“Noi sognatori siamo i sensi dell’universo. Siamo l’anima della materia. Siamo imprevedibili e profondi quanto l’universo infinito”
(Marcia Theophilo)
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VEGAN PERCHE’ MILLE DOMANDE MILLE RISPOSTE
Dispensa di Franco Libero Manco
Parte prima
“Perché essere vegan”?
Perché è meglio, è giusto, è doveroso, perché torna a beneficio della coscienza umana, della salute, dell’economia, dell’ambiente e soprattutto degli animali. Perché non c’è un solo motivo che possa giustificare la dannosa, primordiale abitudine a nutrirsi di cadaveri di animali. Perché la vita chiede di essere rispettata e tutelata in qualunque forma si manifesti. Perché escludere dalla propria alimentazione la carne è stato raccomandato da tutti i grandi illuminati della terra. Siamo vegan per aderire al comando non ammazzare e non fare ad altri ciò che non si vorrebbe per se stessi; per non avere sulla coscienza la sofferenza e la morte di tanti animali. Essere vegan è meglio, appartiene all’evoluzione della coscienza umana che tende a rispettare tutte le cose. E’ meglio perché ci sottrae dalla crudele legge naturale e ci rende complici del massacro di miliardi di animali; è meglio perché ci sottrae dalla maggior parte delle malattie; è meglio perché non si distrugge la natura, non si distrugge l’ambiente per le monoculture e per gli allevamenti intensivi; è meglio perché si eviterà l’inquinamento che viene prodotto; è meglio per l’economia, per il terzo mondo.
Per produrre alimenti vegetali per tutti gli umani al posto della carne ci vuole moltissima terra.
E’ vero il contrario. Per produrre un solo kg di carne di manzo si sacrificano 12 mq di foresta, con 12 mq di terreno si fa un orto che nutre una famiglia. E’ stato calcolato che su un terreno adibito a pascolo per nutrire di carne una sola persona può nutrire 10 contadini, 100 vegetariani o mille vegani. Su un ettaro di terra, nello stesso periodo di tempo, si possono produrre i seguenti alimenti: 1.000 kg di ciliegie, 2.000 kg di fagiolini, 4.000 kg di mele, 6.000 kg di carote, 8.000 kg di patate, 10.000 kg di pomodori, 12.000 kg di sedano, oppure… 50 kg di carne di manzo. Per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessari: 100.000 litri di acqua,9 litri di petrolio,15 kg di cereali,12 mq di foresta.
Come si può transitare dal regime onnivoro nel regime vegan senza danneggiare l’economia di mercato?
A mano a mano che aumenta la richiesta dei prodotti vegan le industrie produttrici di prodotti convenzionali si adeguano creando oltre a tali prodotti il settore vegan. L’esempio viene dal comparto delle pellicce che oltre a quelle di animale vi sono quelle sintetiche. Nel campo alimentare molti ristoranti convenzionali si stanno adeguando alla richiesta di alimenti vegetali. Per ogni macelleria che chiude si apre un negozio di frutta e verdura. Sarà proprio il ritorno all’alimentazione vegetale che salverà l’economia perché richiede una mano d’opera di gran lunga superiore rispetto al settore zootecnico.
“Occorre tornare a nutrirsi come da tradizione con prodotti genuini senza la chimica e carne di animali allevati allo stato libero”
Essere attaccati alla tradizione è contro le leggi naturali: è come tentare di andare avanti con la faccia rivolta all’indietro. Nulla di ciò che esiste nell’universo è stabile. Tutte le conquiste umane, ogni evoluzione civile e morale si è potuta attuare superando la tradizione dalla quale occorre prendere solo ciò che serve a renderci migliori evitando ciò che è nocivo per la salute e la coscienza degli uomini. Diversamente per tradizione dovremmo gettare i bambini deformi dalla Rupe Tarpea, tagliare le mani ai ladri, bruciare gli eretici, considerare lecita la schiavitù, sacrificare animali agli dei, considerare la donna proprietà del marito ecc. inoltre:
Ci vorrebbero altri 5 pianeti come il nostro per dare ai miliardi di animali ora allevati lo spazio necessario a farli pascolare in modo naturale. Solo attraverso gli allevamenti intensivi è possibile disporre dell’ingente quantitativo di latte, formaggi e uova che ora vengono consumate dell’umanità. Erroneamente si crede che la carne degli animali allevati allo stato bucolico sia esente da sostanze nocive: contiene ptomaine, sostanze tossiche che si sprigionano dagli organismi in via di putrefazione, come putrescina, istamina, indololo scatolo ecc.
