Ogni essere vivente merita amore e non dolore…
La vita ha un unico valore che il rispetto non consente di dimenticare
Gabriella Dimastrodonato
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L’UOMO DELLA CROCE
Visse nel tempo della durezza estrema
e del furore fu vittima innocente.
A piedi nudi, con la luna negli occhi,
varcò il tempo e i campi di battaglia.
Il suo grido, palpito possente,
gettò un ponte tra noi e l’Assoluto.
Ma la grandezza
è sempre fonte di solitudine e dolore.
(Franco Libero Manco)
AL GIORNO
Oh sacro giorno
A te mi abbandono
cercando l’abbraccio totale
del tuo vivificante splendore.
Accoglimi,
nell’azzurro sorriso delle acque
nella trasparente carezza del vento
e donami la luce
che la notte non disperde
il calore che l’inverno non attenua
la gioia che il tempo non possa cancellare
la fede che lo spazio non possa contenere.
Donami il sogno vero della vita
e la speranza illimitata nel domani
la volontà di essere soltanto un uomo
che vive per amare tutto ciò che vive.
(Franco Libero Manco)
IO PARLERÒ D’AMORE
Io parlerò d’amore
alle pietre rupestri
alla terra tumefatta dei campi
alle acque che sciabordano i lidi.
Parlerò d’amore
al fuoco crepitante delle stelle
alle minute gocce di rugiada
alla notte che sprofonda
negli abissi del nulla
e al giorno che sboccia
dal palpito solare.
Io parlerò d’amore all’uomo
agli animali selvatici
agli alberi dei viali
all’erba multiforme dei sentieri.
Parlerò d’amore alle tempeste
alle eclissi lunari
all’ebbrezza del vento a primavera.
Io griderò ad ogni cosa
il mio sogno d’amore
finché ci sarà un luogo sconosciuto
e se nessuno vorrà ascoltarmi
canterò da solo a Dio
il mio poema alla vita.
(Franco Libero Manco)
IL MIO CANE
Quando non ci sono
il mio cane è triste e inconsolabile
mi cerca e per giorni
si rifiuta di mangiare.
Ma quando mi vede tornare
fa salti di gioia
poi corre ad avvisare mia moglie
ed io lo ricambio
con un’affettuosa carezza.
Ma quando non c’è il mio cane
io non sono così triste
da perdere l’appetito
e quando lo rivedo
non esulto di gioia
non corro entusiasta dal mio vicino
per renderlo partecipe
della mia contentezza.
Il mio cane mi ama
più di quanto io lo ami,
e questo è per me
motivo di vergogna.
(Franco Libero Manco)
Tanto piccino ma con un animo grande,
poche speranze, dentro il tuo cuore gigante.
Rassegnato a una vita dal destino segnato,
sensibile da intuirlo, fin da quando sei nato.
Ti domandi il perché della tua punizione…
che puoi aver fatto di male per meritar la prigione?
Osservi gli omini buffi, con lo sguardo rammaricato, i tuoi occhioni dolci promettono “non farò più nulla di sbagliato”.
Ma in fondo sai che non è tua la colpa, bensì di quella strana gente.
Consapevole, ahimè, di esser solo una vittima innocente.
Ingenuamente cerchi di capire perché ti tengono al buio sempre, senza neanche un po’ di aria fresca.
Ti donano da mangiare sovente, ma mai neanche una carezza.
Ti manca la mamma, forse non ti ha voluto,
o ti è stato sottratto il suo affetto molto prima del dovuto.
Sembra però si prendano cura di te…
assurdo… sembran felici tu stia diventando più forte…
Un mattino ti svegliano urlando, ti strattonano;
ti unisono ad altre bestioline bianche e soffici mentre vi bastonano…
la speranza torna a riaffiorare, una vita più bella è alle porte!
Un viaggio scomodo, soffocante, con tanto dolore.
Ma vale la pena, credi, pensando al tuo futuro migliore.
Le lacrime, la sete, le tue ossicine che premono contro le altre all’improvviso…
Rimani forte e non ti arrendi, anzi sei tanto entusiasta…
Il buio di prima, però, era quasi il paradiso.
Il buio di adesso è inferno e basta.
Non vi è via d’uscita, verrai presto ucciso.
Un odore nuovo, respiri a fatica contorto.
Cosa diavolo può spinger gli omini a volerti già morto?!
Ti hanno cresciuto prima ed ora ti vogliono ferire…
quale demoniaco scopo può esserci dietro il loro folle agire?!
Il terrore si placa, presto sarà tutto finito.
In mezzo a tutto quel sangue e sfinito,
nell’idea della morte puoi trovar solo conforto.
Affiora l’odio, per la tua mamma che ti ha lasciato…
e con te stesso che così poco vali,
da non aver fatto affezionare a te nemmeno quegli umani.
Soffri in silenzio, nemmeno un belato,
sai che a breve la tua anima ritroverà la pace che ti avevano tolto.
Chiudi gli occhioni, con lo sguardo provato, di chi in breve tempo non è mai stato amato.
La verità piccolino, è che sei solo malcapitato.
Meritavi tutt’altro ma non ti è stato concesso.
Non vi è scusa negli umani che ne giustifichi il senso.
L’unica colpa che hai è di esser nato nel posto peggiore…
in un mondo che non è crudele, ospita “solo” un individuo sbagliato.
Un essere immondo che è contento anche quando qualcuno muore.
Tanto folle da farti pentire di esser nel suo stesso mondo nato.
E spesso è lui stesso a decidere di spezzar vite, se gli porta un minimo riscontro.
Uccide e fa uccidere specialmente per cose banali.
Soldi o ingordigia… eppure lui le definisce “essenziali”.
Da lui non avrai amore puro, pietà, né tanto meno conforto.
Senza di lui, il mondo sarebbe altra cosa.
Ogni vita sarebbe intoccabile, essenziale e preziosa.
Dormi piccino nel nuovo mondo perfetto.
Senza l’umano crudele, ora sarai per sempre protetto.