Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.

(Margherita Hack)

Ci rendiamo conto che una petizione rivolta alle televisioni non verrà mai presa in considerazione, ci sono enormi interessi degli inserzionisti da tutelare, ma magari soprattutto in questo nefasto periodo forse un pò di solletico se siamo in tanti a firmare glielo possiamo procurare, invito tutti a condividere e firmare la petizione grazie!

PETIZIONE contro la pubblicità della carne in televisione

Leggi condividi e diffondi: PROGETTO PACE NEL MONDO – EDUCARE L’UMANITA’ ALLA PACE di Franco Libero Manco

Visita il nostro sito Associazione Vegan Animalista

Metti “Mi piace” sulla pagina Facebook del presidente Franco Libero Manco

Metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook AVA Associazione Vegan Animalista

Vieni a trovarci presso la nostra sede di Roma in Piazza Asti, 5/A 

Visiona iscriviti e condividi le nostre videoconferenze dal nostro canale Youtube

 Iscriviti ai nostri gruppi su Facebook:

AVA Associazione Vegan Animalista

Supporta Agripunk e tutti i Rifugi di Animali Liberi

Personaggi pubblici eticamente incompatibili

di Franco Libero Manco

Credo che il mangiar carne sia la prova del fuoco per chiunque parli di giustizia sociale, di solidarietà, di pace, di amore per il prossimo, di tutela dell’ambiente, di economia, di in un mondo senza soprusi, egoismi, malattie, violenza, miseria…

Se questa persona usa mangiare la carne per solo piacere gastronomico, questa vive una tremenda contraddizione perché causa i problemi che teoricamente vorrebbe abolire

Immaginiamo i personaggi più noti: il Papa, il Presidente della Repubblica, del Consiglio, esponenti politici, presidenti Ong, opinionisti televisivi, direttori di giornali ecc. mentre in televisione elargiscono consigli su come rendere più giusta la società.

Se questi considerano lecito e giusto mangiare il corpo di animali allevati per essere uccisi per il piacere del loro palato allora, oltre ad evidenziare la loro incoerenza, si riduce drammaticamente il loro spessore morale e la loro sfera percettiva.

Se sono consapevoli degli effetti prodotti allora sono persone insensibili alla sofferenza che producono e quindi inadatte a cariche pubbliche; se invece non sono consapevoli dei danni causati da questa scellerata scelta alimentare, che causa malattie, inquinamento, distruzione dell’ambiente, fame nel mondo… allora la mancanza di conoscenza non li rende idonei ad essere leader

Questi personaggi, ai quali sembra stia a cuore il bene del popolo, si ritroveranno a cena con nel piatto le spoglie di un agnello, vitello, pollo o aragosta: animali sacrificati per deliziare il loro palato, diversi da noi solo nella forma; per cui masticare le loro parti anatomiche è un pò come mangiare un nostro simile.

Questi personaggi ai quali sicuramente scarseggia la sensibilità umana, il senso della giustizia, la capacità di comprenderne gli effetti prodotti, non possono essere considerati adatti a ricoprire il loro ruolo

Ma la coerenza è prerogativa dei grandi spiriti.

E un leader incoerente non può mai essere affidabile

La coerenza vorrebbe che chi ritiene giusto mangiare la carne uccidesse con le proprie mani l’animale (immaginare uno di questi personaggi sporchi di sangue perché intenti ad uccidere un vitellino, un maiale o un pollo sarebbe una dimostrazione di coerenza).

Se invece rifiuta l’operazione ritenendo sia un’azione crudele, raccapricciante, ripugnante, e delega altri a commettere ciò che in prima persona non ha il coraggio di compiere, allora è persona pavida, ipocrita perché accetta gli effetti di un atto che condanna, solo perché questo gli procura piacere.

