I problemi della nostra società, siano essi sociali, culturali, economici o ambientali, scaturiscono dal comune stile di vita fondamentalmente lontano dalla sfera etica.
VEGAN, LA GRANDE RIVOLUZIONE UMANA

I problemi della nostra società, siano essi sociali, culturali, economici o ambientali, scaturiscono dal comune stile di vita fondamentalmente lontano dalla sfera etica.
Si preferisce credere che il pesce non soffra, perché non abbiamo la capacità di percepire il loro grido di dolore.
Prima o poi arriverà un virus che l’essere umano non sarà in grado di neutralizzare.
Il pesce, i molluschi, i crostacei non sono cose inanimate, oggetti senz’anima, frutti, patate o sassi senza vita: sono esseri come noi di forma diversa, come noi capaci di sofferenza, di paura, di angoscia.
L’agilità e la velocità con cui si muove un pesce nel suo ambiente naturale ha qualcosa di affascinante e di prodigioso
Il cardine di tutti i problemi umani sta proprio in questo: dalla capacità di separare vita da vita, giustizia da giustizia, libertà da libertà, diritti da diritti, compassione da compassione, dal considerare gli altri fisicamente più lontani non inseribili nella nostra sfera di giustizia e di amore.
Come è possibile che l’uomo, figlio della natura, possa pensare se stesso fuori dalla natura? La presunzione è la nostra malattia naturale e originaria.
L’elaborazione di un nuovo progetto di società diventa imperativo. Infatti quando le materie prime e l’energia scarseggeranno, il che è inevitabile, si bloccherà il meccanismo della società dei consumi.
Come si può essere così fuori logica o in mala fede e sostenere che l’umanità abbia la possibilità di tornare a consumare carne di animali allevati allo stato brado?
Noi cerchiamo di evidenziare non un reato qualsiasi ma un massacro sistematico di proporzioni apocalittiche: per questo, da qualcuno, siamo considerati estremisti, esaltati, gente da evitare.