo di un nuovo essere è l’amore per la vita, la volontà di chiamare un nuovo essere al bene dell’esistenza, la volontà di dare al mondo un elemento armonico e positivo per il bene di tutti; non per propria soddisfazione, non per assicurare a se stessi la propria discendenza, non per avere sostegno nella fase della vecchiaia, nè per lasciare il proprio patrimonio finanziario o immobiliare, ma nell’intento di contribuire a rendere migliore questo mondo. Donare la vita è l’esperienza più meravigliosa dell’universo (e nello stesso tempo più pericolosa e drammatica), per questo è grande la responsabilità verso chi (forse) non chiede di esistere.

La realtà antropologica mostra che quanto più una popolazione vive nella povertà e nell’ignoranza tanto più tende a moltiplicarsi, mentre quanto più c’è civiltà e benessere economico più si restringe il numero dei componenti familiari. Ma tutto è interconnesso e solo da una volontà politica generale intesa a favorire la prosperità e la cultura anche delle popolazioni indigenti può nascere il vero piano di contenimento delle nascite e scongiurare inquietanti prospettive future.

“LA RIVOLTA DELLE COSCIENZE. SIAMO TROPPI, INUTILI E DANNOSI?”

Giovedì 15 febbraio ore 18 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma,

conferenza del Prof. Antonino Galloni, Economista, già Direttore Generale al Ministero del Lavoro, Saggista.

Il Relatore risponderà alle domande del pubblico.

Ore 20 cena vegan con:

insalatona mista, minestra di pasta e lenticchie,

caponata di verdure, dolce vegan, vino, pane, acqua.

Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256

LE INQUIETANTI PROSPETTIVE DELL’INCREMENTO DEMOGRAFICO