Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano. Quando tanti maltrattamenti vengono inflitti agli animali, quando essi agonizzano ignorati per colpa di uomini senza cuore, siamo tutti colpevoli.
(Albert Schweitzer )

 

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PERCHE’ DIFENDIAMO GLI ANIMALI

di Franco Libero Manco

Difendiamo gli animali

perché sono gli ultimi degli ultimi, le vittime più innocenti ed indifese, quelli a cui è negato non solo il diritto naturale alla libertà e all’esistenza ma la stessa capacità di soffrire e di avere sentimenti;

perchè non si tratta solo di  riconoscere agli animali i più elementari diritti, concessi loro dalla natura, a non essere imprigionati, sfruttati e schiavizzati, ma quello di salvarli dalla tortura, dalla prigionia, dal massacro: questo è indegno di un popolo civile;

perché sono esseri come noi di forma diversa, perché il dolore e la sofferenza sono realtà universali, perché come noi amano la vita, sono capaci di soffrire ed hanno paura della morte;

Perché non possiamo consentire sia fatto agli animali ciò che non vorremmo fosse fatto a noi

perché l’indifferenza verso la sofferenza e l’angoscia degli animali rende l’uomo peggiore sul piano morale, civile e spirituale;

perché sono gli esseri che nessuno difende (o pochi) anche se sono la stragrande maggioranza dei  viventi;

perché sono nostri compagni di viaggio: non si possono tutelare gli interessi di alcuni componenti e sterminare il resto della famiglia;

Perché un’ingiustizia non è più o meno grave a seconda della vittima

perché l’evoluzione etica, morale e spirituale deve necessariamente ampliarsi a tutti i viventi e includere masse sempre più vaste;

perché è giusto e doveroso muoversi a tutela dei più deboli;

perché non è lecito interferire nella vita delle altre specie fino a portarle all’estinzione;

perché gli animali hanno contribuito col loro dolore, il loro sangue e la loro vita al benessere dell’uomo e quindi l’uomo ha il dovere di  tutelarli ed essergli grato;

perché tutelando gli animali l’uomo tutela  se stesso e l’ambiente naturale;

perché il rispetto per gli animali è l’anello mancante per realizzare di un mondo migliore;

perché non possiamo invocare la pace, la giustizia e la libertà se quotidianamente con le nostre scelte egoistiche neghiamo la libertà e la vita agli animali;

perché se l’uomo fosse educato alla valorizzazione del diverso e al rispetto del piccolo non potrebbe che essere positivamente incline al rispetto e del suo simile;

perché smettendo di sfruttare gli animali e mangiare la loro carne l’uomo tutela se stesso dalle malattie, dalla violenza anche tra gli esseri umani, dalla fame nel mondo, dalla distruzione delle foreste, dall’inquinamento dell’ambiente, dallo sperpero di risorse naturali;

perché il disprezzo della vita e del dolore dell’animale inclina l’uomo all’insensibilità verso la condizione del prossimo e perché lo specismo apre la strada al razzismo;

perché, a differenza dell’uomo, l’animale è sempre innocente;

perché se fossi nato animale vorrei essere salvato dalla violenza dell’uomo;

perché

 

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“Se davvero aprissi gli occhi e guardassi, vedresti la tua immagine riflessa in tutte le immagini.

Se davvero aprissi il tuo orecchio e ascoltassi, udiresti la tua voce in tutte le voci” (Khalil Gibran)

“Il sonno della ragione genera mostri” (Francisco Goya)
#antispecismo #siamotuttianimali
#animamundi #WeAreOne

Ci sono giorni in cui il meglio che possa capitare è avere almeno chiaro il senso della direzione verso cui ci si è incamminati.

O almeno averne un vago sentore.

Ma quando non si ha almeno quella bussola interiore ad indicare la via, allora neppure ricordarsi il proprio nome può essere di una qualche utilità.

In questi momenti si ha solo voglia di arrivare fino all’estremo orizzonte o di toccare con la punta delle dite le stelle o di scappare in qualche “altrove” e dimenticarsi del Mondo che non è come dovrebbe essere.

Se ci fossero moti di coscienza impetuosi come l’energia prodotta da certe maree, le ingiustizie verrebbero spazzate via.

Vogliamo cambiare il mondo e renderlo migliore?

È giusto e sarebbe anche ora, ma non riusciamo nemmeno a fermarci a respirare quel tanto da renderci conto che è possibile un solo cambiamento (quello interiore), che è fonte e fondamento di quello che si espande fino ad abbracciare Tutto.

Quanto e cosa non abbiamo ancora compreso?

Quanti infiniti segni che ci circondano non sappiamo cogliere?

Qualunque liberazione non può realizzarsi a prescindere dalla nostra.

La liberazione umana [perpetuamente in ostaggio di mille pregiudizi, di barbare ingiustizie, di mille ristrettezze mentali, di troppi nascondigli, di smanie di protagonismo, di un patologico egoismo, di troppe giustificazioni e di alibi per tacitare le coscienze davanti alle meschinità, se non peggio] quando finalmente si compirà?

Non siamo eterni, eppure agiamo come se un giorno non smetteremo di respirare per diventare concime per i fiori.

Non c’è più tempo da aspettare.

Non ci sono più scuse per rimandare.

Non si può vedere solo quello che si vuole e chiudere gli occhi su quello che preferiamo ignorare.

Non possiamo continuare a scandalizzarci di essere vittime e carnefici di noi stessi, dei nostri simili e di tutti gli

Esseri Senzienti, per lo più a parole…

Dove sono quei milioni e milioni di coscienze che non intendono svegliarsi?

Fino a quando non avremo il coraggio di strappare a pezzi il velo di Maya e prendere finalmente consapevolezza che l’orrore è tutto nostro?

Non dobbiamo essere mai complici.

MAI! Abbiamo l’obbligo morale di essere onesti e di perseguire realmente ciò che è giusto.

Basta nascondersi.

Diversamente il volto degli assassini che uccidono e violano avranno impressi anche i nostri stessi lineamenti.

“Non tutte le strade sono un percorso”.

– Il Nostro Canto Libero –

PERCHE’ DIFENDIAMO GLI ANIMALI