“La bellezza non è un bisogno, ma un’estasi. Non è una bocca assetata né una mano vuota protesa, è piuttosto un cuore infiammato e un’anima incantata.”

(K. Gibran)

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LA DIETA PANZIRONI: CARNE, PESCE, VERDURA E POCA FRUTTA

(ma questa non è dieta per cani?)

di Franco Libero Manco

La dieta del Signor Panzironi per vivere 120 anni si basa sulla convinzione che:

“La nostra alimentazione deve essere come quella dei nostri antichi progenitori cacciatori/raccoglitori”. 

Se questo fosse vero i nostri antenati sarebbero vissuti 120 anni, invece risulta che la loro vita media era di 20-30 anni al massimo. L’uomo è diventato cacciatore/raccoglitore per necessità di sopravvivenza non per disposizione naturale altrimenti sarebbe come dire che l’essere umano è per sua natura un soldato nato per la guerra dimenticando che questa è una tragica parentesi nella sua vita non la dimensione naturale.

Panzironi dimentica che prima di essere cacciatore/raccoglitore l’ominide per milioni di anni nella foresta intertropicale, sua patria d’origine, è stato frugivoro/raccoglitore come indicano in modo incontrovertibile la sua fisiologia, il suo apparato masticatorio, digestivo, il suo apparato scheletrico, sanguigno, enzimatico, ormonale ecc. e questo è avvenuto a causa delle mutate condizioni climatiche che trasformarono le foreste in savane.

L’anatomia comparata non è un’opinione, è scienza.

La morfologia di tutte le specie caratterizza in modo inequivocabile il tipo di alimentazione specie specifica. Per noi umani addentare o tagliare la durissima carne degli animali è praticamente impossibile se non in possesso di strumenti adatti, prima dell’invenzione dei quali è difficile credere che l’uomo si cibasse di carne se non in modo occasionale.

Se il pesce fosse stato tra gli alimenti principali della dieta dei nostri antichi progenitori, come hanno potuto nutrirsene lontani dal mare, dai fiumi e laghi? Assicurare la propria esistenza alla cattura con le sole mani del pesce pare alquanto improbabile.

Nel considerare la sua dieta di carne, pesce, verdura e poca frutta trascura di elencare i danni generati dai prodotti animali che gli istituti più accreditati del mondo indicano la carne, non i carboidrati, come la causa delle peggiori patologie moderne.

Va bene criticare il consumo eccessivo di carboidrati ma Panzironi dimentica che la civiltà umana, di cui si ha notizia,  risale a non più di 10-12 mila anni fa, cioè coincide che la coltivazione dei cereali. Ed è vero che il frumento (cibo adatto agli uccelli granivori dotati di ventriglio) genera picchi glicemici, è mucogeno ed altamente acidificante (come i prodotti animali e derivati), ma sia la civiltà che la lunghezza della vita umana risulta parallela al consumo di cereali.

Carne, pesce, verdura e poca frutta? Altro che proteine nobili! Se si escludesse verdura e la poca frutta non si arriverebbe a 3 mesi, altro che 120 anni.

Se la natura avesse previsto che l’essere umano si nutrisse anche di carne gli avrebbe fornito gli strumenti anatomici necessari, come in qualunque altra specie, cioè artigli per afferrare la preda, denti secodonti per strappare lembi di carne, potente acido cloridrico nello stomaco, intestino corto per la rapida espulsione della carne in putrefazione, l’enzima uricasi per neutralizzare gli acidi urici.

Dimentica di considerare i residui di medicinali somministrati agli animali per immunizzarli alle varie malattie dovute ad una condizione di sfinimento, cioè antibiotici, sulfamidici, betabloccanti, ormoni, estrogeni ecc. oltre le malattie dell’animale condannato ad una vita infernale, la sua disperazione, l’adrenalina di una morte violenta ecc.

Dimentica anche gli effetti negativi della carne degli animali anche se allevati in modo bucolico, cioè le ptomaine prodotti tossici generati da una qualunque organismo in decomposizione, cioè cadaverina, putrescina, istamina, fenoli, ammoniaca, indolo, scatolo ecc.

Che razza di dieta è quella che necessita di una forte dose di integratori? A tal proposito riporto quanto segue:        “Per prevenire l’insorgenza di tumori, il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti consiglia una dieta variata, ricca di vitamine, anziché affidarsi totalmente agli integratori vitaminici. I alcuni studi i pazienti che assumevano gi integratori non avevano gli stessi benefici dei soggetti che assumevano i medesimi elementi nutritivi da una fonte alimentare. All’origine di questo fenomeno potrebbero esserci le reazioni sinergiche che si innescano solo quando più ingredienti di origine vegetale si combinano tra loro”.

Come può far bene alla nostra salute un prodotto cadaverico, quello della carne e del pesce, altamente putrescibile, acidificante, iperproteico, ricco di colesterolo e grassi saturi riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale come cancerogeno?

La sua propaganda al consumo di carne, considerata come l’alimento principe per noi esseri umani causa più danni di una guerra atomica, alla salute delle persone (è solo questione di tempo), all’ambiente, all’economia, al Terzo Mondo, ma soprattutto ai miliardi di animali che sono e saranno massacrati a causa sua e che avrà per sempre sulla coscienza in modo incancellabile e non vi sarà perdono per tale immane misfatto.

“Dalla lettura di Gandhi avevo appreso che alcuni indiani consideravano il cibarsi di una mucca come qualcosa di totalmente ripugnante. Capii allora che a me succedeva lo stesso con cani e gatti: non avrei mai potuto mangiarli. Le mucche erano così diverse dai cani e dai gatti da richiedere una considerazione morale differente? E i maiali, anche loro erano diversi da cani e gatti? Forse qualcuno degli animali di cui mi nutrivo era così diverso da cani e da gatti?”

(Tom Regan – Gabbie vuote)

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