“Dobbiamo essere migliori, dobbiamo amare di più e odiare di meno, ascoltare di più e parlare di meno. È una responsabilità di tutti, di ogni singola persona qui presente, di quelli che non ci sono, di quelli che non vogliono esserci. Di quelli che sono d’accordo e di chi non lo è. Dobbiamo rendere il mondo un posto migliore. Dobbiamo collaborare tutti insieme, questo è il mio compito per tutti voi. Fate quello che potete, fate quello che dovete, fate un passo verso gli altri. Fate di più, siate migliori, siate più grandi di quanto lo siete stati finora”
(Megan Rapinoe)
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IL MALE IN PICCOLE DOSI
Un singolo alimento (frutto, seme o pianta di qualsiasi natura esso sia) può essere considerato adatto alla nostra alimentazione solo se può costituire (per noi umani/frugivori) un pasto completo fino a saziarci.
Per esempio cipolla, aglio, peperoncino, melanzane, patate, funghi o una qualunque spezia (basilico, prezzemolo, rosmarino ecc.) consumati crudi e fino a saziarci non può che causare seri problemi alla salute; solo utilizzandoli in piccole dosi l’organismo è in grado di neutralizzare in parte i loro effetti negativi, ma restano sempre sostanze più o meno tossiche e quindi non proprio adatte alla nostra dieta.
Se un determinato alimento deve essere necessariamente cotto per essere reso commestibile allora non era destinato dalla natura a nutrirci
Per questo è opportuno limitare il più possibile i cibi cotti.
Non che una specie animale sia destinata, fin dalla sua comparsa, a nutrirsi eternamente allo stesso modo, ma da 15 milioni di anni il nostro patrimonio genetico è rimasto inalterato.
E’ opinione abbastanza diffusa che alcune sostanze siano utili in piccole dosi e dannose in dosi massicce, come i medicinali, il caffè, l’alcol, lo zucchero, la carne (della quale viene sempre raccomandato un consumo moderato dagli stessi venditori), i formaggi, le uova, il pesce, tutti i prodotti raffinati ecc..
A mio avviso una qualunque sostanza, alimentare e non, se è nociva in grandi quantità lo è anche in piccole dosi; anche se in quest’ultimo caso gli effetti sull’organismo non sono immediatamente avvertibili, ma accumulandosi nel tempo danno sicuramente i loro effetti negativi.
Per esempio, ogni sostanza chimica di un farmaco induce l’organismo ad una particolare reazione di difesa, spesso scambiata come evento terapeutico
Si dice che anche l’acqua nelle giuste quantità è indispensabile alla vita di un organismo ma in quantità eccessive può essere nociva.
E’ vero.
Ma le quantità devono essere compatibili con organismo che riceve gli alimenti nella giusta misura che sazia, non che lo affoga.
L’invito dei nutrizionisti di limitare la carne a due volte a settimana fa capire chiaramente che una quantità superiore è dannosa
L’organismo, in perfetta salute, alle prese con quantitativi modesti di una sostanza nociva, sarà forse in grado di neutralizzare gli effetti negativi, e questo dipende anche dalla frequenza in cui vengono assunte le modeste quantità di quella sostanza.
Ma se la sommatoria dei singoli componenti di una sostanza nociva per l’organismo fanno male, il singolo componente non può far bene.
Se dieci sigarette fanno male una sola sigaretta farà meno male ma non si può dire che faccia bene
Se mangio una pesca farà sicuramente bene alla mia salute ma se ne mangio fino a saziarmi farà ancora meglio.
Lo stesso meccanismo non è riscontrabile con alimenti di derivazione animale.
Se mangiare una bistecca al giorno fa male, mangiarne tre farà sicuramente peggio
Se mangiare un uovo al giorno fa poco male, mangiarne tre non può che essere dannoso.
Se mangiare un etto di formaggio al giorno è pericoloso per la salute, mangiarne tre sarà sicuramente nocivo.
Se bevo un bicchiere di vino o di coca cola al giorno fa male, berne 2 litri non può far bene.
