I produttori di malattie

Ma come mai migliaia di farmaci non bastano, tanto che ogni anno se ne aggiungono altre migliaia? Ovviamente non bastano perchè non curano. Si tratta per lo più di palliativi ben più nocivi dei mali che essi professano di combattere; di sostanze chimiche che simulano la guarigione, sopprimendo i sintomi, ma avvelenano l’organismo o inficiano il suo equilibrio naturale.

INCOERENZA E IRRESPONSABILITA’ UMANA

INCOERENZA E IRRESPONSABILITA’  UMANA

Tutto io posso giustificare dell’uomo, ogni debolezza, ogni vizio, ogni aberrazione, ma l’indifferenza verso la distruzione di una vita, per un proprio, degradante, piacere è un fatto che disonora la natura degli uomini, perché la morte è una realtà irrevocabile, e dimostra che l’uomo non è ancora pronto per un futuro più degno.

IMPEGNO A FAVORE DEGLI ANIMALI? PER IL PRETE RISORSE SOTTRATTE AGLI UMANI

IMPEGNO A FAVORE DEGLI ANIMALI? PER IL PRETE RISORSE SOTTRATTE AGLI UMANI

Se l’essere umano resta incapace di percepire il valore della vita in tutte le sue manifestazioni, se resta insensibile al dolore degli animali, se resta autorizzato a sfruttare i più deboli, qualunque principio risulta positivamente inefficace nei confronti anche dell’uomo e lo rende incapace di porre le basi per un mondo migliore.

GENTE SENZA PIETA’ ALCUNA

GENTE SENZA PIETA’ ALCUNA

Ma ciò che mi sconvolge, che mi fa impazzire, che devasta il mio equilibrio e valica ogni mia possibile giustificazione è che tutto questo avviene con l’avallo, la giustificazione e la benedizione di santa romana chiesa, delle religioni specialmente di ceppo ebraico e di ogni altra religione o educatore religioso che ne fa parte. Ed io ne provo vergogna e orrore ad essere della stessa specie di coloro giustificano questo stato di cose. L’uomo non ha ancora i titoli per essere considerato tale.

Insensibilità, cancro dell’anima

Insensibilità, cancro dell’anima

Considero il principale nemico della civiltà umana l’insensibilità del cuore, l’indifferenza verso la sofferenza altrui, l’incapacità di condividere le altrui necessità vitali, di dar valore alla vita in tutte le sue multiformi manifestazioni. Considero la mancanza di compassione il vero cancro del genere umano, ciò che maggiormente preclude la realizzazione personale e quella di una società civile più giusta, democratica, evoluta.