L’AMORE per non fare la…GUERRA
Uno “Sgrunf” buongiorno da..Carletto..Rosa
Ehi..animali umani…ascoltatemi:
facciamo “l’amore” per non fare la “guerra”.
“Svaniranno”, come per incanto, “crudeltà e macelli”.
Carletto Rosa– Un maialino filosofo
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Il MILITARE E LA GUERRA
“Il rigore, la disciplina,
l’orgoglio di essere
tutore della Patria
mi chiamarono
a indossare la divisa.
La durezza è necessaria
per combattere il nemico”.
———————
Difendere i confini del recinto
dall’uomo cattivo e predatore?
Meglio sarebbe
un mondo senza eserciti
che un esercito senza
confini da difendere.
Le milizie, stato di necessità
della condizione
selvaggia dell’uomo,
ignaro piedistallo di ogni
oscura tirannia,
troppo spesso servono
ad appuntare medaglie alla memoria.
La guerra ci sarà
finché ci sarà gente
disposta ad uccidere.
Ma i soldati devono essere
innanzitutto uomini d’onore,
addestrati ad essere
giusti e mai crudeli
perché il nemico
è sempre suo fratello.
Chi sta dall’altra parte della trincea
è costretto suo malgrado a difendersi:
come te ha paura di morire e come te
ha una madre, una moglie
in pena che lo aspetta.
Fuggire davanti al nemico?
E bisogna pur difendersi
dagli invasori.
La vita impone di essere baluardo
se questo serve a scongiurare un male maggiore.
Non si può deporre l’arma
finché quella del vicino
è pronta a colpire.
A chi servono le guerre?
Chi ha trovato
giovamento nella lotta
sulle immense montagne di cadaveri?
Ma sui responsabili
dell’odio fratricida
grava inesorabile
la colpa della guerra.
L’umanità vede il vantaggio della pace
ma non sa superare
l’orrore della guerra..
Perché mai in guerra
è lecito l’omicidio,
il furto, lo stupro
se in tempo di pace
è punito dalla legge?
Armati solo di giustizia
e cerca, se puoi,
di essere soprattutto umano
perché è necessario
che i popoli si conoscano
per comprendersi e coesistere.
Il progresso non è
nella rinuncia della forza
ma nel dominio della stessa.
Le vere battaglie dell’uomo
saranno sul dominio di se stessi,
sui bassi istinti primordiali.
In questo nuovo mondo
i giusti saranno i più forti
e veri vincitori.
Dal libro “Il Viaggiatore
(di Franco Libero Manco)
“Ci sono problemi più importanti che interessarsi di alimentazione o protezione degli animali”. Tutti i problemi umani scaturiscono dal pensiero e dalla coscienza degli individui. La nostra filosofia va alle cause dei problemi e le cause risiedono sempre nella mancanza di giustizia e sensibilità verso la condizione dell’altro. La cultura vegan contribuisce in modo determinante alla risoluzione dei grandi problemi umani perché rende l’individuo più giusto e sensibile non solo verso gli animali ma verso gli esseri umani. Finché non si rispetteranno gli animali non si rispetteranno nemmeno gli esseri umani, perché tutto è interconnesso.
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DOMENICA 6 MARZO ORE 18,00,
via dei Rogazionisti n.3 Roma,
Raffaele Varvara, infermiere licenziato per aver fatto accedere una figlia al letto di sua madre in fin di vita, contravvenendo ai protocolli che prevedevano una fredda videochiamata per l’ultimo saluto. Ce ne parla in «’arRiVo-luzione!», la sua travolgente arringa in cui riporta la sua esperienza nei reparti Covid degli ospedali milanesi. Vieni ad ascoltarlo, dalla sua ferita lancinante, sgorgano parole che parlano al nostro più profondo desiderio di cura e di liberazione e che veicolano energie vitali! Ore 20,00 cena vegan, contributo 10 euro
Posti limitati. E’ necessaria la prenotazione al tel. 3391406256