Leggi condividi e diffondi: PROGETTO PACE NEL MONDO – EDUCARE L’UMANITA’ ALLA PACE di Franco Libero Manco
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ALIMENTAZIONE E FACOLTA’ COGNITIVE
di Franco Libero Manco
“L’alimentazione carnea ha favorito lo sviluppo delle facoltà cognitive dell’uomo”. Se fosse vera la tesi che siano state le proteine di origine animali a favorire lo sviluppo cerebrale degli ominidi, e quindi l’evoluzione della specie, perché gli scimpanzé pantroglodites che sovente mangiano carne non si sono evolute? Basterebbe somministrare carne ai gorilla, ai bonobo, agli orango per farli fare un salto evolutivo? Invece succede che da esperimenti su un gruppo di scimmie quando fu inserita nella loro dieta anche la carne in breve svilupparono le stesse malattie della specie umana.
Se sono le proteine animali a favorire lo sviluppo del cervello gli animali carnivori dovrebbero essere tra i più forti ed i più intelligenti. Invece succede che sono i primati fruttariani e gli erbivori ad essere i più intelligenti, i più forti e i più prolifici: l’elefante, il toro, il bisonte, l’ippopotamo, il rinoceronte ecc.. Il gorilla è 3 volte più grosso dell’uomo e 10 volte più forte. Il leone dorme 20 ore al giorno a differenza degli erbivori e dei frugivori che dormono solo poche ore, e non è solo perché hanno necessità di maggiori quantitativi di cibo da ingerire. Il leone che insegue la gazzella si ferma sfiancato dopo una breve corsa, mentre la gazzella può correre per ore senza fermarsi.
Non solo. Eccessi proteici generano amiloidosi che induce la comparsa nell’encefalo di una sostanza, che si produce a seguito ad una alterazione del metabolismo proteico, che porta all’invecchiamento precoce e quindi al morbo di Alzheimer che, è appunto una malattia degenerativa dell’encefalo. Il celebre studioso Tennis J. Selkoe a tal proposito afferma: “Quando nell’encefalo si accumulano quantità eccessive di proteina amiloide, può insorgere la malattia di Alzheimer, anche se l’amiloide è secreto dal mesenchima solo se viene sovraccaricato da un’eccessiva quantità di proteine. Infatti in regime ipoproteico la situazione migliora”.Il cibo adatto ad ogni specie è quello a cui ogni specie è istintivamente attratta. Una tigre verrà attratta dal corpo di un animale, una mucca da un cespuglio d’erba, una scimmia, come un essere umano, da un frutto.
La natura ha anche previsto un margine di adattabilità alla dieta specie-specifica, per consentire la sopravvivenza in periodi di carenza; ma quando l’eccezione diventa regola quella specie degenera. In un altro esperimento condotto su alcuni carcerati in Francia nel secolo scorso fu dato loro da mangiare solo della carne: gran parte di questi morirono nel giro di 40 giorni, per il semplice fatto che la carne è sostanza altamente squilibrata, priva di certi nutrienti presenti solo nel mondo vegetale.
Gli animali predatori si garantiscono tali sostanze mangiando il corpo intero dell’animale, la pelle, le ossa, le cartilagini, le interiora, cosa che gli ominidi non potevano fare se non in minima parte. Inoltre è utile ricordare che la carne cotta, oltre ad essere priva di enzimi, di vitamine, scatenante leucocitosi e putrefazione intestinale, essendo povera di sostanze nutritive spinge l’organismo ad ingerire maggiori quantità di cibo. Se il cibo vegetale non fosse completo di nutrienti nessuna specie sarebbe sopravvissuta.
Affermare che la carne sia stata la causa dello sviluppo cerebrale dell’ominide è come affermare che la natura abbia programmato per lo sviluppo di una specie un’alimentazione diversa da quella compatibile con la sua struttura chimico-anatomica. Lo sviluppo della massa cerebrale non può essere in alcun modo attribuito all’introduzione della carne nella dieta dell’ominide: probabilmente è stata favorita dalla necessità di doversi difendere dai predatori nel nuovo ambiente della savana; dalla posizione eretta che garantiva una maggiore visuale di avvistamento del pericolo, dall’utilizzo del pollice opponibile e del linguaggio, non certo della carne del cadavere di un animale.