Se prendere un’aspirina al giorno fa male prenderne dieci non farà certo bene alla nostra salute
Il sapore di un alimento è solo uno dei fattori determinanti nella scelta degli alimenti, ma non l’unico ( il fetore serve a tenerci lontani da certi alimenti).
Un alimento per essere compatibile con la nostra fisiologia
dovrebbe rispondere ai seguenti requisiti:
1: essere esteticamente attraente, appetibile, desiderabile
2: avere un buon profumo
3: essere commestibile da crudo, gradevole e gustoso
4: essere facilmente digeribile e assimilabile
5: avere il giusto equilibrio dei nutrienti
6: essere compatibile con la fisiologia umana
7: non contenere residui chimici né adulterazioni
8: non generare patologie
9: non essere facilmente deperibile
10: non causare danni all’ecosistema
11:essere economicamente conveniente
12: essere un alimento necessario e apportare benefici al nostro organismo
13: essere eticamente compatibile.
Noi umani abbiamo perso l’istinto/guida nella scelta dei cibi (che gli animali posseggono) che deve essere supportato dalla conoscenza, dal raziocinio, dal buon senso
Il dilemma da sempre è: mangiare ciò che piace, ciò che fa bene o ciò che è giusto?
La prima fase dell’umanità, in fatto alimentare, è stata caratterizzata dall’istinto guidato dall’attrazione del colore, comprovato poi dal gusto fornito da quell’alimento; la seconda fase, più recente, (in virtù della ragione e dalla conoscenza scientifica dei componenti nutrizionali) è caratterizzata da ciò che fa bene o che può essere utile alla nostra salute; il terzo stadio è e sarà caratterizzato dall’alimentazione etica, da ciò che è giusto mangiare (non disgiunto da ciò che serve a dare al nostro organismo gli opportuni nutrienti) ma soprattutto è e sarà il frutto della volontà e della nuova coscienza umana più matura e sensibile verso un sistema alimentare compatibile con la civiltà a cui l’umanità è inevitabilmente protesa.
A LUGLIO LA NOSTRA TAVOLA SI COLORA DI FRUTTA E VERDURA, RICCA DI GUSTO E PROPRIETÀ SALUTARI.
VEDIAMO ALLORA LA LISTA DELLA SPESA DI LUGLIO E QUALE FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE COMPRARE.
In questo mese caldo abbondano i pomodori in ogni varietà, rossi o verdi, tondi o allungati, buoni da gustare crudi in insalata, o cotti come condimento per la pasta. Protagonisti indiscussi di tantissime ricette estive come il gazpacho, o i pomodori ripieni di riso.
I pomodori sono ricchi di acqua, vitamine, minerali e aiutano a disintossicarsi e dissetarsi.
Luglio è anche il mese della lattuga, nella varietà riccia, cappuccina o romana, ricca di minerali, fosforo, ferro e vitamine A-C, e se mangiata prima dei pasti principali ci aiuta a sentirci sazi.
Fatene una scorpacciata, soprattutto se volete mantenere la forma.
TRA I BANCHI DEL MERCATO TROVIAMO ANCHE AGLIO, BASILICO, BIETOLA, CAROTA, CETRIOLO, CIPOLLA, FAGIOLI, FAGIOLINI, FAVE, FIORI DI ZUCCA, LATTUGA, PANNOCCHIA, PATATE NOVELLE, MELANZANA, ORTICA, PEPERONE, PISELLI, RABARBARO, RAVANELLO, RUCOLA, SEDANO, ZUCCHINA.
Mentre tra la frutta possiamo acquistare le prugne e le susine, contenenti Vitamina A, B e C e che hanno proprietà lassative, soprattutto se consumate a digiuno.
Nel cestino della spesa possiamo mettere albicocca, amarena, anguria, ciliegia, corniola, fico, melone, mirtilli, pera, prugna, pesca, pesca noce, lampone, ribes, uva spina.
Un vero arcobaleno di colori, che ci darà l’energia giusta per affrontare le nostre giornate calde e rilassanti al mare sotto al sole.
Mangiate solo frutta e verdura di stagione, e il vostro corpo vi ringrazierà.