“Non sai quello che ti perdi rinunciando alla carne”.
Quello che mi perdo è l’agonia di cui è intrisa la carne di una creatura innocente che è stata sacrificata per deliziare il tuo palato. So bene quello che mi perdo ma so altrettanto bene quello che guadagno. Mi perdo la l’orrore di masticare la gamba, il fegato, i polmoni, il cuore o il cervello di un essere diverso da me solo nella forma fisica. E di questo ne guadagna la mia coscienza, la mia salute, la natura; ma soprattutto ne guadagnano gli animali vittime innocenti di questa umanità cinica e crudele. Non c’è una sola motivazione che possa giustificare il mangiare carne che equivale a nutrirsi come gli uomini delle caverne, ad imitare i lupi, gli sciacalli, i serpenti, i leoni. Questa mentalità retrograda e insensibile verso la sofferenza e la vita dell’animale si riflette poi nella vita degli umani sempre più egoisti, violenti e ammalati.
“Non è vero che la carne fa male”
La dimostrazione che la carne fa male alla salute umana viene dalle statistiche ufficiali in cui si evidenzia che una persona è tanto più soggetta alla più gravi patologie quanto più fa consumo di prodotti animali. Per contro noi vegani diamo testimonianza delle nostre malattie vinte passando ad un regime alimentare privo di prodotti carnei. I soggetti che nonostante consumino grandi quantità di prodotti carnei e vivono a lungo sono eccezioni non la regola. Infatti la vita media degli gli eschimesi che consumano molta carne e pesce hanno una vita media di 30 anni.
Non bisognerebbe uccidere nemmeno le formiche
Se tu fossi formica non vorresti essere uccisa e l’etica della rinascita umana ci impone di non fare ad altri ciò che non vorremmo per noi. E’ la legge della natura. Che è come dire, siccome non posso non uccidere le formiche sterminiamo pure gli elefanti.
Anche la pianta soffre
Ognuno vive a seconda della sua condizione spirituale. C’è chi ha pietà per l’uomo, chi anche per l’animale e chi anche per la pianta.
“Mi dispiace, ma io al salmone non so rinunciare”
Quella cosa che ti piace mangiare era un essere vivente che voleva vivere e non finire nel nostro stomaco. In questo modo si considera più importante il piacere della propria gola che la vita e la sofferenza dell’animale. E’ facile rinunciare solo alle cose che non ci piacciono, mentre è meritorio riuscire a rinunciare a quelle che ci piacciono. Fare quello che ci piace invece di quello che è giusto è la motivazione i tutti i delitti.
“Il vegano vive in buona salute non perché esclude la carne dalla sua dieta ma perché ha uno stile di vita più sano”
Questa affermazione, che ha l’intento di denigrare la scelta vegan, in sostanza è un punto di forza per il momento che ha lo scopo di indurre la persona ad una maggiore consapevolezza verso un più corretto stile di vita nel quale è imprescindibile l’aspetto etico. Ma non è affatto vero che sia solo questo il motivo della buona salute dei vegani. La carne è un alimento incompatibile con l’organismo umano e quindi portatore di moltissime patologie come confermato dagli istituti più screditati del mondo in fatto alimentare.
“I vegani vivono quanto gli onnivori”
A quali vegani si fa riferimento? A quelli improvvisati, estemporanei, coloro che aderiscono alla scelta vegan solo per motivazioni salutistiche o etiche ma trascurano i principi fondamentali della scienza igienista e magari consumano grandi quantità di carboidrati e alimenti denaturati? Non sono questi i vegani da considerare nella statistica. Il vero vegano è persona informata sui principi nutrizionali, coerente nella sua scelta, responsabile verso se stesso, verso la condizione degli animali e rispettoso dell’ambiente naturale. Il vero vegano unisce alla buona alimentazione etica il necessario movimento fisico e cerca la serenità del cuore e della mente.
