“La mucca è una creatura eccezionalmente amorevole e gentile. Lei piange per giorni, quando il suo vitellino le viene strappato via. Si tratta di un lamento pietoso, un lamento pietoso!”
(Helen Weston – Ex allevatore di bestiame)

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LA TRAPPOLA DEL FORMAGGIO – RECENSIONE

Neal D. Barnard, The cheese trap, 2017. Traduzione italiana: La trappola del formaggio, come liberarsi dalla dipendenza, perdere peso e stare finalmente bene. Sonda, Milano, 2019.

Di Carlo Consiglio

Quando una persona, diventando vegetariana, abbandona la carne, spesso prende a consumare maggiori quantità di formaggio.

Ma, come ci spiega il dottor Barnard in questo libro, il rimedio potrebbe essere peggiore del male!

Infatti il formaggio fa ingrassare, perché è fatto con il latte, che contiene grasso; ma nel formaggio il grasso è molto concentrato rispetto al latte

Molti evitano lo zucchero ritenendo che esso faccia ingrassare; invece lo zucchero viene in gran parte bruciato, mentre il grasso, compreso quello del formaggio, si deposita nel tessuto adiposo.

Infatti il grasso si insinua nelle cellule muscolari riducendo il numero di mitocondri, e così rallenta il metabolismo.

Inoltre, il consumo di formaggio causa assuefazione

Infatti la caseina (la proteina principale del latte e del formaggio) è formata da una catena di “mattoni” chiamati aminoacidi, e durante la digestione rilascia delle catene brevi, chiamate “caseomorfine”, che si attaccano agli stessi recettori cerebrali dell’eroina ed altri narcotici, rilasciando dopamina e causando gratificazione e piacere.

Ciò ha una funzione nello stabilire e rinforzare il legame del piccolo con la madre, ma rende difficile ad un adulto rinunciare al formaggio, che quindi si comporta come una vera e propria droga.

C’è di più.

Il latte è prodotto da mucche gravide, e quindi contiene ormoni

Nel corso della gravidanza di una mucca, l’estradiolo nel latte aumenta di 17 volte, e l’estrone aumenta di 45 volte.

Naturalmente, anche il formaggio, essendo fatto con il latte, sarà pieno di ormoni; ed infatti, le donne che consumano latticini ad alto contenuto di grassi hanno maggiori probabilità di morire di cancro al seno, rispetto a quelle che non li consumano.

E gli uomini che consumano più formaggio hanno una minore concentrazione di spermatozoi rispetto a quelli che ne consumano meno.

Gli uomini che consumano molti latticini hanno inoltre maggiori probabilità di sviluppare il cancro alla prostata

Ancora, chi consuma molti latticini assume più calcio di quanto l’organismo abbia bisogno; ma il calcio rallenta l’attivazione della vitamina D, che protegge dallo sviluppo di tumori; per conseguenza, il rischio di cancro aumenta.

Altri danni provocati dal latte e dal formaggio sono: favorire l’asma ed altri problemi respiratori; scatenare l’emicrania; causare dolori articolari; causare tendinite; causare l’acne; rendere difficile la digestione; favorire il diabete di tipo 1.

Inoltre il grasso (incluso quello del latte e del formaggio) ostacola il funzionamento dell’insulina, causando il diabete di tipo 2, nonché malattie cardiovascolari, incluso l’infarto.

Negli allevamenti vengono separate precocemente le mucche dai vitelli, causando sofferenza per le une e per gli altri; inoltre non è vero che le mucche da latte non vengano uccise, come l’industria casearia vorrebbe far credere.

Infine, vi è il danno ambientale.

Produrre formaggio significa consumare un’enorme quantità di acqua (un bene sempre più raro) per irrigare le colture di mangime, in modo che le mucche producano latte, che viene poi concentrato nel formaggio.

Tali colture richiedono anche l’utilizzo di fertilizzanti, contenenti azoto e fosforo, che si riversano nei fiumi e nel mare: nel Golfo del Messico c’è una zona morta di 13.000 chilometri quadrati, causata dal deflusso di fertilizzanti dal Mississippi, in gran parte per coltivare i mangimi.

E le mucche ruttano enormi quantità di metano, un gas serra molto più potente dell’anidride carbonica, e quindi contribuiscono in maniera importante al riscaldamento globale.

Quasi metà del libro è dedicata alle ricette, tutte strettamente vegane.

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FORSE, NON TUTTI SANNO CHE…

Il #GranaPadano, a differenza del#ParmigianoReggiano, fa produrre #latte alle#mucche alimentandole con l’insilato di #mais.
L’ #insilato di mais (anche se é vegetale) é una grande porcheria. E’ l’alimento più economico possibile per le mucche, che oltretutto ne vanno ghiotte.
È composto da tutta la pianta, compresa la pannocchia, tagliata ancora verde, triturata e fatta macerare sotto teli di plastica che macerando produce un odore quasi da vomito. Praticamente dopo la macerazione, diventa un alimento predigerito con ottimo apporto di proteine, ma bypassa il rumine, quindi crea notevoli scompensi all’animale e in molti casi l’allevatore é costretto al massiccio uso di #farmaci e #antibiotici.
Alla fine della fiera… che latte volete che esca dalla povera mucca?

LA TRAPPOLA DEL FORMAGGIO – RECENSIONE