Il magistrato, il giudice che fa della giustizia il suo vessillo, se mangia la carne causa ad un essere innocente l’ingiustizia suprema della violenza e della morte e quindi non può essere adatto al suo ruolo, dal momento che l’ingiustizia e la sofferenza non varia a seconda della vittima.

Se non considera la vita dell’animale che ha nel piatto, se non dà valore alla sofferenza causata, se usa differenziare vita da vita, dolore da dolore, ingiustizia da ingiustizia non è in grado di capire che è proprio questo ciò che inclina l’essere umano ad ogni violenza e ad ogni ingiustizia nei confronti dell’uomo.

Il politico che legifera per la buona economia e mangia prodotti animali ha percezioni limitate se non si accorge che l’alimentazione carnea triplica il costo della vita dei cittadini; che il pericolo maggiore non viene dalla disoccupazione o dall’evasione delle tasse ma di ciò che porta a tavola la popolazione

Se non sa vedere l’impatto devastante degli allevamenti di animali da macello sulla vita personale collettiva, se non è a conoscenza che per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessari 50.000 litri di acqua, 9 litri di petrolio, 15 kg di cereali e che occorre sacrificare 12 mq di foresta e che questo kg di carne di manzo genera 36 kg di anidrite carbonica, se non tiene conto di tutto questo non è adatto al suo ruolo.

Il prete che giustifica la supremazia dell’uomo sul creato, che trascura il dolore degli altri esseri viventi, che benedice la strage di animali, che sale sull’altare con nello stomaco i resti di un animale ucciso per il piacere del suo palato, non è adatto al mondo dello spirito

Il prete che tanto generosamente si presta ad aiutare i poveri dando loro da mangiare i corpi di animali assassinati ha la vista corta se non si accorge che è proprio da questa indifferenza verso le creature innocenti, che urlano inascoltate, che si genera la miseria morale e la fame sul pianeta.

Come può la Chiesa pensare di liberare il genere umano dalla violenza se autorizza gli uomini ad esercitare ogni forma di crudeltà nei confronti di miliardi di animali innocenti? Come può lottare contro la fame nel mondo se sono proprio gli allevamenti di animali e la produzione di mangimi i massimi responsabili di tale flagello?

L'immagine può contenere: testo

Fateci un favore, quando ammazzerete l’orso, non diteci che lo fate per noi. Per proteggerci, per tutelarci, per difenderci.

Non diteci che l’avete fatto perché è un pericolo per gli ospiti dei boschi (che siamo noi, gli Orsi sono abitanti; noi solo ospiti).

Non diteci che era necessario, l’unica alternativa, l’unica possibilità. La sola da vagliare.

Non diteci che lo fate per noi, per farci passeggiare, per fare i Pic nic, per andare a funghi, per andare a vedere i panorami. Per fucilare, per mettere le trappole, le tagliole.

Non diteci che lo fate per noi perché è un animale pericoloso.

Perché gli animali pericolosi siete voi.

Quando lo ammezzerete e ci racconterete la favoletta che lo avete fatto per noi, non ditelo. Lo sappiamo chi siete e quanto siete pericolosi e menzonieri. Lo sappiamo quanto rispettate le differenze, la conosciamo la vostra considerazione della natura, la vostra collusione con le lobby dei cacciatori, le vostre leggi sottobanco, la vostra violenza.

Quando lo ammazzerete fateci un favore: state zitti e tornate a lucidare le vostri armi, l’unico dialogo che conoscete, l’unico vocabolario che avete letto.

Quando lo ammazzerete sappiate che l’orso non è solo. Pensate di essere in guerra, poveri illusi. L’unico pericolo mortale nei boschi siete voi.

Quando lo ammezzerete avrete aumentato l’esercito di chi già vi odia. Voi e la vostra guerra contro la natura, siete voi il disastro. Siete voi il virus. Talmente pericolosi che non vi lascerei un secondo mio figlio, sparereste anche lui perché intento a osservare un fiore che sboccia…

Olmo Losca

Personaggi pubblici eticamente incompatibili