“Nelle diete vegan mancano fonti dirette di EPA e DHA”
C’è chi è vegan da tutta la vita e non ha mai avuto carenze di questo tipo. La stragrande maggioranza del genere umano non consuma o non ha mai consumato pesce e vive benissimo. Ma qual’è il giusto quantitativo proteico, lipidico, glucidico che consente una salute ottimale? La mia logica mi dice di far riferimento alle leggi naturali in cui ogni organismo vivente è progettato per funzionare con un determinato “carburante”: sbagliare carburante significa inevitabilmente danneggiarla. La mia logica mi porta a far riferimento alla nostra conformazione fisiologica che è simile a quella dei primati antropoidi, che sono vegetariani e al quale ordine noi apparteniamo,.
“Mangiare di tutto è la dieta giusta, sana, equilibrata, salutare”
Nemmeno gli onnivori mangiano di tutto. Certo è necessario avere un’alimentazione variegata ma sempre compatibile con la natura della specie. Se la mucca, progettata per mangiare erba, non può mangiare anche prodotti di derivazione animale: deve mangiare tutte le erbe confacenti con la sua natura. Basterebbe guardare le tabelle di testi di anatomia comparata per rendersi conto che la specie umana viene classificata come fruttariana. L’alimentazione che maggiormente si avvicina alla nostra dieta ideale è quella vegana/fruttariana tendenzialmente crudista. Gli alimenti cotti sono più digeribili? Ma quale vantaggio ho mangiare cibi più digeribili se la cottura distrugge gran parte dei principi nutritivi?
“Non sono le proteine animali o i grassi saturi la causa della malattie ma il loro abuso”
Considero tutte le diete semplicemente ridicole, un patetico tentativo di trovare il giusto equilibrio tra macronutrienti e micronutrienti al fine di perdere peso. C’è chi demonizza i carboidrati, chi l’indice o il carico glicemico, chi le proteine, chi i grassi, chi la frutta e chi santifica gli antiossidanti, chi gli integratori, chi le fibre, chi le tisane ecc.: un marasma infernale che prende l’attenzione di chi vorrebbe dimagrire senza rinunciare al piacere del palato. L’obeso o il sovrappeso ha solo bisogno di mangiare di meno, possibilmente alimenti compatibili con la nostra natura di esseri fruttariani.
“Non esistono cibi buoni e cibi cattivi”
Ci sono certamente cibi buoni e cattivi. Infatti la mucca non mangia indistintamente tutte le erbe del campo ma solo quelle buone, adatte alla sua specie. E ogni specie fa lo stesso. Tutte le ricerche indipendenti di scienziati, medici, chimici, biologi ecc. dimostrano la correlazione diretta tra aumento di malattie e consumo di prodotti animali. La carne, il pesce, i formaggi e derivati sono la principale causa delle peggiori patologie moderne. La dimostrazione pratica, tangibile del danno che producono, viene confermata da coloro che aderendo a questo tipo di alimentazione si liberano di molte patologie. Il più corretto stile di vita che prevede l’alimentazione cadaverica è peggiore della peggiore dieta vegana.
“Ognuno ha bisogno di una dieta personale”
E’ vero, ma la dieta ottimale della giraffa, del cavallo, della pecora o di qualunque altra specie animale è sempre quella prevista per la sua specie: l’essere umano, contrariamente a quanto si ostina a credere, non è affatto progettato per mangiare carnami senza pagarne le conseguenze.
“Non tutti possono essere vegan, vivere di soli alimenti vegetali”
Che è come dire che non tutti i cavalli possono mangiare erba. Non tutte le automobili progettate per funzionare a benzina possono utilizzare solo questo carburante. Essere vegan è la nostra vera dieta naturale. La convinzione più assurda e deleteria in merito all’alimentazione, sia da parte della gente comune che della dietetica moderna, è che quasi nessuno fa riferimento ai testi di anatomia comparata, la sola scienza in grado di far chiarezza alla giungla di diete inventate da furbastri al solo scopo di guadagnare. La macchina umana non è stata progettata per mangiare animali, altrimenti la natura ci avrebbe fornito gli strumenti necessari per metabolizzare, senza effetti collaterali, questi alimenti.
“La dieta vegana è scompensata sotto il profilo nutrizionale”
Se questo fosse vero i vegani, quelli veri, dovrebbero soffrire di patologie da carenza, invece godono di una salute migliore degli umani onnivori. Sfido chiunque a dimostrare che una dieta totalmente vegetale e variegata, composta da cereali integrali, legumi, radici, ortaggi, tuberi frutta fresca e secca, semi oleaginosi ecc. possa essere in qualche modo carente dei nutrienti cui ha bisogno il nostro organismo, cioè proteine, grassi, zuccheri, minerali, vitamine, fibre, acqua e antiossidanti.
“L’alimentazione carnea ha favorito l’evoluzione dell’uomo”
Se questo fosse vero le altre scimmie antropomorfe che mangiano la carne avrebbero dovuto avere la stessa evoluzione. Se la carne avesse della particolari proprietà al punto da favorire l’evoluzione, gli animali carnivori dovrebbero essere i più intelligenti. Il fatto che la carne non sia compatibile con la nostra fisiologia vuol dire che la natura non ha previsto che noi la mangiassimo. La carne non può portare dei benefici alla nostra vita diversamente sarebbe cose se un’automobile progettata per funzionare a benzina funzionasse meglio se alimentata a gasolio. Sarebbe come dire che la carne ha dei principi nutritivi che non esistono nel mondo vegetale, il chè non è vero. Nessuno è in grado di affermare le motivazioni dello sviluppo cerebrale che parte dall’australopiteco in poi. Molto probabilmente è dipeso dalla necessità di doversi difendere dai predatori nel nuovo ambiente della savana, ma più in particolare l’uso delle mani in virtù del bipedismo e del linguaggio verbale.
“Ci sono problemi più importanti che interessarsi di alimentazione o protezione degli animali”
Tutti i problemi umani scaturiscono dal pensiero e dalla coscienza degli individui. La nostra filosofia va alle cause dei problemi e le cause risiedono sempre nella mancanza di giustizia e sensibilità verso la condizione dell’altro. La cultura vegan contribuisce in modo determinante alla risoluzione dei grandi problemi umani perché rende l’individuo più giusto e sensibile non solo verso gli animali ma verso gli esseri umani. Finché non si rispetteranno gli animali non si rispetteranno nemmeno gli esseri umani, perché tutto è interconnesso.
“Il vostro benessere e la riduzione della malattie è dovuto al vostro stile di vita più sano non dalla mancanza di carne nella vostra dieta”
A noi interessa responsabilizzare le persone sull’importanza fondamentale di un giusto stile di vita, per se stessi, l’ambiente, l’economia. Ma se credete che sia sufficiente uno stile di vita corretto continuate pure a consumare carne, pesce e latticini, e vedrete se sarete o no immuni alle patologie ad essi correlate.
“Voi vegani siete degli estremisti”
Per noi è come vivere in un contesto sociale in cui si considera lecito fare a pezzi gli schiavi. Gli animali sono per noi fratelli di conformazione fisica diversa. Difendere loro è per noi imperativo allo stesso modo che difendere uno della nostra specie.
“C’è bisogno della carne per crescere”
Infatti gli elefanti non crescono. I nostri figli vegan non crescono. I figli del prof. Veronesi non sono cresciuti, come non è cresciuta Margherita Hak e i grandi filosofi vegetariani.
“Ma gli elefanti sono erbivori noi onnivori”
Siamo onnivori per abitudine non per disposizione naturale. Se fossimo stati strutturati a mangiare la carne la natura ci avrebbe fornito gli strumenti adatti ad uccidere gli animali, ci avrebbe dato dentatura adatta a lacerare la carne, l’acido cloridrico necessario, l’enzima uricasi, l’intestino adatti a metabolizzare la carne.
“Voi pensate ai danni della carne mentre anche gli alimenti vegetali sono altamente contaminati”
Una cosa è inquinarsi al 10% un altro è inquinarsi al 100%. La nostra battaglia mira alla conversione delle colture convenzionali con colture di alimenti naturali, biologici ed integrali, possibilmente a chilometro zero.
“Perché la carne fa male”?
La carne degli animali non fa male solo perché lo dicono gli istituti di ricerca più accreditati del mondo e dagli scienziati indipendenti, non perché quello che mangiano gli animali è già contaminato, non perché agli animali vengono somministrati vari farmaci, non perché gli animali macellati possono essere ammalati: la carne fa male soprattutto per le ptomaine che si sviluppano da ogni organismo animale in via di putrefazione, cioè putrescina, cadaverina, istolo, indolo, fenoli ecc. tutte sostanze altamente tossiche. Ma la carne fa soprattutto male agli animali, alla nostra coscienza, alla nostra capacità di condividere le sofferenza dei più deboli; fa male perché ci abitua alla logica della supremazia del forte sul debole, all’indifferenza verso la sofferenza del prossimo; fa male all’ambiente, all’economia, alle popolazioni del terzo mondo costrette a coltivare monocolture, cioè mangimi per gli animali d’allevamento per i paesi abbienti. Per contro i vegetali per il loro alto contenuto di amidi e fibra favoriscono la concentrazione di triptofano nel cervello consentendone la trasformazione in serotonina, neurotrasmettitore che favorisce uno stato di calma, di serenità, di socievolezza. “Se mangerete il cibo giusto sarete stupefatti, entrerete in un altro ordine di vibrazioni, vi sentirete legati all’universo ed in armonia con esso, godrete di uno straordinario stato di pace, di pienezza e di felicità” (Omraam Mickael Aivanhov, filosofo e pedagogo bulgaro, 1900-1986).
“Vi sono stati tanti filosofi carnivori”
E’ vero, ma nessuno del calibro di Pitagora, Plutarco, Leonardo da Vinci, Gandhi, Einstein.
“Occorre mangiare un po’ di tutto”
Questa è la geniale formula che mette d’accordo tutti, nutrizionisti e tutti coloro che danno consigli in fatto nutrizionale. Ma è proprio l’abitudine a mangiare un po’ di tutto la causa della maggior parte delle malattie umane. Occorre si mangiare un po’ di tutto, ma di tutto ciò che ha previsto per noi madre natura. Quando dicono che occorre mangiare il pesce perché contiene l’omega 3 sarebbe onesto aggiungere che l’omega 3 si trova soprattutto nel mondo vegetale in proporzione almeno 10 volte superiore (Olio di lino: 66 Semi di lino: Soia cotta: 11 Noce: 6,50 Germe di grano: 5,40 Latte di soia: 4) e che il pesce può contenere sostanze molto pericolose per la salute.
Se si parla di carne si dice di consumarla per le proteine. I formaggi e i latticini sono importanti per il calcio. Le verdure sono fondamentali per i minerali. La frutta è indispensabile per le vitamine e gli antiossidanti, e così via. In sostanza si consiglia di mangiare carne, pesce, formaggi, uova, cioè quello che la gente mangia comunemente. In questo consiste la nuova grande scienza dell’alimentazione: mangiare di tutto ma con moderazione? E’ la quantità non la qualità dell’alimento che danneggia la salute? La cicuta fa male in qualunque percentuale, come le sigarette e la droga. E da dove deriva l’immensa valanga di malattie che si sta abbattendo sul genere umano per salvarsi dalla quale basterebbe, secondo i nutrizionisti accademici, mangiare con moderazione, indipendentemente da cosa si mangia?
“Tutto è inquinato tanto vale mangiare un pò di tutto”
Che è come dire, siccome l’aria è inquinata tanto vale che fumo. E’ vero che tutto è inquinato ma una cosa è avvelenarsi al 10% e una al 100%. Il che equivale ad avere il 10% o il 100% di possibilità di morire di qualche brutta malattia. C’è un abisso tra le tossine apportate dai prodotti animali e quelle di derivazione vegetale, anche se convenzionali. Nella carne gli inquinanti possono essere decine di volte maggiori rispetto a quelli che si possono trovare nei vegetali. La mela peggiore è 100 volte migliore della migliore bistecca. La carne degli animali fa male alla salute umana non perché è avvelenata dai mangimi, dai residui chimici dei farmaci somministrati agli animali per immunizzarli dalle varie malattie cui vanno incontro a causa di una vita impietosa, dalle malattie stesse degli animali, dalla disperazione, dallo stress della prigionia, ma dal fatto che la carne anche degli animali allevati in modo bucolico sviluppano ptomaine, cioè prodotti tossici che si sprigionano dagli organismi viventi in via di putrefazione. Non abbiamo alcun bisogno di mangiare la carne e l’eccellente salute dei vegani lo conferma.
Fine prima parte
“Guardate nel profondo della natura, e allora capirete meglio tutto”.
(Albert Einstein)